Piano d’azione Italia-Germania: il testo dell’accordo

BERLINO. Come noto, Italia e Germania hanno siglato, l’altro ieri a Berlino, un importantissimo Piano d’azione bilaterale teso a rafforzare la cooperazione tra i due Paesi nell’ambito di numerosissimi settori, tra cui quello politico, quello economico (inclusa la riforma del Patto di stabilità), quello dei diritti, quello inerente il futuro sviluppo delle Istituzioni europee, quello di Difesa e sicurezza, quello riguardante la lotta al crimine organizzato e, non da ultimo, quello inerente la gestione dei flussi migratori.

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meoni e il Cancelliere tedesco Olaf Scholz durante il vertice di Berlino

Di seguito, riportiamo, in lingua italiana, il testo integrale dell’accordo:

I – PRINCIPI GUIDA

L’Italia e la Germania sono partner strategici. Come membri fondatori dell’Unione europea, Italia e Germania condividono la visione comune di un’Europa forte, solidale e sovrana, caposaldo dell’ordine internazionale basato sulle regole, garante della sicurezza per i propri cittadini, in complementarietà e in coordinamento con la NATO, e una potenza economica che sostiene un sistema economico internazionale equo. A tal fine, la coesione tra gli Stati membri dell’Unione Europea è di primaria importanza e l’Italia e la Germania svolgono un ruolo vitale in questo contesto.

I nostri Paesi sono legati da valori condivisi e interessi comuni. Le nostre economie sono aperte al mondo, altamente specializzate e fortemente integrate tra loro. Innumerevoli connessioni nel campo della cultura, della scienza, dell’istruzione e delle società civili formano una rete unica ed estesa di contatti interpersonali.

In ragione delle molteplici sfide che l’UE si trova ad affrontare a livello globale, l’Italia e la Germania vogliono assumersi la responsabilità comune di plasmare attivamente il futuro dell’Unione Europea verso l’obiettivo condiviso di un’Unione democratica, sovrana e sempre più unita, e le relazioni con i partner nel mondo. Ciò è particolarmente rilevante alla luce delle sfide ai valori e alla sicurezza europei poste da un numero crescente di attori. Nello specifico, l’Italia e la Germania restano unite nel far fronte alla guerra di aggressione non provocata,
ingiustificata e illegale della Russia contro l’Ucraina. Continueremo a coordinare strettamente la nostra risposta, inclusa la politica delle sanzioni e il sostegno all’Ucraina. L’Italia e la Germania vogliono lavorare insieme per un’Europa più capace di agire, più resiliente, più forte
e più verde, fianco a fianco nel sostenere l’Ucraina, la sua resilienza e la sua futura ricostruzione.

Italia e Germania condannano Hamas nei termini più forti possibili per i brutali e indiscriminati attacchi terroristici contro Israele e sottolineano il diritto di Israele a difendersi nel rispetto del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario. Restiamo impegnati per un ritorno a un processo di pace più ampio e continueremo a coordinare i nostri sforzi.

In questo contesto, è giunto il momento di portare anche il nostro partenariato bilaterale a un nuovo livello e di rafforzare la cooperazione strategica tra i nostri due Paesi. Intendiamo intensificare un dialogo regolare tra i nostri Governi a tutti i livelli e coordinarci più strettamente
sulle politiche chiave già nelle fasi iniziali.

Il nostro non è un partenariato esclusivo, ma mira piuttosto a includere altri partner affini, laddove possibile e sia di rilevanza strategica.
La cooperazione strategica rafforzata tra Italia e Germania dovrebbe essere ambiziosa e flessibile. Le iniziative, i progetti di punta, i meccanismi di cooperazione decisi congiuntamente da Italia e Germania sono descritti in maniera più approfondita nel documento Annesso, da considerarsi parte integrante del presente Piano d’azione. Entrambe le parti considerano il Piano d’azione e il suo Annesso come documenti in progressiva evoluzione.

II – AMBITI DI COOPERAZIONE RAFFORZATA

Il rafforzamento della cooperazione bilaterale dovrà tradursi in consultazioni e coordinamentorafforzati e in progetti concreti in ambiti specifici. Ci concentreremo in particolare nelle seguenti aree:

1) Sviluppare le tecnologie del futuro – Promuovere la crescita e la competitività – Assicurare posti di lavoro di qualità nell’industria e la coesione sociale nelle nostre società

Le nostre industrie si basano sull’innovazione, sullo spirito imprenditoriale e su una forza lavoro altamente qualificata. Aziende competitive a livello internazionale, con posti di lavoro sicuri e ben retribuiti, sono fondamentali per la nostra prosperità.

Intendiamo investire ulteriormente in industrie altamente sviluppate ed integrate a livello internazionale, che costituiscono il nucleo
delle nostre economie, tra loro profondamente interconnesse.

Condividiamo la necessità di avere politiche economiche che garantiscano condizioni di concorrenza eque, condizioni quadro favorevoli per l’industria, che accelerino le transizioni verde e digitale, che aumentino la resilienza e rafforzino la competitività e la sicurezza energetica dell’UE, contribuendo così all’obiettivo di rafforzare gli obiettivi strategici dell’UE.

Crediamo che le politiche europee e nazionali debbano basarsi sui punti di forza dell’UE: un mercato unico ben funzionante, di per
sé fonte di accresciute resilienza e forza perfino in tempi di crisi; un commercio aperto ed equo con regole chiare; una politica della concorrenza e degli aiuti di Stato forte, moderna ed applicata efficacemente, adattata ai mercati globali, alla digitalizzazione e basata sulla
conoscenza; politiche di ricerca e innovazione ambiziose, volte ad aumentare la produttività; un solido sistema di protezione dei diritti di proprietà intellettuale a livello UE, volto a promuovere l’innovazione e la creatività; una competitività globale ed emissioni notevolmente
ridotte.

Pertanto, basandosi sui legami esistenti e su nuove forme di cooperazione, l’Italia e la Germania sottolineeranno la necessità di organizzare la transizione verso un’economia decarbonizzata, nel rispetto del principio di neutralità tecnologica riguardo alle scelte nazionali, sulla base della sostenibilità e dei benefici socioeconomici, e creeranno condizioni di concorrenza eque per il mondo economico e gli imprenditori, promuovendo altresì l’innovazione e lo sviluppo di soluzioni all’avanguardia.

L’Italia e la Germania collaboreranno strettamente per sviluppare le industrie del futuro e rendere le nostre aziende e i nostri posti di lavoro proiettati verso il futuro. Condividiamo l’impegno a promuovere e tutelare reciprocamente gli investimenti diretti esteri (IDE – investimenti italiani in Germania e investimenti tedeschi in Italia) secondo il diritto nazionale e dell’Unione, in uno spirito di autentica e reciproca apertura.

1-1 Politica industriale e mercato interno

Organizzeremo un Forum ministeriale annuale tra il Ministro italiano delle Imprese e del Made in Italy e il Ministro Federale tedesco per l’Economia e la Protezione del Clima, sostenuto e preceduto da un dialogo regolare, finalizzato a delineare un approccio coordinato sui principali dossier e sulle politiche di strategia industriale europea, come sui “Progetti Importanti di Comune Interesse Europeo“ (IPCEI), le industrie strategiche e le catene di valore, il quadro della concorrenza, la standardizzazione (coinvolgendo anche gli attori del settore privato), la fornitura di materiali critici.

Intendiamo promuovere uno scambio a livello politico e del settore privato tra i rispettivi centri e settori di competenza (come il settore automobilistico, la mobilità verde, Industria 4.0, la digitalizzazione, i semiconduttori, la nuvola digitale e l’idrogeno verde).

Ci coordineremo per promuovere collaborazioni e partenariati industriali, nonché lo scambio sulle strategie anche con il coinvolgimento del settore privato, basandoci sulla cooperazione esistente tra Confindustria e il Bundesverbad der Deutschen Industrie (BDI) e sui meccanismi
di consultazione consolidati come il trilogo Confindustria-BDI-Mouvement des Entreprises de France (MEDEF), nonché su altri formati di cooperazione tra le nostre organizzazioni del settore privato.

Promuoveremo la creazione di poli di innovazione, acceleratori e incubatori di imprese in fase di avvio, dove le imprese di entrambi i Paesi, soprattutto le piccole e medie imprese (PMI), possano accedere a risorse finanziarie e supporto tecnico per lo sviluppo di nuovi prodotti e
processi.

