Catania (dal nostro inviato). Con la cerimonia di addio allo storico Breguet BR- 1150 Atlantic (P-1150A) oggi presso la base di Sigonella (Catania) e’ terminata la storia operativa di un aereo che, in 45 anni di esercizio, ha compiuto oltre 250 mila ore di volo, partecipando a tutte le attività legate alla sorveglianza marittima nazionale come le Operazioni “Mare Nostrum” e “Mare Sicuro”.
Ma il Breguet non deve essere valutato solo dal punto di vista dei numeri ma soprattutto dal punto di vista operativo. Un velivolo che e’ stato campione di affidabilità e sicurezza. E’ stato primatista riconosciuto di efficacia, tuttora senza rivali che siano stati capaci di scalfire il titolo di primo ed unico velivolo concepito, progettato ed impiegato unicamente per un’attività antisommergibile.
I suoi 13 uomini d’equipaggio, appartenenti alla Marina e all’Aeronautica Militare, tra ufficiali piloti e sottufficiali operatori di bordo hanno dimostrato, ogni giorno, come sia stato molto stretto il rapporto tra le due Forze Armate.
Un rapporto che e’ stato evidenziato anche dai due capi di Stato Maggiore, l’Ammiraglio di Squadra, Valter Girardelli (Marina) e dal Generale di Squadra Aerea, Enzo Vecciarelli nei loro interventi.
Per il Generale Vecciarelli “l’Aeronautica Militare darà tutto il supporto alla Marina Militare, con una rinnovata integrazione delle nostre capacità e mi auguro che questa esperienza presso il 41° Stormo possa far nascere una sempre più ampia collaborazione, che veda la fusione delle capacità di entrambi, sempre con l’unico obiettivo di difesa dei nostri valori sociali”. Il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica ha ribadito l’importanza di “prendere ispirazione da esempi virtuosi, con un nuovo spirito di collaborazione che porti unità tra le nostre Forze Armate, così come con le istituzioni nazionali, in un sistema sinergico, interforze ed inter-agenzia che provveda alla sicurezza del nostro Paese. Il 41° Stormo Antisom di Sigonella rappresenta una vera e propria realtà operativa interforze nell’ambito della Difesa italiana”.
La Base Aerea di Sigonella, già al mese di settembre 2013 in modo continuativo e prima ancora in modo saltuario, ha fornito e continua a fornire il proprio supporto ai diversi assetti stranieri che si sono avvicendati nell’ambito delle attività Frontex/Triton, con lo scopo di coordinare il pattugliamento delle frontiere degli Stati membri e di favorire gli accordi per la gestione dei migranti. Sono forniti inoltre supporto e ospitalità, generalmente con cadenza mensile, ad assetti provenienti tra gli altri da Grecia, Portogallo, Islanda, Spagna, Svezia, Olanda, Gran Bretagna e Danimarca.
Nell’ambito dell’Operazione Militare Navale dell’Unione Europea nel Mediterraneo Centromeridionale (EunavforMed), l’Aeroporto di Sigonella rappresenta una di quelle basi dell’Aeronautica Militare pronte a fornire supporto ed ospitare assetti stranieri. Attualmente sono ospitati l’assetto spagnolo dal 13 settembre 2015 e quello del Lussemburgo dal 18 luglio 2015.
EunavforMed si prefigge l’obiettivo di contribuire a smantellare le reti del traffico e della tratta di esseri umani adottando misure sistematiche per individuare e fermare imbarcazioni e mezzi usati dai trafficanti. La partecipazione dell’Italia è stata sancita dalle Legge numero 117 del 4 agostob2015, a seguito dell’approvazione dei Ministri degli Esteri Europei riuniti in Lussemburgo il 22 giugno 2015,
Il P-72A, realizzato da Leonardo, è un pattugliatore marittimo ognitempo, sviluppato dall’ATR72-600 per il mercato civile e poi modificato con apparati e sensori specifici per assolvere i suoi compiti in ambito militare e rappresenta una soluzione ad interim finalizzata a coprire il gap capacitivo fino al momento in cui ci si potrà dotare di un Long Range Maritime Patrol Aircarft che abbia anche capacità ASW (Anti-Submarine Warfare). Il nuovo assetto è già stato messo alla prova, fornendo il proprio contributo in occasione del G7 di Taormina a maggio. Come il suo predecessore, è assegnato all’Aeronautica Militare ed impiegato dalla Marina Militare: a bordo equipaggi misti delle due Forze Armate operano in piena sintonia interforze, consolidata in quasi cinquant’anni di attività operativa sull’Atlantic. Le potenziate capacità di scoperta, l’autonomia prolungata e l’attitudine al volo a bassissima quota del nuovo assetto lo rendono fondamentale per il pattugliamento e la sorveglianza dei teatri operativi e per la sicurezza del territorio nazionale, così come per le missioni di ricerca e soccorso per la salvaguardia della vita umana in mare. La capacità net-centrica del P-72A contribuisce, infine, a creare una capacità di sorveglianza persistente a supporto delle esigenze di sicurezza e difesa del Paese.
Questa specificità rappresenta, sin dal 1965, un esempio di sinergia e cooperazione interforze tanto da ricevere il 28 marzo 2007, dal Presidente della Repubblica, la Medaglia d’Argento al Merito Civile quale riconoscimento per la meritoria ed incessante opera svolta dal Reparto nel periodo dal 1990 al 2005 a protezione dei traffici marittimi e della ricerca e soccorso di profughi e naufraghi nell’area mediterranea.
Entrambi i Capi degli Stati Maggiori hanno passato “il testimone” ad un altro aereo che si occuperà di Antisom: gli TAR 72 MP.
Si tratta di un velivolo multiruolo per missioni di pattugliamento marittima, sorveglianza elettronica e C4I (comando, controllo, comunicazioni, computer ed intelligence) con un rapporto tra costo ed efficacia molto elevato..
La base di Sigonella, unica in Italia, ne ha a disposizione quattro. Il personale impiegato e’ già operativo. Continuano gli addestramenti per gli altri. Anche su questo aereo opererà personale misto, della Marina e dell’Aeronautica.
Il velivolo e’ stato sviluppato e prodotto da Leonardo. Parte dalla piattaforma di un moderno aereo regionale turboelica come l’ATR 72-600. Un velivolo che puoi svolgere tanti ruoli sia nel pattugliamento marittimo di ricerca e di identificazione del naviglio di superficie che nelle missioni di ricerca e soccorso (SAR). Ma puoi essere impiegati anche nella lotta al traffico di droga, alla pirateria marittima, al contrabbando, al monitoraggio e interventi in caso di disastri ecologici e nella protezione delle acque territoriali.
Dotato di sistemi di comunicazione di ultima generazione, l’aereo puoi trasmettere e ricevere informazioni in tempo reale con i Centri di Comando e Controllo a terra o su piattaforme, in volo e sul mare, per coordinare al massimo dell’efficacia le operazioni.
I velivoli sono equipaggiati con un sistema di autoprotezione integrato con l’avionica di bordo.
LATR 72MP puo’ fare missioni da sei ore e mezza a 200 miglia nautiche dalla base di partenza,
Ora non resta di questo velivolo che raccontare le sue prossime missioni in un’area geostrategica fondzmentale per l’Italia, l’Europa e la NATO come il Mediterraneo.
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