Crosetto: l’accordo Leonardo/KNDS e la prosecuzione del programma multinazionale GCAP rappresentano due passi importanti nel consolidamento della nostra strategia

ROMA. Nello spiegare alcune delle ultime scelte compiute dal nostro Paese e da alcuni dei maggiori attori del suo comparto industriale in ambito Difesa e Sicurezza, il ministro Crosetto ha chiarito come il mondo attorno a noi sia, purtroppo, fortemente instabile e come alcune delle crisi e dei conflitti lontani da noi si riflettano pesantemente anche sui nostri interessi nazionali.

Il ministro ha, inoltre, specificato come “i conflitti e i confronti, sempre più “giocati” in campo tecnologico, richiedano oggi una precisa strategia basata su una visione politica, economica, industriale e di sicurezza”.

Il ministro della Difesa Guido Crosetto

“Negli ultimi due giorni – ha quindi proseguito – si sono concretizzati due passi importanti di questa strategia, che consentono all’industria della Difesa italiana di consolidare una posizione di leadership europea e mondiale. Uno di essi è dato dall’accordo tra Leonardo e KNDS, che è nato dalla consapevolezza (anche da parte del collega francese Lecornu) che occorresse accelerare la creazione di poli industriali sovranazionali anche nel settore terrestre e si consolida con la definizione tra la Difesa e i vertici di Leonardo di un piano industriale mirato. Parallelamente ha poi preso sostanza il progetto GCAP, che proietta il comparto aeronautico ed elettronico nazionale verso la sesta generazione, e, dunque, in una condizione di assoluta avanguardia a livello mondiale”.

Immagine rappresentativa del programma multinazionale Global Combat Air Programme (GCAP)

“Due scelte non casuali – ha quindi concluso – che risultano parte di una precisa strategia, figlia di visione politica chiara e basata su una decisione importante di bilancio: solo questi investimenti definiti dalla Difesa possono reggere un percorso così ambizioso e visionario. Da ció, dipenderà in larga misura il consolidamento della base industriale nazionale nei prossimi decenni, la nostra autonomia strategica e tecnologica e la sicurezza stessa dell’Italia”.

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