Inoltre, ci scambieremo buone prassi per promuovere un’attuazione efficiente della normativa dell’UE sulla protezione dei consumatori e sui meccanismi di reclamo, al fine di proteggere efficacemente i consumatori da pratiche ingannevoli, prezzi sleali e problemi di sicurezza dei
prodotti.

Svilupperemo anche un dialogo regolare su tutti gli aspetti relativi al rafforzamento e all’aumento della resilienza e dell’integrità del mercato interno, specialmente nei casi di emergenza o crisi.

Concordiamo sulla necessità di riformare, semplificare e accelerare le procedure amministrative per autorizzare i progetti di investimento nell’UE e creare un contesto normativo semplice e prevedibile. Intendiamo quindi concentrarci soprattutto, nel processo legislativo, sulle piccole e medie imprese (PMI) e limitare allo stretto indispensabile gli oneri che gravano sulle stesse.

Studieremo insieme le implicazioni delle possibili proposte della Commissione Europea per ampliare la definizione comunitaria di PMI aggiungendo un’ulteriore categoria aziendale di ‘piccole imprese a media capitalizzazione e per effettuare una rinnovata revisione delle soglie
finanziarie fissate dalla definizione di PMI. Prevediamo l’istituzione di uno scambio di buone prassi sulla semplificazione normativa.

1-2 Politiche macroeconomiche nazionali ed europee, PNRR

Istituiremo un Forum macroeconomico bilaterale per discutere le questioni finanziare ed economiche, inclusi gli strumenti per promuovere lo sviluppo sostenibile e la resilienza attraverso il rafforzamento della crescita, della produttività, della competitività, della convergenza, degli investimenti e della sostenibilità fiscale.

Nell’ambito di questo Forum, ci scambieremo opinioni sul rafforzamento e l’approfondimento dell’Unione Economica e Monetaria.

Nell’ambito del Forum, scambieremo anche esperienze e buone prassi sull’attuazione dei nostri rispettivi PNRR.

Coopereremo nella lotta all’evasione e all’elusione fiscale, anche attraverso la promozione di una migliore regolamentazione dell’eccessiva concorrenza fiscale intra-UE.

Prevediamo l’istituzione di uno scambio di buone prassi sull’efficienza della spesa pubblica e sulla revisione della spesa.

1-3 Politiche dello spazio ed economia spaziale

Intendiamo rafforzare il nostro coordinamento sulle attività e le politiche dello spazio, comprese le questioni relative all’economia spaziale, alle questioni di ricerca e sviluppo, nonché le attività a monte, i servizi e le applicazioni a valle, la legislazione e la regolamentazione dello spazio.

Ambiamo a rafforzare la cooperazione internazionale sullo spazio e l’utilizzo pacifico delle orbite e degli assetti spaziali in conformità con il diritto internazionale.

Intendiamo rafforzare le operazioni e la gestione del sistema spaziale a livello bilaterale e lavorare più strettamente nel quadro dei programmi dell’UE e dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e incoraggiamo gli attori nazionali civili e militari interessati ad aggiornare o concludere, ove appropriato, accordi specifici relativi al settore dello spazio.

1-4 Innovazione digitale

Intensificheremo il dialogo collaborativo in corso sull’innovazione digitale per le nostre economie e i nostri cittadini, inclusi i sistemi di intelligenza artificiale, il progetto Gaia X, la nuvola digitale nazionale e l’identità digitale.

Ci consulteremo inoltre regolarmente sulle nostre priorità rispetto alla transizione digitale nel quadro del Programma Strategico per il Decennio Digitale 2030.

Il nostro obiettivo è di individuare approcci comuni ai principali elementi dell’agenda dell’UE per l’innovazione e definire un meccanismo di cooperazione incentrato sul sostegno finanziario alle imprese in fase di avvio.

Inoltre, includeremo nel nostro dialogo il tema della digitalizzazione delle PMI. Consorzi italiani e tedeschi hanno presentato domanda di partecipazione alla rete dei “Poli Europei di Innovazione Digitale” (EDIH), che l’UE sta costruendo nell’ambito del Programma Europa Digitale.

Valuteremo se sia possibile un qualche tipo di scambio tra i consorzi tedeschi e italiani selezionati.

Inoltre, sosterremo le iniziative che rafforzano la sovranità digitale e quindi l’innovazione digitale in Europa.

Ulteriori aree di collaborazione possono essere individuate nell’ambito del Programma Strategico per il Decennio Digitale 2030.

1-5 Cooperazione scientifica e nella ricerca

L’Italia e la Germania hanno mantenuto una rete di istituzioni scientifiche unica, diversificata e sviluppatasi storicamente fin dal XIX secolo. Esempi di questa cooperazione scientifica sono l’Istituto Archeologico Germanico, l’Istituto Storico Germanico di Roma e il Centro Italo-tedesco per il Dialogo Europeo (Villa Vigoni).

Riaffermiamo il ruolo del Centro Italo-tedesco per il Dialogo Europeo (Villa Vigoni) come importante e peculiare polo di scambio culturale e di approfondimento scientifico delle relazioni italo-tedesche in una prospettiva europea.

La cooperazione scientifica tra i nostri Paesi ha una rilevanza specifica nel quadro delle nostre relazioni bilaterali, sulla base di molteplici forme di collaborazioni già esistenti e di successo, che intendiamo rafforzare. Investiremo quindi congiuntamente per dare una base solida alla scienza, alla ricerca e all’innovazione – anche nel campo delle tecnologie abilitanti chiave – per garantire la nostra prosperità e la sovranità tecnologica dell’Europa.

La stretta cooperazione tra le istituzioni scientifiche dei due Paesi contribuirà anche a sostenere lo Spazio Europeo della Ricerca (ERA).

Sosterremo attivamente, nell’ambito dei rispettivi sistemi di finanziamento e di disponibilità delle risorse, nuove iniziative concrete di cooperazione tra le nostre università e i nostri centri di ricerca per progetti di punta comuni di ricerca.

Inoltre, perfezioneremo e garantiremo l’effettiva attuazione di un accordo di cooperazione scientifica e tecnologica nel campo della meteorologia e della climatologia.

Questa cooperazione mira a integrare i risultati della ricerca nei processi operativi per i servizi meteorologici, idrologici, oceanografici e climatologici e a rafforzare i legami scientifici e le sinergie tra le università tedesche e italiane. Intendiamo rafforzare ulteriormente la
collaborazione nella ricerca per affrontare il cambiamento climatico come una grande sfida sociale, allineando i programmi e le attività di ricerca nazionali nell’ambito del quadro strategico comune dell’Iniziativa di programmazione congiunta “Connecting Climate Knowledge for
Europe”(JPI Climate).

Ciò include il sostegno collettivo a iniziative comuni per accelerare la generazione e il trasferimento della ricerca e delle conoscenze sul clima nelle politiche e nelle azioni e per collaborare con le altre JPI e le iniziative europee pertinenti sulle questioni relative al cambiamento climatico.

Possibili nuove aree di cooperazione possono includere, tra l’altro, la sostituzione di materiali critici e di prodotti a base di CO2, la circolarità nelle nostre economie, nonché le tecnologie energetiche pulite, sostenibili e sicure e l’idrogeno, basandosi sulle sinergie sviluppate nell’ambito del Partenariato Europeo su un’economia blu climaticamente neutrale, sostenibile e produttiva, del Partenariato per la Transizione all’Energia Pulita (CETP) e del Processo dell’Agenda ERA sull’idrogeno verde.

Nel settore dell’economia blu, rafforzeremo la cooperazione in materia di ricerca e innovazione, basandoci sulla collaborazione sviluppata nel
quadro del Partenariato Europeo su un’economia blu climaticamente neutrale, sostenibile e produttiva e nell’ambito dell’iniziativa di programmazione congiunta “Mari e oceani sani e produttivi”.

In questo modo rafforzeremo il contributo sistemico di entrambi i Paesi alla Missione europea “Riabilitare i nostri oceani e le nostre acque” e all’Iniziativa del G7 sul futuro degli oceani e dei mari, anche in vista della presidenza italiana nel 2024.

