NATO Modelling and Simulation Centre of Excellence: trecento partecipanti da più di trenta Paesi giunti a Roma per la 18^ edizione del Forum CA2X2

Di Fabrizio Scarinci

ROMA. Si è tenuta dal 3 al 5 ottobre, presso l’Ergife Palace Hotel di Roma, la 18^ edizione del Forum NATO su Computer Assisted Analysis, Exercise and Experimentation (CA2X2).

Organizzato dal Centro d’Eccellenza NATO per il “Modelling and Simulation”, Ente diretto dal Colonnello dell’Esercito Italiano Francesco Pacillo e gestito congiuntamente da Italia, Repubblica Ceca, Germania e Stati Uniti al fine di supportare l’Alleanza in materia di formazione e addestramento, e sponsorizzato dal Comando Strategico per la Trasformazione della NATO di Norfolk, il CA2X2 si configura come un importante appuntamento mirante ad aggregare il mondo militare, quello dell’Industria e quello universitario attorno al tema “Modellazione e Simulazione” (M&S), con interessanti dimostrazioni e presentazioni sulle ultime tendenze in fatto di tecnologia.

Il logo dell’evento

Quanto a quest’ultima edizione, ci si è focalizzati, in modo particolare, sul tema “Modelling & Simulation as a cross-functional enabler”, ossia sulla capacità delle tecnologie di modellazione e simulazione di supportare e facilitare i processi con approccio trasversale e multidominio.

Ad essa hanno preso parte circa 300 partecipanti provenienti da 31 diverse Nazioni, 17 Università e 20 sponsor (ossia quasi il doppio dei 12 presenti lo scorso anno).

Tutto questo costituisce, senza dubbio, una chiara dimostrazione del crescente interesse per gli argomenti affrontati, tra cui spiccano quelli inerenti il supporto del M&S al “Wargaming Computer Assited” e alla fase di pianificazione e condotta delle operazioni militari.

Tra i vari obiettivi dell’evento, anche quello di promuovere lo scambio di informazioni e delle lezioni apprese fra i Comandi NATO e i centri nazionali di addestramento e simulazione.

Per la prima volta, inoltre, il Forum si è arricchito di alcune iniziative collaterali, quali il “Defence Universities Workshop”, l’MSG-210 18th Workshop” sulle “Commercial Technologies and Games” in favore della NATO e degli Stati parte e il SAS-MSG-180 (Modelling & Simulation-Wargaming Integration for Intermediate Force Capabilities).

Tra i principali ospiti il Generale di Brigata Aerea Edi Turco del Comando delle Scuole dell’Aeronautica Militare, il Colonnello Nicholas Waldron del Corpo dei Marines degli Stati Uniti, assegnato al Comando Strategico per la Trasformazione della NATO di Norfolk, il Colonnello tedesco Matthias Kinkel, il Colonnello Jan Malàt, comandante del Centro di Modelling and Simulation per la Repubblica Ceca, il Generale di Brigata (ris.) Alessio Grasso, esperto di Difesa e Aerospazio, e il manager di Calian Kent Davis.

Foto di gruppo dei partecipanti

Presente all’evento anche Report Difesa, che ha avuto modo di conoscere in modo più approfondito le attività del Centro per il Modelling and Simulation e quelle di alcune delle aziende partecipanti.

In particolare, per ciò che concerne le attività del Centro, si è avuto modo di intervistare il LTC dell’US Army Brad Koerner, Deputy Director dell’Ente, e il Ten. Col. pilota Felice d’Ippolito, che, al suo interno, ricopre il ruolo di CD&E Branch Chief.

Quanto al LTC Koerner, egli ci ha dapprima spiegato come il maggiore obiettivo del Centro sia quello di sviluppare i pilastri del “modelling and simulation” al fine di ridurre i tempi, i costi e i rischi (talvolta anche di vite umane) connessi allo sviluppo e alla sperimentazione dei progetti militari di tipo più avanzato, per poi sottolineare come essa rappresenti un vero e proprio “hub” in cui ad apparati militari, aziende e università viene data la possibilità di collaborare allo scopo di sviluppare le migliori sinergie possibili”.

