Guardia di Finanza: individuati a Milano trentanove cittadini stranieri indebiti percettori del Reddito di Cittadinanza. Accertato un danno erariale da 456.000 euro

Di Gianluca Filippi

MILANO.  Sono 39 i soggetti (tutti di nazionalità egiziana) individuati dai finanzieri del Comando Provinciale di Milano – Gruppo di Linate, poiché hanno beneficiato del Reddito di Cittadinanza senza averne diritto.

L’attività delle fiamme gialle, svolta in collaborazione con l’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), ha preso avvio dal potenziamento dei controlli condotti sulla circolazione transfrontaliera di capitali che interessano lo scalo aeroportuale meneghino; controlli durante i quali diversi soggetti stranieri – beneficiari della citata misura di sostentamento economico – erano stati trovati in possesso di consistenti somme di denaro che i militari hanno trovato ben nascoste in valigie, zaini oppure anche sulla persona.

Finanzieri impegnati in attività anti-valuta all’interno di un aeroporto

La circostanza quantomeno anomala ha dunque richiesto specifiche indagini delegate dalla Procura della Repubblica del capoluogo lombardo, dal cui sviluppo gli investigatori del Corpo hanno così potuto appurare l’irregolarità delle domande presentate dai percettori, nonché l’utilizzo di dichiarazioni e/o di documenti falsi prodotti al fine di ottenere il suddetto beneficio.

Da rilevare, altresì, come alcuni degli stranieri in argomento siano per di più risultati proprietari di immobili dati in locazione, esercenti di attività imprenditoriali ed anche utilizzatori di beni intestati a defunti.

Stando a quanto già computato dai finanzieri, il danno cagionato alle casse dello Stato arriva a 456.000 euro, anche se il loro tempestivo intervento ha intanto comportato la revoca immediata del sussidio, evitando in tal modo che l’INPS erogasse ulteriori 120.000 euro.

L’operazione qui descritta ancora una volta dimostra come la Guardia di Finanza sia particolarmente attiva nel contrasto ad ogni forma di illecito in danno della spesa pubblica nazionale, sia per salvaguardare gli interessi finanziari dello Stato, sia per garantire equità sociale tra i cittadini, affinché le misure di sostegno previste per le fasce di popolazione economicamente più deboli possano giungere a chi ne ha un reale bisogno.

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