Sosterremo l’ulteriore sviluppo di grandi infrastrutture di ricerca europee e internazionali di interesse comune. Le infrastrutture di ricerca garantiscono che l’Europa rimanga all’avanguardia nella scienza e nell’innovazione. Esse forniscono risposte alle grandi domande dell’umanità e consentono l’innovazione in settori ad alta tecnologia ad alta intensità di ricerca.

L’Italia e la Germania si impegnano a garantire che infrastrutture di ricerca come il centro internazionale “Facility for Antiproton and Ion Research in Europe” (FAIR), i Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS), l’Osservatorio campo di telescopio Cherenkov (CTAO), la “Nationale Forschungsdateninfrastruktur” tedesca (NFDI) e lo XFEL europeo offrano costantemente le migliori condizioni possibili per una scienza di eccellenza.

1-6 Riforma e innovazione della Pubblica Amministrazione

Intendiamo rafforzare la cooperazione nel campo della riforma, della digitalizzazione e dell’innovazione della Pubblica Amministrazione, compresa la mobilità bilaterale dei dipendenti pubblici, in particolare attraverso attività di formazione congiunte, lo sviluppo delle
competenze digitali, la capacità di previsione strategica e l’aumento delle capacità amministrative, per consentire alle istituzioni pubbliche di partecipare efficacemente all’attuazione di progetti di investimento.

1-7 Politica commerciale dell’Unione Europea

Riaffermiamo l’importanza di un’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC/WTO) forte e riformata, quale fondamento e garanzia del commercio internazionale basato sulle regole, così come il ruolo fondamentale svolto da forti accordi commerciali bilaterali e regionali.
Pertanto, ci impegniamo a rafforzare l’OMC/WTO e a lavorare per il successo della 13° Conferenza Ministeriale.

Allo stesso tempo, perseguiremo un’agenda bilaterale ambiziosa nel settore commerciale, con lo scopo di sostenere la diversificazione e la resilienza.

Rafforzeremo il nostro dialogo a livello di membri titolari del Comitato per la Politica Commerciale al fine di definire un approccio coordinato sulle rispettive posizioni in materia di politica commerciale dell’UE, con l’obiettivo di rafforzare un’agenda commerciale dell’UE
aperta, equa e sostenibile.

1-8 Occupazione, istruzione e formazione professionale e sistemi di sicurezza sociale

Siamo impegnati a potenziare la dimensione sociale dell’Unione europea e ad attuare il Piano d’azione del Pilastro Europeo dei Diritti Sociali, come concordato al Vertice sociale di Porto dell’8 maggio 2021. Entrambe le parti condividono l’impegno per la coesione sociale, la lotta
alle disuguaglianze e la promozione dell’inclusione sociale, dell’occupazione e di condizioni di lavoro eque.

Con l’obiettivo comune di perseguire uno sviluppo economico socialmente inclusivo, intendiamo promuovere lo scambio e la cooperazione bilaterale sui servizi pubblici per l’impiego e sulle questioni relative all’inclusione sociale e nel mercato del lavoro, sull’istruzione e sulla formazione professionale.

Verrà data particolare attenzione alle attività di cooperazione riguardanti il sistema duale, le condizioni di lavoro e di retribuzione dignitose, l’invecchiamento demografico, l’attuazione del sistema europeo di garanzia per i bambini vulnerabili, l’inclusione sociale delle persone con disabilità, così come l’uguaglianza di genere e l’accesso alle opportunità, anche attraverso lo scambio di esempi di buone prassi nazionali su come raggiungere una partecipazione e un accesso alle opportunità equo, completo e significativo delle donne e delle ragazze, in tutta la loro diversità, nonché l’uguaglianza di genere in tutti i settori della vita pubblica e privata, nell’economia e nel mondo del lavoro.

La lotta al divario retributivo tra i sessi e l’affermazione della parità retributiva tra donne e uomini è un tema concreto su cui intendiamo concentrarci.

Sullo sfondo dell’attuazione della Direttiva UE sull’equilibrio tra vita privata e vita professionale, intendiamo promuovere lo scambio bilaterale sulle buone prassi nel campo delle politiche per le famiglie e il sostegno a sistemi di protezione sociale inclusivi e rispondenti alle
esigenze di genere e maternità o paternità, congedi parentali e di altro tipo e indennità per le persone che si prendono cura di altre persone, con particolare attenzione all’equilibrio tra vita privata e vita professionale e all’equa condivisione delle responsabilità di cura tra uomini e
donne in tutta la loro diversità.

Dal 2012 collaboriamo nel campo dell’istruzione e della formazione professionale (VET) per sviluppare e sperimentare approcci pilota duali in ambito VET. Il nostro obiettivo è costruire i nostri sistemi di istruzione e formazione professionale per offrire opportunità di lavoro
interessanti ai giovani e soddisfare le esigenze del mercato del lavoro.

Rafforzare la cooperazione tra i nostri partner economici e sociali in materia di VET è quindi un obiettivo importante. Sosterremo attivamente iniziative concrete anche attraverso reti bilaterali tra le parti
interessate al VET nei nostri due Paesi, sulla base del rinnovo della nostra Dichiarazione d’Intenti congiunta.

Al fine di rafforzare la cooperazione multilaterale, lavoreremo su possibili attività congiunte da tenersi presso il Centro Internazionale di Formazione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) a Torino.

1-9 Turismo

Sosteniamo lo scambio di esperienze nei settori del turismo sostenibile e della transizione digitale da parte dell’industria turistica, anche per esplorare sinergie nella promozione della “Destinazione Europa”.

2) Accelerare la crescita verde e promuovere la protezione del clima

Promuovere la protezione del clima a livello mondiale e sostenere la transizione verde è un compito fondamentale e urgente del nostro tempo, come evidenziato dalle risultanze scientifiche e concordato a livello globale nel quadro dell’Accordo di Parigi.

Essendo due grandi economie di punta, l’Italia e la Germania sono impegnate in un’agenda ambiziosa e incentrata sull’innovazione, per trasformare la produzione, così come la generazione di energia e il trasporto, sul piano nazionale, e in una diplomazia climatica attiva con i partner nel mondo, al fine di contribuire a limitare il riscaldamento globale a 1,5°C, in linea con l’Accordo di Parigi, e lavorare per la sua piena attuazione. Le nostre attività di ricerca rappresentano un importante fondamento di tale impegno.

Puntiamo inoltre a rafforzare un dialogo regolare su questioni di sostenibilità di interesse comune e a coordinarci più strettamente su politiche chiave già nella loro fase iniziale.

Nel dicembre 2022 il G7 ha istituito un “Club del Clima” aperto, cooperativo e inclusivo per promuovere l’ambizione in materia climatica, soprattutto nel settore industriale.

Insieme a tutti i membri del “Club del Clima”, lavoreremo per il suo pieno avvio nel 2023, idealmente per la COP28, e lavoreremo congiuntamente in seguito per il successo del Club.

2-1 Energia, clima e ambiente

Ci coordineremo, con il coinvolgimento del settore privato, su aree rilevanti per la transizione verde (“FITfor55”, infrastrutture e mobilità sostenibili, tassonomia verde, rilevazione della sostenibilità, sicurezza energetica, efficienza e risparmio energetici, energie a basso tenore di
carbonio sicure e sostenibili, in particolare da energie rinnovabili, tra cui l’idrogeno, utilizzo efficiente delle risorse ed economia circolare, adattamento, soluzioni basate sulla natura, agricoltura sostenibile e resiliente al clima, tra cui l’agricoltura biologica, ivi inclusa la
disponibilità di risorse idriche, cicli del carbonio sostenibili e sostenibilità urbana), anche nel quadro della comune appartenenza alle rilevanti organizzazioni internazionali come il Comitato internazionale per gli standard di sostenibilità (ISSB).

Concordiamo sull’intensificazione dello scambio di buone prassi sulle misure nazionali per promuovere la diffusione e l’uso delle energie rinnovabili, dell’idrogeno a basso tenore di carbonio sicuro e sostenibile, in particolare da rinnovabili, e delle misure di efficientamento
energetico.