Il Ten. Col. pilota Felice d’Ippolito ha, invece, voluto evidenziare come molti dei progetti portati avanti dall’Ente rappresentino un vero e proprio cambio di paradigma.

Infatti, se di solito il “Modelling and Simulation” viene utilizzato a supporto di altri tipi scenario (es. test e simulazioni), in questo caso avviene l’esatto opposto, con Intelligenza Artificiale e Machine Learning (ovvero la scienza in grado di sviluppare algoritmi e modelli statistici utilizzati dai sistemi informatici per lo svolgimento di compiti senza istruzioni esplicite e basandosi, invece, su modelli e inferenza) posti a supporto dello sviluppo di nuove idee di modellazione e simulazione.

Proprio a tale scopo – ha spiegato d’Ippolito – uno dei maggiori progetti attualmente in fase di sviluppo nel Centro si propone di identificare un software e un hardware per la creazione di una vasta rete neurale di Intelligenza Artificiale volta a produrre effetti sui programmi di Modelling and Simulation.

Un altro importante progetto è, poi, costituito dall’ELMO (Electromagnetic Layer for Multidomain Operations), che mira a sviluppare un simulatore in cui gli operatori avranno la possibilità di visualizzare l’azione dei vari sensori (antenne, radar etc…) nell’ambito dello spettro elettromagnetico, con il vantaggio di non dover effettuare test nell’ambito di scenari operativi reali.

Venendo, invece, alle aziende presenti, Report Difesa ha avuto la possibilità di approfondire le attività della svizzera ED Mission Systems SA e delle italiane Fabaris, BV TECH e Cubic Italia.

Nello specifico, per quanto riguarda ED Mission Systems SA, si è avuta la possibilità di scambiare alcune battute con il Direttore Commerciale Settimio Di Marco, che ha ci ha illustrato l’azienda e alcuni dei suoi principali prodotti.

Il Direttore Commerciale di ED Mission Systems SA Settimio Di Marco

Tra essi, un ruolo di primo piano è certamente giocato dall’MCS (Mission Combat Simulator), che consiste in uno speciale simulatore in grado di riprodurre un “environment” altamente realistico nell’ambito del quale hanno la possibilità di interagire fino a 1300 diversi player (sia reali che generati dall’Intelligenza Artificiale), in modo da ricostruire anche i più complessi scenari tattici tipici dei conflitti simmetrici ad alta intensità.

Al fine di mostrare il funzionamento e le potenzialità dell’MCS, all’evento l’azienda ha anche esposto alcuni dei dispositivi che esso è in grado di connettere, tra cui un sistema JTAC (Joint Terminal Attack Controllers) e una perfetta riproduzione dell’abitacolo del velivolo da caccia F/A-18C Hornet.

In generale, come spiegato dal Direttore Commerciale, molti degli investimenti dell’azienda sono attualmente indirizzati alla creazione di un sistema di addestramento e di “review” a tutto tondo, che possa essere utilizzato dagli operatori dalla fase di pianificazione a quella inerente la valutazione delle lezioni apprese.

Anche in questo caso l’obiettivo finale è quello di ridurre in modo significativo, attraverso la simulazione e la sperimentazione, tanto i costi quanto i rischi presenti nelle attività di addestramento e in quelle inerenti il deployment tattico di forze in scenari operativi di tipo ostile.

La riproduzione dell’abitacolo dell’F/A-18C Hornet e il sistema JTAC presentati al Forum da ED Mission Systems SA

Per quanto riguarda, invece, Fabaris (azienda appartenente al Gruppo italiano S3K), si è avuto modo di intervistare il manager Alessandro Lo Presti, che, al suo interno, si occupa proprio di Modelling and Simulation.

