Guardia di Finanza: a Firenze scoperti tassi d’interesse del 300% applicati a piccoli imprenditori in difficoltà economiche. Condannato un usuraio e confiscati beni per 2,5 milioni di euro

Di Consuelo Chiara Maria Sortino

Firenze. Era già finito nel 2020 al centro di un’operazione anti-usura condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Firenze, ma i successivi approfondimenti investigativi di natura patrimoniale eseguiti dai finanzieri del Nucleo Polizia Economico Finanziaria fiorentino hanno oggi portato ad una confisca definitiva di beni aventi un valore di circa 2.500.000 euro.

Operazione di GDF e Carabinieri contro l’usura a Firenze

La brillante attività congiunta tra la Guardia di Finanza ed i Carabinieri – una delle tante che stanno venendo alla ribalta delle cronache in questi mesi – era partita da una precedente indagine che i militari dell’Arma avevano avviato a seguito della denuncia sporta da un’imprenditrice fiorentina la quale, già da qualche anno, era finita nella ragnatela di assurdi quanto insostenibili interessi tesagli da un usuraio.

Proprio sulla base di quella segnalazione, gli investigatori avevano così scoperto come il “cravattaro” avesse un campo d’azione esteso tra il capoluogo toscano ed il suo hinterland, mentre le sue vittime erano costituite da commercianti trovatisi in difficoltà economiche ed ai quali – a fronte di prestiti che avrebbero dovuti essere restituiti nel volgere di appena uno/tre mesi – contrapponeva però tassi d’interesse superiori al 300% su base annua, andando così ad innescare un vero e proprio vortice debitorio dal quale risultava così impossibile uscire.

Tra le vittime accertate, figurano sei titolari di bar, ristoranti e negozi, ovvero di piccoli imprenditori particolarmente colpiti dalla grave crisi economica sorta a seguito della pandemia da COVID-19.

L’odierno provvedimento di confisca per “sproporzione” disposto dal GIP del Tribunale di Firenze, ha riguardato 25 rapporti finanziari, 2 autoveicoli, 2 quote finanziarie e 3 fabbricati, tutte disponibilità che gli inquirenti ritengono provenire dall’attività usuraria condotta a più riprese dal responsabile, peraltro già raggiunto da una sentenza di condanna.

Nella lotta al fenomeno criminale dell’usura risulta spesso fondamentale la collaborazione che le stesse vittime forniscono alle Forze di Polizia.

Per questo la Guardia di Finanza ricorda che è sempre possibile segnalare tali reati rivolgendosi al numero telefonico di pubblica utilità del Corpo “117”, attivo – 24 ore su 24 – in tutto il territorio nazionale.

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