Concordiamo di lavorare insieme per contribuire a triplicare la capacità di generazione di energia rinnovabile installata a livello mondiale entro il 2030 ad almeno 11.000 gigawatt e a raddoppiare collettivamente i miglioramenti annuali dell’efficienza energetica globale ogni anno fino al 2030 a livello internazionale, attraverso gli obiettivi e le politiche esistenti, sostenendo anche le economie emergenti e i paesi in via di sviluppo nello sfruttare appieno il potenziale offerto dalla transizione verde, tenendo conto dei loro diversi punti di
partenza e circostanze nazionali.

Siamo d’accordo sull’importanza di eliminare gradualmente i combustibili fossili non abbattuti, compresa l’energia a carbone.

Promuoveremo la nostra cooperazione sui mercati europei dell’energia, sull’elettricità, sul gas e sull’idrogeno, nonché sull’esame di ulteriori interconnessioni energetiche con il Medio Oriente e il Nord Africa (MENA), ivi inclusa la promozione dell’armonizzazione delle tariffe
transfrontaliere nel settore del gas, promuovendo un’azione coordinata anche a livello UE, in collaborazione con l’industria.

Abbiamo convenuto di condurre consultazioni annuali congiunte tra i Ministeri degli affari esteri e dell’energia sulla nostra ambiziosa politica climatica ed energetica a livello UE, ivi incluso sulle proposte legislative europee che mirano ad accelerare la transizione energetica per raggiungere gli obiettivi comuni di neutralità climatica dell’UE.

Aumenteremo e potenzieremo anche la nostra cooperazione globale per quanto riguarda l’accelerazione nell’espansione e nell’integrazione sistemica delle energie rinnovabili, l’idrogeno, e l’efficienza energetica. Sosterremo congiuntamente lo sviluppo tempestivo di infrastrutture/interconnessioni per il commercio di energia tra la regione MENA e l’Europa, in particolare partendo dalle infrastrutture e/o accordi già esistenti, tenendo conto del ruolo potenziale dell’Italia come polo energetico nel Mediterraneo.

Ciò include la trasmissione e gli interconnettori transfrontalieri per il commercio di energia elettrica, nonché le infrastrutture per il trasporto di gas, biometano, idrogeno o suoi derivati, in forme energeticamente ed economicamente convenienti.

Italia e Germania sosterranno la diversificazione dell’approvvigionamento energetico e l’espansione della connettività energetica nel mercato europeo e porteranno avanti nuove condutture per gas e idrogeno tra Italia e Germania (attraverso l’Austria e/o la Svizzera), e in particolare il Corridoio centro-meridionale che collega le parti meridionali della Germania e l’Italia con il Nord Africa.

L’obiettivo del Corridoio centro-meridionale è quello di espandere l’infrastruttura transfrontaliera dei gasdotti e realizzare l’importazione di 10 milioni di tonnellate di idrogeno entro il 2030, offrendo enormi possibilità per le importazioni di rinnovabili dal Nord Africa e collegando i poli di domanda in Italia, Germania, Austria e Svizzera, contribuendo così alla nascita di una più ampia rete europea dell’idrogeno.

A tal fine, Italia e Germania favoriranno anche l’accelerazione della produzione di energia rinnovabile, gas e idrogeno in Nord Africa, considerando che la produzione sarà in linea con gli standard socio-economici e ambientali, riconoscendo al contempo la fondamentale
necessità di accelerare la transizione all’energia pulita attraverso il risparmio di energia e la riduzione della domanda di gas.

Siamo aperti all’esplorazione di nuovi giacimenti di gas naturale in modo da diversificare l’approvvigionamento di gas dell’Europa, che rimarrà necessario ancora per alcuni anni finché la transizione del nostro sistema energetico alla neutralità climatica non sarà stata completata, a condizione che essi sostengano la sicurezza della fornitura di energia in Europa e rimangano in linea con l’Accordo di Parigi.

Insieme alla costruzione di connettori interregionali, saranno accelerati anche i progetti di infrastrutture europee.

Alla luce dell’attuale situazione geopolitica e della necessità di prevenire e rispondere a potenziali interruzioni delle forniture di gas, approcci coordinati basati sulla solidarietà sono essenziali per una gestione e una risposta comune ed efficace alle crisi.

Ci impegniamo a rafforzare il nostro dialogo e la nostra cooperazione e a lavorare insieme per finalizzare un Accordo bilaterale di Solidarietà, nel quadro della legislazione dell’UE sulla sicurezza dell’approvvigionamento e sulla solidarietà.

Allo stesso tempo, in caso di grave carenza di gas, è necessario garantirne il transito, raggiungendo al riguardo intese tecniche con gli operatori dei sistemi di trasmissione del gas di Svizzera e Austria.

2-2 Diplomazia climatica

Nel campo della Diplomazia Climatica, Italia e Germania lavoreranno insieme ai partner su scala globale per rafforzare l’impegno internazionale sul clima e far progredire gli sforzi e le iniziative internazionali a livello locale, regionale e multilaterale, comprese quelle lanciate nell’ambito della COP27, del G7 e del G20.

Porteremo avanti azioni congiunte nei Paesi partner, facendo leva sulla rispettiva rete diplomatica, per promuovere obiettivi climatici più ambiziosi (Contributi Determinati a livello Nazionale e Strategie a Lungo Termine), per un’azione intensificata di mitigazione dei gas serra (GHG) e maggiori fondi per l’adattamento climatico, l’aiuto ai più vulnerabili, l’eliminazione graduale dell’utilizzo del carbone, e per ottenere risultati ambiziosi ed equilibrati durante la COP28 e le successive.

Continueremo a collaborare attivamente, nella veste di due Governi finanziatori, all’Iniziativa per la Trasparenza dell’Azione per il Clima (ICAT), che rafforza le capacità dei paesi in via di sviluppo beneficiari di conformarsi ai requisiti del Quadro Rafforzato per la Trasparenza (ETF) dell’Accordo di Parigi e di valutare le loro politiche e misure climatiche.

Intendiamo promuovere e sostenere le iniziative di transizione all’energia pulita nei Paesi terzi nello spirito della strategia di connettività dell’”EU Global Gateway” e del Partenariato del G7 sulle infrastrutture e gli investimenti globali (PGII), compresi i progetti congiunti del
“Partenariato per la Transizione Energetica Giusta” (JETP) del G7 e degli altri partner internazionali.

Contribuiremo alla rapida accelerazione della transizione energetica globale in modo equo e inclusivo, in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

A tal fine, sosterremo in particolare i partenariati per la transizione energetica in aree geografiche di interesse comune, come il Vicinato Meridionale, l’Africa, il Mediterraneo e i Balcani Occidentali e l’Indo-Pacifico, per incoraggiare i partner ad abbandonare la produzione non abbattuta di energia elettrica da carbone e a incrementare l’uso delle energie rinnovabili.

2-3 Mobilità e infrastrutture sostenibili

Prevediamo l’istituzione di un gruppo tecnico di consultazione per incrementare il coordinamento degli sforzi nazionali per migliorare la connettività, la mobilità e le infrastrutture sostenibili, tenendo anche conto dei nostri interessi strategici riguardo le relative politiche
dell’UE, tra cui l’ulteriore sviluppo della Rete transeuropea di trasporto (TEN-T), in particolare i Corridoi “Scandinavo-Mediterraneo” e “Reno-Alpi”, evitando al contempo la duplicazione dei meccanismi di dialogo esistenti in ambito europeo, nonché in altri fora internazionali come il Piano d’azione dell’Alleanza del Sempione della Convenzione delle Alpi e il Processo di Zurigo.

3) Approfondire la cooperazione con i nostri partner nel mondo

Italia e Germania sono entrambe impegnate per un multilateralismo efficace. Come membri dell’Alleanza per il multilateralismo, consideriamo le Nazioni Unite l’organismo chiave per un’azione legittima a livello globale.

Vogliamo usare la nostra influenza negli organismi multilaterali per promuovere la nostra agenda comune: insieme, sosteniamo convintamente la tutela dei diritti umani, le società aperte, la risoluzione pacifica dei conflitti e la protezione delle persone in situazioni vulnerabili. Oltre alle Nazioni Unite, all’UE e alla NATO, collaboriamo strettamente in seno al G7, al G20, all’OCSE, all’OSCE, al Consiglio d’Europa e negli altri consessi internazionali.

