Terra dei Fuochi, l’Esercito partecipa ad una nuova operazione nel Napoletano

Napoli. Nuova operazione interforze nella Terra dei Fuochi disposte dall’Incaricato per il contrasto del fenomeno dei roghi nella regione Campania, Gerlando Iorio.

Un momento dell’intervento dell’Esercito

Sono state sequestrate aree per complessivi 2.300 metri quadrati con depositi abusivi di rifiuti prodotti da lavorazioni illecite.

Interessati i territori di Giugliano, Villa Literno nonchè Marano, Qualiano, Mugnano, Casavatore, San Giorgio a Cremano, Villaricca.

Sono scesi in campo 30 equipaggi, per un totale di 80 unità appartenenti al Raggruppamento Campania dell’Esercito, ai Commissariati di Polizia di Aversa e di Giugliano, alle Stazioni Carabinieri di Villa Literno e di Giugliano, ai Carabinieri Forestale di Pozzuoli, alla Guardia di Finanza di Giugliano e di Aversa, alla Polizia Metropolitana, alle Polizie Locali dei Comuni interessati nonché funzionari dell’ARPAC e dell’ASL di Napoli. L’individuazione degli obiettivi è stata effettuata anche grazie all’impiego dei droni da parte del Raggruppamento Campania dell’Esercito.

Sono state 11 le attività controllate, di cui 6 sequestrate. Trentasei persone identificate di cui 5 denunciate. Trenta sono i veicoli controllati, di cui 8 sequestrati. Circa 7 mila euro di sanzioni elevate.

Numerosi i controlli

Gestione e smaltimento illecito dei rifiuti, inquinamento ambientale, abuso edilizio, cambio di destinazione d’uso di terreno agricolo, prelievo di energia elettrica senza autorizzazioni le sanzioni contestate.

In particolare, a Giugliano in Campania (Napoli), in prossimità del Parco archeologico Liternum, è stato sequestrato un complesso residenziale abusivo di quasi 2 mila metri quadrati, dove in una situazione di totale degrado vivevano sette nuclei familiari.

Gli annessi locali, dove venivano svolte illegalmente attività produttive (prevalentemente di autoriparazione e di allevamento di animali), erano colmi di rifiuti abbandonati anche provenienti dalle lavorazioni abusive svolte dai residenti.

Le strutture erano prive di sistemi di contenimento degli sversamenti che confluivano direttamente nel suolo e nei fondi adiacenti e anche nel lago Patria, in un contesto tutelato sotto il profilo storico e architettonico.

Le persone identificate all’interno delle abitazioni sono state anche denunciate per furto di energia elettrica, allacciamento abusivo alle condotte idriche e scarico di acque di vario genere.

Altre aziende, operanti nel settore meccanico e delle autoriparazioni, sono state sequestrate a Giugliano, Villa Literno, Mugnano e Casavatore in quanto esercitavano l’attività senza alcuna autorizzazione, all’interno di immobili abusivi e in violazione delle norme sulla sicurezza, in contesti igienico-sanitari compromessi; i titolari sono stati denunciati per violazioni ambientali, gestione illecita di rifiuti e impiego di lavoratori irregolari.

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