Nel corso dell’intervista, Lo Presti ci ha dapprima illustrato le numerose attività dell’azienda nell’ambito dei settori Difesa, Cyber e M&S (testimoniato, tra le altre cose, anche dallo sviluppo di diverse piattaforme per la gestione dei dati e dalla creazione della sofisticata piattaforma di simulazione Joint Multiple Scenario System), per poi specificare come i sistemi di Intelligenza Artificiale dovrebbero sempre essere progettati tenendo conto delle reali necessità degli operatori umani e senza puntare all’automazione ad ogni costo.

Alessandro Lo Presti, Modelling & Simulation Pratice Manager di Fabaris

Come sottolineato dall’esperto, infatti, le macchine, progettate soprattutto allo scopo di affrancare gli operatori umani dai compiti più ripetitivi, possono prendere le loro decisioni solo sulla base di ciò che si trova nel loro database e, considerando le loro scarse capacità di ragionamento, potrebbero facilmente sbagliare nel fornire suggerimenti volti a gestire situazioni di tipo complesso.

Il senso, quindi, dell’AI dovrebbe essere quello di sviluppare delle “macchine” dotate di capacità autonome di comprensione e adattamento che siano ispirate ai modelli di apprendimento umani.

Il logo di Fabaris

Di particolare interesse anche le attività di BV TECH, impresa a capitale internamente italiano nata nel 2005 ed arrivata, oggi, ad impiegare ben 1200 persone non solo in Italia ma anche in Svizzera, Portogallo, Gran Bretagna e Stati Uniti.

BV TECH collabora con realtà nazionali pubbliche e private per la progettazione, la realizzazione e l’esercizio di sistemi ICT complessi e servizi per la gestione di Big Data ed AI, al fine di supportare gli operatori nella prevenzione e nel contrasto delle minacce della sicurezza nazionale.

In ambito Difesa, Spazio e Sicurezza dello Stato segue direttamente i programmi di ammodernamento e potenziamento in ambito C4ISTAR, Cyber Defence, Modelling and Simulation, Ingegneria di Supporto Logistico, Impianti e Infrastrutture per la Difesa Nazionale.

Come spiegato da Cosimo Pignatelli dell’Area “Difesa, Spazio e Sicurezza dello Stato” dell’Azienda, tra i suoi “core business” figurano soluzioni federabili per l’addestramento militare di tipo “Live”, Virtual” e “Constructive” basate su piattaforme COTS, su tecnologie proprie e di aziende internazionali.

BV TECH è, inoltre, molto attiva anche per ciò che concerne Ricerca e Sviluppo: attualmente partecipa a diversi programmi di ricerca nazionali in ambito Cyber Security e Modelling & Simulation.

Tra le sue principali realizzazioni figurano simulatori immersivi in ambienti Virtual & Mixed Reality, sviluppo di “digital twin” avanzati, progettazione di sistemi virtuali di tiro e di simulatori di velivoli e mezzi militari, allestimento di aule di simulazione, realizzazione di nuove soluzioni per sistemi di “wargaming”.

Il logo di BV TECH

Per quanto concerne, invece, Cubic Italia, filiale italiana della multinazionale statunitense Cubic, Alessandro Picotti, program manager dell’azienda, ci ha illustrato alcuni dei numerosi programmi in cui essa è attualmente coinvolta.

Tra questi figura, in modo particolare, il Programma SIAT dell’Esercito Italiano, con cui ci si propone, attraverso l’utilizzo di sistemi di simulazione ad alta tecnologia, di fornire un ambiente addestrativo adattato ad uno specifico teatro operativo ove si presume di dover proiettare una determinata unità (o si è già programmato di farlo) e di formare Comandanti flessibili ed autonomi in grado di gestire situazioni impreviste in tutto lo spettro delle operazioni terrestri.