L’Italia e la Germania sostengono la necessità di un’efficace Politica Estera e di Sicurezza Comune e di un’efficace Politica di Sicurezza e di Difesa Comune dell’UE, anche attraverso il sostegno alle missioni civili, e sono attivamente impegnate nello sviluppo e rafforzamento della
capacità dell’UE di agire in complementarità con la NATO, come concordato nel quadro della Bussola Strategica.

Oltre a rafforzare il partenariato transatlantico, condividiamo la convinzione dell’importanza di un impegno più intenso dell’UE con i Paesi del Vicinato, a Est e a Sud, nonché con l’Africa, i Balcani Occidentali e i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo allargato, in particolare nei settori dello sviluppo economico, dell’energia, della sicurezza, della creazione di capacità di difesa, della migrazione e della cooperazione di polizia.

Nel contesto della NATO, stiamo rafforzando la sicurezza e la difesa collettiva per affrontare le sfide e le minacce con un approccio a 360°. Italia e Germania continuano a contribuire in modo significativo alla gestione delle crisi internazionali nell’ambito dell’ONU, della NATO,
dell’UE e dell’OSCE. Italia e Germania promuovono inoltre il partenariato strategico e la collaborazione concreta tra la NATO e l’UE, con l’obiettivo di una piena complementarietà, nonché i rapporti della NATO con i suoi partner. A questo proposito, rimaniamo anche impegnati a lavorare insieme per preservare il ruolo dell’OSCE quale forum per la riduzione dei rischi e per il dialogo sulla sicurezza europea.

Riconosciamo che la sicurezza implica anche la protezione delle nostre società da minacce ibride, tra cui la manipolazione delle informazioni e l’interferenza nel dominio dell’informazione da parte di attori stranieri, e la difesa dei nostri valori comuni. A tal fine, collaboriamo strettamente con i nostri partner dell’Unione Europea, del G7 e della NATO.

Accogliamo con favore la condivisione di analisi e buone prassi circa il contrasto alle minacce ibride, tra cui la manipolazione delle informazioni e l’interferenza da parte di attori statuali stranieri.

Per quanto riguarda la manipolazione dell’informazione e l’interferenza da parte straniera, un’attenzione particolare va rivolta ad una comunicazione strategica proattiva, in particolare verso il Sud Globale, all’utilizzo di argomentazioni oggettive e al contrasto della manipolazione e dell’interferenza nel dominio dell’informazione, ivi inclusa la disinformazione, da parte di attori stranieri.

Puntiamo a rafforzare il dialogo regolare a tutti i livelli e a coordinarci più strettamente sull’elaborazione di strategie chiave già nella fase iniziale.

Coordineremo i nostri partenariati energetici.

3-1 Dialogo strategico su questioni internazionali e di sicurezza

Struttureremo il nostro dialogo sulle questioni internazionali e di sicurezza di interesse comune, con focus geografici e tematici, attraverso consultazioni regolari a livello di Segretario di Stato/Segretario Generale dei Ministeri degli Affari Esteri, nonché di Direttore Generale/Vice
Direttore Generale/Direttori, dove è possibile ottenere un valore aggiunto rispetto alle strutture e ai formati già esistenti, nelle modalità opportune, al fine di promuovere un’azione comune sia all’interno dell’UE che in altre organizzazioni e fora internazionali a cui apparteniamo, come ONU, NATO, OSCE, G7 – anche in vista della Presidenza italiana del G7 nel 2024 – e G20.

In aggiunta al nucleo centrale dei Ministeri degli Affari Esteri, tale dialogo potrà coinvolgere altri Ministeri interessati e includere i partner più rilevanti, ove ritenuto opportuno, al fine di rafforzare il coordinamento in formato PESCO-4 o QUINT, nonché in seno alla NATO e all’UE.

Il nostro dialogo strutturato si concentrerà in particolare su:

– Nord Africa, con particolare attenzione alla Libia, con l’obiettivo di promuovere valutazioni condivise e azioni comuni dell’UE e dei suoi Stati membri in una regione di importanza cruciale per l’intera Europa in termini di migrazione, sicurezza e approvvigionamento energetico;

– Sahel e Corno d’Africa, con l’obiettivo di contribuire in particolare alle posizioni dell’UE e dialogare congiuntamente con i nostri partner africani, tenendo conto anche della crescente influenza di altri attori internazionali nella regione;

– Mediterraneo orientale, con l’obiettivo di incoraggiare congiuntamente un approccio cooperativo tra tutti i partner della regione e un ruolo proattivo dell’UE in questo senso;

– Balcani Occidentali, con l’obiettivo di migliorare il nostro coordinamento e di elaborare messaggi comuni sulle questioni regionali, nonché di attuare attività congiunte nella regione, volte a promuovere la riconciliazione e la cooperazione, in linea con la prospettiva europea dei Balcani Occidentali e nello spirito del processo di Berlino;

– Vicinato Orientale e Russia, con l’obiettivo di coordinare strettamente le numerose sfide nella regione derivanti dalla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, rafforzare la cooperazione con i nostri partner nella regione e fornire loro sostegno, nonché contribuire in modo significativo alla ricostruzione dell’Ucraina;

– Medio Oriente (MEPP, Siria, Libano), con l’obiettivo di promuovere un ruolo più efficace e proattivo dell’UE nella regione e di rilanciare il processo di pace in Medio Oriente; di sostenere il processo sotto l’egida dell’ONU per una soluzione politica in Siria sulla base della risoluzione n.2254 del Consiglio di sicurezza dell’ONU, nonché di promuovere insieme progetti di “ripresa rapida” (Early Recovery) per riabilitare i servizi essenziali e le attività economiche per la popolazione siriana; di unire le forze in sostegno del Libano per attuare le riforme necessarie per far uscire il Paese dalla crisi;

– la regione del Golfo, con l’obiettivo di coordinare il nostro dialogo con gli attori regionali e con il Consiglio di Cooperazione del Golfo e di contribuire alle posizioni dell’UE, sia per quanto riguarda la cooperazione economica, con particolare attenzione all’energia, sia per quanto
riguarda le questioni di sicurezza, compresi gli sforzi della NATO nella regione, a partire dalla missione NATO in Iraq;

– Iran, con l’obiettivo di coordinare le politiche e la comunicazione nei confronti dell’Iran, in particolare in merito alla sua politica regionale destabilizzante e al peggioramento della situazione dei diritti umani;

– Afghanistan, con l’obiettivo di valutare congiuntamente le prospettive del Paese e coordinare le nostre azioni per promuovere la stabilità in Afghanistan e nella regione;

– Indo-Pacifico, con l’obiettivo di scambiare informazioni sull’attuazione delle rispettive strategie nazionali anche in relazione all’ASEAN, nonché di individuare possibili progetti comuni da realizzare nella macroregione;

– Cina, con l’obiettivo di scambiare valutazioni e opinioni sulle opportunità e le sfide nelle nostre relazioni con Pechino e adottare un approccio coordinato in linea con la strategia dell’UE nei confronti della Cina;

– Relazioni esterne dell’UE con i principali partner, in particolare con l’obiettivo di coordinarci in materia di relazioni UE-Regno Unito sull’Accordo di Commercio e di Cooperazione e altri accordi settoriali, nonché di rafforzare le relazioni UE-Svizzera;

– ONU e quadro multilaterale, con l’obiettivo di valutare e reagire congiuntamente all’impatto che la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina sta avendo sul sistema multilaterale e sull’ordine internazionale basato sulle regole, considerando anche lo stretto dialogo tra i nostri Paesi all’interno dell’UE, del G7 e del QUINT, nonché la stretta collaborazione tra le nostre Rappresentanze Permanenti all’ONU;

– Questioni di sicurezza internazionale e terrorismo internazionale, in particolare nel quadro della NATO, dell’ONU, del Forum Globale dell’Antiterrorismo (GCTF), del G7, della Coalizione globale contro l’ISIS e dell’UE, con l’obiettivo di coordinarci in materia di controllo degli armamenti, disarmo e non proliferazione (ADN), di azione della comunità internazionale a livello globale nella prevenzione e nella lotta contro il terrorismo globale e l’estremismo violento, di contrasto del finanziamento del terrorismo e del riciclaggio di denaro, di
miglioramento dell’attuazione degli standard globali del Gruppo di azione finanziaria internazionale (GAFI/FATF);

– Sicurezza cibernetica/criminalità informatica/protezione dell’infrastruttura critica, con l’obiettivo di rafforzare la strategia di sicurezza cibernetica dell’UE e lo strumentario di diplomazia cibernetica, di coordinare le nostre posizioni nei meccanismi internazionali pertinenti e identificare progetti comuni di sviluppo delle capacità informatiche, con particolare riferimento alla lotta alla criminalità informatica e alla protezione delle infrastrutture critiche, con un focus regionale su Africa, Mediterraneo, Vicinato Orientale e Balcani Occidentali.

