UNIFIL: i Caschi Blu testano le procedure di emergenza in Libano

Shama. Nei giorni scorsi, si sono verificate le capacità di risposta delle Unità militari, nel rispetto dei Piani di Contingenza, a favore del personale civile appartenente all’United Nations Interim Force In Lebanon (UNIFIL) e delle rispettive famiglie, a seguito del verificarsi di una situazione di emergenza nell’Area di Operazioni assegnata, come ad esempio tumulti popolari (civilian unrest) o l’intensificarsi della crisi (crisis escalation).

Attività di registrazione

È stato questo il focus della LIVEX (esercitazione) per testare le procedure fissate nel “Military Support to the UNIFIL Security Plan” (MSUSP), che ha visto operare recentemente il personale del CombatService Support Battalion (CSS BN) presso la base di Shama, sede del Comando del Settore Ovest di UNIFIL e del Contingente italiano in Libano.

L’esercitazione, sviluppatasi all’interno della base “Millevoi” di Shama, attivata quale Concentration point (punto di raccolta), ha permesso di verificare la capacità di garantire al personale civile di UNIFIL la sicurezza in termini di protezione fisica, supporto logistico, assistenza sanitaria, sistemazione alloggiativa e la disponibilità di scorte di viveri e acqua.

Induction briefing

In rinforzo al personale del Combat Service Support Battalion, è stata impiegata un’unità a livello plotone, composta da personale della Sector Mobile Reserve (Riserva Mobile del Settore Ovest, su base Reggimento “Genova Cavalleria”), contraddistinta da alta reattività, al fine di assicurare la capacità di estrazione e trasferimento del personale di UNIFIL supportato.

Personale dell’SMR indottrinato dal Cte del CSS BN

Un’ulteriore unità a livello plotone dell’Infantry Battalion (su base Reggimento
Lagunari “Serenissima”* (https://www.esercito.difesa.it/organizzazione/capo-di-sme/comando-forze-operative-nord/brigata-pozzuolo-del-friuli/reggimento-lagunari-serenissima), ha assicurato gli assetti antisommossa (anti riot unit) e le pattuglie di
scorta, per rinforzare il dispositivo di difesa della base ed assicurare la sicurezza ai movimenti logistici, al verificarsi di nuovi disordini o in caso di deterioramento della situazione di sicurezza.

Procedure logistiche

Il Combat Service Support Battalion (CSS BN), al comando del Tenente *Colonnello
Marco Pupillo*, è l’unità inquadrata sotto il Comando di ITALBATT, che assicura le attività di mantenimento, rifornimento, trasporto ed il supporto logistico-operativo alle unità del Contingente Italiano operanti nell’Operazione “Leonte”, in stretta sinergia con l’Italian National Support Element (IT NSE), unità su base Reggimento Logistico “Pozzuolo del Friuli” (https://www.esercito.difesa.it/comunicazione/bandi-di-gara/trasparente/Pagine/reggimento-logistico-pozzuolo-del-friuli.aspx), che esprime il Comando Logistico in Teatro Operativo.

Procedure sanitarie

La missione Italiana in Libano è attualmente a guida *Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli” (https://www.esercito.difesa.it/organizzazione/capo-di-sme/Comando-Forze-Operative-Nord/brigata-pozzuolo-del-friuli), al suo sesto mandato nella “Terra dei Cedri” con i colori delle Nazioni Unite, ed ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL, in cui operano 3800 Caschi Blu di 16 dei 46 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte circa 1.000 militari italiani.

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