Nello specifico, tale programma include tre aree differenti:

-CONSTRUCTIVE: orientata ad addestrare unità sino al livello Brigata interagendo con personale simulato;

-LIVE: volta ad addestrare il livello tattico schierando personale reale in aree addestrative reali, con l’impiego di munizionamento a salve, ottenendo come risultato finale un After-Action Review;

-VIRTUAL: concepita per addestrare singoli soldati ed unità sino al livello plotone in un ambiente virtualmente riprodotto.

Nell’area live del programma si collocano I CAT (Centro Addestramento Tattico), ubicati sul territorio italiano nei siti di Capo Teulada, Monte Romano, Cesano, Lecce e Brunico.

Ognuno di essi offre peculiarità addestrative specialistiche, come l’addestramento di unità di cavalleria o di fanteria, la gestione di minacce CBRN e C-IED e l’addestramento al conflitto nei centri urbani.

Al loro interno possono essere condotte esercitazioni fino al livello di gruppo tattico, ovvero fino a 600 unità.

Tra i benefici che questo programma ha portato all’addestramento delle Forze Armate figurano, senz’ombra di dubbio, un innalzamento della sicurezza, poiché esso offre la possibilità di provare e rivedere le procedure, una sensibile riduzione dei costi e un notevole miglioramento per ciò che concerne la salvaguardia dell’ambiente, dato che le munizioni a salve utilizzate vengono recuperate al 100%.

Alla base dell’addestramento che viene condotto in questi centri vi è il sistema MILES (Multiple Integrated Laser Engagement System) sviluppato da Cubic.

Introdotto per la prima volta alla fine degli anni ’70, da allora tale sistema è stato oggetto di numerose evoluzioni, che hanno portato alla versione compatta e wireless utilizzata dai militari italiani nell’addestramento moderno.

Dal 2017, inoltre, Cubic Italia supporta l’Esercito Italiano in tutte le parti dell’addestramento, formando il personale militare all’utilizzo del sistema, mantenendo lo stesso sistema in piena efficienza in tutte le sue molteplici parti e fornendo assistenza durante le esercitazioni live.

Il logo del gruppo internazionale Cubic

Al CA2X2 era, inoltre, presente, nell’ambito delle iniziative volte a celebrare il 100° anniversario dell’Aeronautica Militare, anche uno stand dell’Ufficio Storico della Forza Armata, dove, insieme al Tenente Colonnello Paolo De Vita, Report Difesa ha avuto modo di tornare sull’argomento riguardante l’utilizzo del Modelling & Simulation al fine di riportare virtualmente alla luce l’aspetto dell’aeroporto militare di Guidonia nel corso degli anni 30, ovvero nel periodo in cui era sede della Direzione Superiore Studi ed Esperienze (DSSE) della Regia Aeronautica

Come tutti gli altri, anche quest’ultimo progetto, di carattere non operativo ma prettamente storico-culturale, fornisce un’importante dimostrazione dell’enorme potenziale del Modelling & Simulation.

Un potenziale molto ben riassunto dal Colonnello Pacillo, che, oltre a dirsi onorato del fatto che il Centro di Eccellenza NATO abbia la possibilità di organizzare annualmente il Forum in questione e a sottolineare come esso sia in grado di favorire proficui scambi di conoscenze e possibili sinergie, ha anch’egli ribadito come l’area M&S, supportando molteplici attività, sia in grado di generare economie di scala, accelerare determinati processi e, potenzialmente, anche salvare vite umane, dato che “se nel mondo reale l’errore non è consentito, nel mondo M&S è consentito sbagliare in un ambiente controllato e, notoriamente, dagli errori si impara più che dai successi”.

L’intervento del Colonnello Pacillo a conclusione del Forum. Accanto a lui la bandiera dell’Alleanza Atlantica e quelle dei Paesi parte del Centro d’Eccellenza NATO per il “Modelling and Simulation”

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