– Politica degli oceani: intensificheremo la cooperazione in corso a livello bilaterale e multilaterale per mantenere e sostenere l’ordine marittimo basato sulle regole del diritto internazionale, come riflesso dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare (UNCLOS), come quadro giuridico di riferimento per lo svolgimento di tutte le attività negli oceani e nei mari.

3-2 Dialogo sulla Difesa Europea e sulla Sicurezza Internazionale

Affinché i nostri Paesi si coordinino su tutte le questioni di sicurezza internazionale e di difesa di interesse comune, abbiamo deciso insieme di istituire un meccanismo di consultazioni congiunte tra i Ministri della Difesa e degli Affari Esteri (“2+2”), preparato e sostenuto da un
Dialogo 2+2 a livello di Segretario Generale/Segretario di Stato/Alti Funzionari e/o, nelle modalità opportune, a livello di Direzioni Generali per gli affari politici, aggiuntivo rispetto ai dialoghi strategici tra Ministeri degli Affari Esteri e tra Ministeri della Difesa.

Oltre al nucleo centrale dei Ministeri della Difesa e degli Affari Esteri, tale Dialogo potrà essere allargato ad altri Ministeri rilevanti, nelle modalità opportune, e potrà includere i partner più rilevanti, nelle modalità opportune, al fine di rafforzare il coordinamento in formato PESCO-4 o QUINT, nonché in seno alla NATO e all’UE.

3-3 Dialogo strategico su Difesa e Sicurezza

Intendiamo stabilire un Dialogo Strategico in materia di difesa e sicurezza tra i nostri Ministeri della Difesa a livello di Segretario Generale/Segretario di Stato/Alti Funzionari e/o, nelle modalità opportune, a livello di Direzioni Generali per gli affari politici, sulle iniziative in materia di difesa e sicurezza e sui principali progetti di cooperazione militare.

L’attenzione è focalizzata sul contesto di sicurezza euro-atlantico. Puntiamo a rafforzare la NATO e la PSDC dell’UE al fine di sostenere la sicurezza europea, promuovere i legami transatlantici e migliorare la capacità di azione dell’UE.

Contribuiremo in modo proattivo alla piena attuazione della Bussola Strategica insieme a tutti gli Stati membri dell’UE, per rafforzare così le capacità e il ruolo internazionale dell’UE, in complementarità e in coordinamento con la NATO.

Per quanto riguarda la cooperazione in materia di difesa, puntiamo a un coordinamento ancora più stretto, laddove vantaggioso per ambedue le parti. Ciò varrà soprattutto per i nostri contributi alla gestione delle crisi internazionali e allo sviluppo delle capacità delle missioni in tutti i settori (compresi lo spazio e il dominio cibernetico), per la cooperazione in materia di armamenti (vedi sotto), per le esercitazioni e le attività di formazione.

Attraverso il Dialogo Strategico in materia di difesa e sicurezza internazionale, intendiamo sostenere la nostra cooperazione con partner chiave quali Stati Uniti, Francia, Spagna e Regno Unito, nonché il coordinamento nei formati PESCO-4 e QUINT.

3-4 Cooperazione nell’Industria della Difesa

Puntiamo a rafforzare la cooperazione bilaterale italo-tedesca in materia di armamenti.

Promuoveremo inoltre la cooperazione multilaterale con altri partner europei per lo sviluppo condiviso di progetti strategici di Difesa Europea a medio e lungo termine.

Intendiamo continuare la lunga e affidabile cooperazione industriale in materia di difesa su importanti progetti di armamento come “EUROFIGHTER”, “EURODRONE”, “SOTTOMARINO U212A”, “NH-90”, “METEOR”, “AGS”, “HYDIS” e “VULCANO”.

Intendiamo altresì esplorare potenziali futuri campi di cooperazione e implementazione di programmi rilevanti, soprattutto nel dominio terrestre, con specifico riferimento al Sistema principale di combattimento terrestre (Main Ground Combat System – MGCS), al Sistema di
combattimento corazzato di fanteria (Armoured Infantry Combat System – AICS), alla futura artiglieria a lungo raggio, così come al combattimento collaborativo (collaborative combat) terrestre, ma anche in altri domini, come il Rotore di nuova generazione (Next Generation Rotorcraft – NGRC) e altre iniziative di ala rotante (Rotary Wing), “HYDIS”, nonché progetti NATO, ad esempio l’ampliamento del memorandum d’intesa sulla Difesa aerea modulare basata al suolo (Modular Ground Based Air Defence – GBAD), per includere un ampio spettro di sistemi e capacità europee, ridurre la frammentazione, promuovere l’intercambiabilità, aumentare l’interoperabilità tra le nostre forze armate e rafforzare l’industria europea della difesa.

Non duplicheremo le tecnologie chiave di difesa già esistenti e di elevata qualità. Verranno identificati attori industriali di comprovata affidabilità ed efficacia per guidare e formare consorzi di appaltatori adeguati.

Intendiamo inoltre rafforzare la cooperazione industriale, come nel settore dell’elettronica per la difesa, specialmente con progetti nel dominio terrestre e marittimo, esplorando al contempo le opportunità di cooperazione industriale in altri potenziali ambiti di complementarietà, valutando e perseguendo le prospettive di esportazione congiunta all’interno di un quadro normativo comune.

Ci prefiggiamo una discussione nel contesto dei meccanismi già esistenti e nel quadro del Dialogo Strategico sulla difesa.

3-5 Controllo delle esportazioni nel settore difesa

Sulla base di una comune visione in materia di controllo delle esportazioni nel settore della difesa, basata sulla Posizione Comune del Consiglio n.2008-944-PESC, modificata nel 2019, intendiamo sostenere la nostra cooperazione in potenziali programmi e collaborazioni
industriali future.

A tale scopo proseguiremo nelle consultazioni, anche con Francia e Spagna, in materia di controllo delle esportazioni di armamenti, in vista dell’adesione dell’Italia all’Accordo in materia di Controllo delle Esportazioni nel Settore della Difesa.

Condividiamo l’obiettivo di migliorare l’armonizzazione delle prassi in materia di controllo delle esportazioni di armamenti degli Stati Membri dell’UE e di esaminare le possibilità di rafforzare ulteriormente il quadro normativo in seno all’UE.

3-6 Protezione dei cittadini

Intendiamo rafforzare la cooperazione esistente tra le forze dell’ordine a livello bilaterale, in ambito UE e nel contesto multilaterale, per quanto riguarda:

i) la lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata, anche attraverso consultazioni congiunte e l’istituzione di un Comitato Strategico Congiunto Interagenzie di Polizia, chiamato a riunirsi, ove necessario, a livello tecnico, per valutare le minacce e le sfide comuni alla sicurezza dei rispettivi Paesi, individuare aree in cui rafforzare la cooperazione bilaterale di polizia e promuovere lo scambio di metodologie, buone prassi ed esperti, per prevenire le forme più gravi e organizzate di criminalità e le minacce emergenti all’ordine pubblico e alla sicurezza legate all’evoluzione degli scenari geopolitici. Intendiamo rafforzare la cooperazione giudiziaria esistente, condividendo le buone prassi e le analisi tra i Procuratori Nazionali e Regionali e strutturando una collaborazione tra la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo italiana e il Procuratore Generale Federale presso la Corte federale di giustizia tedesca (Generalbundesanwalt beim Bundesgerichtshof).

ii) Intendiamo rafforzare la cooperazione esistente sul canale bilaterale e nel quadro dell’UE sulla gestione delle crisi internazionali e delle catastrofi attraverso lo scambio di valutazioni del rischio nelle aree di crisi, rafforzando altresì la sicurezza interna ed esterna dell’UE attraverso un rafforzamento della missione civile della PSDC, come seguito dell’applicazione del Patto sulla Dimensione Civile (Civilian Compact) anche con un dialogo strutturato tra Comitato Permanente per la Cooperazione Operativa in Materia di Sicurezza Interna (COSI) e il Comitato Politico e di Sicurezza (COPS).

4) Far avanzare l’Agenda europea

Italia e Germania sono unite e lavorano insieme per l’obiettivo comune di un’Unione sempre più coesa e di un’Europa forte, democratica, solidale e sovrana, caposaldo dell’ordine internazionale basato sulle regole.

Con i diritti umani e lo stato di diritto minacciati in molte parti del mondo, Italia e Germania sono unite nello sforzo per il mantenimento e l’ulteriore sviluppo dell’ordine mondiale basato sulle regole. Lo Stato di diritto è una pietra angolare dell’Europa.

Italia e Germania lavoreranno per difendere e promuovere un approccio forte a sostegno dello stato di diritto in seno al Consiglio d’Europa e all’Unione Europea. Lavoreremo per rafforzare e migliorare ulteriormente gli strumenti a sostegno dello stato di diritto nell’Unione Europea.

In ambito internazionale promuoveremo il rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone di qualunque orientamento sessuale, e la protezione del patrimonio culturale nelle zone di conflitto. Puntiamo a rafforzare il dialogo regolare a tutti i livelli e a coordinarci più strettamente sulla definizione di strategie chiave già nella fase iniziale.

Intendiamo inoltre intensificare la nostra cooperazione nel settore dell’assistenza umanitaria, in particolare al fine di promuovere il rispetto del diritto internazionale umanitario e di rafforzare la nostra capacità di interventi preventivi.

4-1 Far avanzare l’Agenda europea

Intendiamo rafforzare la nostra collaborazione e il nostro coordinamento al fine di promuovere posizioni comuni e contributi congiunti sulle questioni di rilievo dell’Agenda europea.

La guerra di aggressione russa contro l’Ucraina ha reso evidente che l’UE deve aumentare la sua resilienza e la sua capacità di agire come attore geopolitico forte.

L’allargamento dell’Unione Europea è diventato un fattore di pace, stabilità e prosperità ancora più importante per il continente europeo.

In questo contesto, Italia e Germania ritengono le riforme dell’UE necessarie, anche in vista di un futuro allargamento. Discutere su come migliorare il processo decisionale è un importante elemento di questo dibattito. Rimaniamo inoltre aperti alla possibilità di modifiche dei Trattati per aumentare la capacità d’azione dell’UE, a condizione che si basino su un consenso tra tutti gli Stati membri.

Italia e Germania si impegnano per un dibattito ambizioso sull’ulteriore sviluppo dell’UE, guardando in particolare al nostro obiettivo di un’Unione geopolitica e della necessità di essere pronti per l’allargamento.

Nello stesso spirito, effettueremo consultazioni regolari e scambieremo le nostre analisi sui dossier più rilevanti che potrebbero emergere nel quadro dell’Agenda UE, come la revisione intermedia del Quadro Finanziario Pluriannuale (QFP/MFF) e la discussione delle politiche nella fase pre-allargamento nella prospettiva dell’adesione di nuovi Stati Membri, nonché il Dialogo europeo sullo Stato di diritto.

Intendiamo sostenere l’organizzazione di attività congiunte, con il coinvolgimento di accademici, studenti e società civile, volte a promuovere una comprensione condivisa delle dinamiche dell’UE e la progressiva formazione di un dibattito politico transnazionale trasparente, tenendo anche conto delle proposte della Conferenza sul futuro dell’Europa.

4-2 Dialogo migratorio

Intendiamo proseguire il dialogo e il coordinamento in materia di migrazione sulla base dell’attuale meccanismo di consultazioni semestrali, concentrandoci su possibili posizioni comuni nel quadro del Nuovo Patto UE su migrazione e asilo, nonché su possibili progetti congiunti e sulla cooperazione dell’UE con i Paesi terzi, al fine di sviluppare un approccio globale alla migrazione che unisca una maggiore azione esterna, partenariati globali mutualmente vantaggiosi con Paesi di origine e transito, una risposta alle cause profonde delle migrazioni, le opportunità di migrazione legale e di integrazione, una protezione più efficace dei confini esterni dell’UE, una lotta risoluta al crimine organizzato, alla tratta di esseri umani e al traffico di migranti, l’intensificazione dei rimpatri e aspetti interni, nel rispetto del diritto
internazionale e dei principi e dei valori dell’UE, nonché della protezione dei diritti fondamentali.

Collaboreremo in materia di verifica dei documenti di viaggio, di risposta alle crisi, di rimpatri e di ritorni, quando necessario.

4-3 Diritti Umani

Coopereremo sulle questioni relative ai diritti umani e alla lotta contro il razzismo e l’antisemitismo, con l’obiettivo di allineare le nostre posizioni nei diversi fori di discussione sui diritti umani a cui partecipiamo e di esplorare la possibilità di iniziative congiunte, coinvolgendo, ove opportuno, altri Ministeri interessati, e di uno scambio sulla rispettiva attuazione a livello nazionale della Strategia UE per i Rom.

Promuoveremo la nostra cooperazione bilaterale sull’uguaglianza di genere, attraverso lo scambio di esempi di buone prassi nazionali su come raggiungere l’uguaglianza di genere in tutti i settori della vita pubblica e privata, nonché nell’economia e nel mondo del lavoro.

Avremo uno scambio di informazioni sulle strategie per proteggere i diritti delle persone di qualunque orientamento sessuale.

Nell’ambito della Strategia dell’UE per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030, avremo uno scambio di informazioni sulle politiche e sulle buone prassi relative alle persone con disabilità.

Sosterremo nella normativa dell’UE l’attuazione del principio di accessibilità, di non discriminazione, di partecipazione delle persone con disabilità, di promozione dell’autodeterminazione nelle scelte di vita e di vita indipendente.

Coopereremo all’interno del Consiglio d’Europa nel negoziato in corso su un quadro giuridico per lo sviluppo, la progettazione e l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale in linea con gli standard dell’Organizzazione in materia di diritti umani (ivi incluso il diritto alla riservatezza), di democrazia e di stato di diritto, riguardo l’Intelligenza Artificiale, nello specifico, in merito alla sicurezza dei cittadini nella prevenzione e repressione dei crimini.

4-4 Cooperazione allo sviluppo e assistenza umanitaria

Utilizzeremo la Presidenza italiana del G7 per conseguire progressi su obiettivi condivisi di politica dello sviluppo e nell’attuazione dell’Accordo di Parigi, nonché negli impegni assunti in occasione della COP26 e della COP27.

Riaffermiamo il nostro forte impegno a porre l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e l’Agenda d’Azione di Addis Abeba al centro delle nostre agende per integrare lo sviluppo sostenibile in tutte le priorità delle politiche. Accelereremo i nostri sforzi per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile entro il 2030, mobilitando tutti i settori e gli ambiti della società.

Lavoreremo per uno stretto coordinamento nel quadro del Global Gateway e delle Iniziative Team Europa e Programmazione Congiunta. Coordineremo altresì i contributi finanziari ai Fondi Paese (Country Based Pooled Funds) umanitari e aumenteremo i nostri sforzi per
un’azione umanitaria preventiva.

Instaureremo un dialogo su possibili azioni coordinate per promuovere il rispetto del diritto internazionale umanitario.

4-5 Rafforzare la libertà dei media nel mondo

Collaboreremo per rafforzare la libertà dei media in tutto il mondo come pietra angolare della democrazia.

Miriamo a garantire l’accesso ad informazioni affidabili sia online che offline e a proteggere i giornalisti.

Ci impegneremo con la società civile per consolidare il ruolo chiave che essa svolge in questo ambito. A tal fine, lanceremo un processo per una strategia sostenibile per i media in ambito G7, incentrato su questi obiettivi.

A tal fine, continueremo a coordinarci strettamente sulle questioni relative alla diffusione di contenuti e informazioni dal punto di vista della sicurezza, dei diritti umani, della tecnica e della politica dei media, e perseguiremo un approccio comune per sostenere la libertà e il pluralismo degli organi di informazione.

5 Approfondire i contatti interpersonali e il nostro partenariato culturale

Il futuro dell’UE potrà essere più efficacemente plasmato attraverso il coinvolgimento dei cittadini in tutta Europa. Italia e Germania condividono un rapporto unico a livello di società civili: la Germania è il secondo Paese con la più grande comunità italiana espatriata al mondo.

Attualmente, più di 850.000 cittadini italiani vivono e lavorano in Germania e portano nelle loro comunità le proprie competenze, prospettive e diversità culturale.

Più di 400 partenariati tra città costituiscono la spina dorsale dello scambio tra Comuni italiani e tedeschi.

Sulla base di legami culturali storici fin dal Medioevo, l’Italia ospita la più grande rappresentanza di istituzioni culturali e scientifiche tedesche all’estero e la Germania ospita la più grande rete di Istituti Italiani di Cultura in un unico Paese.

Nel quadro dei nostri sforzi di diplomazia pubblica, promuoveremo questi contatti interpersonali e queste opportunità in tutti gli ambiti delle nostre società, con particolare attenzione ai giovani.

5-1 Giovani e dialogo sul futuro comune europeo

Concordiamo sull’importanza del dibattito sul futuro comune dell’Europa e intendiamo fornire un contributo attraverso il coinvolgimento della società civile nella sua accezione più ampia (“think tank”, centri di ricerca, organizzazioni senza fini di lucro). Questo vale soprattutto per la Conferenza sul futuro dell’Europa e per altre forme di coinvolgimento dei cittadini, con particolare attenzione alle giovani generazioni.

A questo proposito, ci baseremo sull’esperienza positiva del Dialogo italo-tedesco tra giovani leader e continueremo a coltivare questa fruttuosa iniziativa con l’obiettivo di creare una duratura piattaforma di scambio e stimolare la crescita di una rete italo-tedesca di giovani
professionisti.

Incoraggeremo i giovani professionisti a impegnarsi attivamente nel dibattito sul futuro dell’Europa.

Intensificheremo le opportunità di scambio giovanile, anche sulla base dell’ufficio di scambio giovanile italo-tedesco “VIAVAI”, come presupposto prezioso per consentire alle giovani generazioni di plasmare il nostro futuro.

Lavoreremo per ottenere il riconoscimento reciproco delle competenze acquisite attraverso i programmi europei di volontariato e di scambio, anche attraverso la promozione della strategia “YouthPass”.

5-2 Partenariati comunali e regionali 

Continueremo a promuovere partenariati comunali moderni e innovativi tra Italia e Germania.

Intendiamo costruire sul successo del Premio dei Presidenti per la cooperazione comunale tra Italia e Germania, quale strumento per migliorare la cooperazione tra Autorità locali e per rafforzare la collaborazione tra le persone in tutti i rilevanti ambiti di azione.

Incoraggeremo la cooperazione regionale, in particolare basandoci sui partenariati regionali già esistenti tra Lazio e Sassonia, Assia ed Emilia-Romagna e Piemonte e Nord Reno-Vestfalia.

5-3 Industrie culturali e creative

Intendiamo definire attività comuni nell’ambito dell’iniziativa “Nuovo Bauhaus Europeo” e della Comunità della Conoscenza e dell’Innovazione (KIC) nel settore culturale e creativo, anche sulla base dell’esperienza del Villa Vigoni Forum per l’Europa.

Siamo consapevoli che le co-produzioni contribuiscono allo sviluppo dell’industria cinematografica e rafforzano lo scambio culturale tra i due Paesi. Desideriamo quindi intensificare la nostra collaborazione nell’ambito dell’esistente Accordo di co-produzione e sostenere le co-produzioni italo-tedesche.

Italia e Germania sono membri chiave del Fondo di co-produzione del Consiglio d’Europa “Eurimages”. Continueremo a collaborare strettamente per l’attuazione della recente riforma, ivi incluso la strategia di sostenibilità e di genere del Fondo.

5-4 Cooperazione tra “Think Tank”

Promuoveremo un dialogo regolare e una cooperazione rafforzata tra i “think-tank” italiani e tedeschi al fine di produrre analisi e raccomandazioni politiche condivise su questioni di rilevanza strategica per entrambi i Paesi, ad esempio attraverso progetti tandem per la
consulenza strategica e la creazione di reti.

I rapporti prodotti attraverso la cooperazione tra i “think-tank” contribuiranno al lavoro preparatorio delle Direzioni Generali per le Politiche Europee dei rispettivi Ministeri degli Affari Esteri nel contesto del Meccanismo dei seguiti del Piano d’Azione.

5-5 Memoria collettiva

Rimaniamo determinati a onorare la memoria delle ingiustizie del passato e a sostenere la nostra ambizione di rendere consapevoli della nostra storia le generazioni future.

Ricordando il nostro passato comune, intensificheremo la cooperazione per sensibilizzare e promuovere la commemorazione collettiva delle atrocità della Seconda Guerra Mondiale e dell’Olocausto.

Continueremo a promuovere il Fondo per il Futuro italo-tedesco, tenendo conto del lavoro della Commissione italo-tedesca degli storici.

5-6 Protezione del patrimonio culturale

Intendiamo rafforzare la nostra cooperazione nell’ambito delle Nazioni Unite, dell’UNESCO, dell’Unione europea, del Consiglio d’Europa e degli altri quadri esistenti in materia di protezione del patrimonio culturale e lotta contro il traffico illecito di beni culturali. Ciò include
una possibile cooperazione nel processo dei seguiti dell’Agenda urbana per l’UE, Partenariato per la Cultura e il Patrimonio culturale, sulla base dell’intenso coordinamento tra il Ministero Federale delle Politiche Abitative, dello Sviluppo Urbano e dell’Edilizia e il Dipartimento per
la Coesione Territoriale, coordinato nel Partenariato per la Cultura e il Patrimonio Culturale nell’Agenda Urbana per l’UE tra il 2019 e il 2022.

All’interno di tali contesti, desideriamo anche promuovere un’azione internazionale rafforzata sul cambiamento climatico, per affrontare il suo impatto sul patrimonio culturale e naturale, e per costruire una maggiore resilienza attraverso soluzioni basate sulla cultura.

Al fine di sostenere un’attuazione più efficiente ed equilibrata delle Convenzioni e dei programmi dell’UNESCO, intendiamo promuovere il rafforzamento delle capacità nel campo del patrimonio culturale e naturale, fornendo supporto tecnico e scientifico ai Paesi meno rappresentati nelle liste dell’UNESCO, con particolare attenzione agli Stati africani.

Sulla base della proficua collaborazione tra gli uffici competenti dell’Arma dei Carabinieri e dell’Ufficio Federale di Polizia Criminale (BKA), intendiamo rafforzare la nostra cooperazione e lo scambio di buone prassi in materia di protezione del patrimonio culturale da disastri,
conflitti e crisi e nella lotta contro il traffico illecito, coordinando le capacità esistenti e introducendole nei più ampi meccanismi di cooperazione multilaterale come la PSDC civile, il Meccanismo di Protezione Civile dell’UE e la rete “PROCULTHER”.

Continueremo a collaborare nell’uso dei dati di “Copernicus” e di altri satelliti ai fini della protezione del patrimonio culturale.

III – SEGUITI

-I rispettivi Ministeri di controparte saranno responsabili dell’attuazione delle pertinenti disposizioni del presente Piano d’Azione in conformità con le rispettive legislazioni nazionali e con gli obblighi derivanti dall’appartenenza comune all’UE e dal diritto internazionale.

-Vertici intergovernativi bilaterali esamineranno a cadenza regolare l’attuazione del Piano d’Azione, al fine di adattarlo a nuove priorità e sfide.

-Il Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il Segretario di Stato dell’Auswärtiges Amt includeranno nelle loro consultazioni regolari la revisione dei progressi nell’attuazione del Piano d’Azione in preparazione dei Vertici intergovernativi bilaterali, raccogliendo anche i contributi rilevanti emersi nel contesto del dialogo parlamentare e degli scambi tra i rappresentanti della società civile italo-tedesca, che riflettono la ricchezza delle diverse dimensioni del partenariato italo-tedesco.

 

Firmato a Berlino, li 22 novembre 2023

 

Il Presidente del Consiglio dei Ministri                                                                                             Il Cancelliere Federale
della Repubblica Italiana                                                                                                                      della Repubblica Federale di Germania
Giorgia Meloni                                                                                                                                        Olaf Scholz

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