Relazioni Italia-Romania: rapporti sempre più stretti su temi politici, economici e di sicurezza. Al centro del dibattito anche i temi internazionali quali le guerre In Ucraina e in Medio Oriente

ROMA. Nel corso del terzo vertice intergovernativo tra Italia e Romania, tenutosi a Roma, il capo del Governo italiano Giorgia Meloni e quello di Bucarest Marcel Ciolacu, alla presenza dei vari titolari dei Dicasteri interessati, è emerso come a 13 anni dall’ultima riunione “in questo formato”, ha spiegato il presidente del Consiglio.

 

ll capo del Governo italiano Giorgia Meloni e quello di Bucarest Marcel Ciolacu – Immagine messa a disposizione con licenza CC-BY-NC-SA 3.0 IT

“Oggi – ha aggiunto Meloni – si è colmata questa lacuna, perché Italia e Romania sono Nazioni unite da relazioni molto forti, da legami culturali millenari. I nostri popoli condividono molto, nel segno anche della comune appartenenza alla cultura latina, non a caso il bilaterale allargato si è svolto nella sala Roma, e questo ha consentito alla nostra amicizia di rimanere inalterata nel tempo”.

Un’amicizia che trova riscontro anche nelle solide relazioni economiche e commerciali che esistono tra i due Paesi.

L’Italia è il secondo secondo fornitore della Romania. Ed è il primo investitore per numero di aziende registrate.

“Il fortissimo radicamento della comunità imprenditoriale italiana in Romania – ha evidenziato Meloni – che conta oltre 50 mila aziende, è chiaramente un segno tangibile di come i nostri rapporti siano estremamente intensi e la presenza italiana è una presenza fondamentale in tanti comparti, soprattutto nei comparti strategici: dall’energia alle grandi infrastrutture, l’agroalimentare, i servizi bancari, la sanità”.

La firma dei vari accordi tra il capo del Governo rumeno Ciolacu e quello italiano Meloni – Immagine messa a disposizione con licenza CC-BY-NC-SA 3.0 IT

Nel corso del vertice è stata siglata una Dichiarazione congiunta molto significativa che amplia la portata del partenariato strategico, che delinea nuovi obiettivi, nuove priorità condivise.

Dichiarazione_ITA

A questa Dichiarazione si sono aggiunti altri documenti importanti con la sottoscrizione da parte dei ministri di altri 7 tra Memorandum d’intesa, Intese tecniche e Lettere d’intenti.

Sono documenti che interessano settori quali la Difesa, la Cooperazione di Polizia, la Giustizia, le start-up, la cooperazione nel settore dell’energia nucleare, la cybersicurezza, il turismo, la Protezione civile, la formazione dei funzionari pubblici.

“Uno dei pilastri del nostro partenariato – ha sostenuto il capo del Governo italiano – riguarda la dimensione politica strategica, tocca la nostra sicurezza comune, che è tanto più importante nell’ambito di una guerra che si sta consumando nel cuore dell’Europa e ai diretti confini della Romania. In questo contesto noi abbiamo chiaramente ribadito il nostro pieno sostegno all’Ucraina”.

Giorgia Meloni ha poi  confermato al capo del Governo rumeno, Ciolacu l’intenzione di proseguire “nel contributo attivo alla sicurezza della Romania e dei nostri alleati orientali, come abbiamo fatto finora, con gli schieramenti di assetti nazionali garantiti in ambito NATO. Noi siamo convinti che l’Alleanza Atlantica debba continuare a mostrare coesione e unità che lo debba fare in linea con un approccio a 360 gradi alla sicurezza euro-atlantica e rilanciando anche l’azione al Fianco Sud”.

Meloni e Ciolacu hanno parlato, tra l’altro, dei principali scenari di crisi, compreso il conflitto in Medio Oriente.

“Siamo sempre più preoccupati dai recenti sviluppi, in particolare per l’incolumità degli ostaggi – ha ricordato il presidente del Consiglio – la salvaguardia dei civili nella zona di Rafah, per il rischio di un ulteriore allargamento del conflitto. Da parte del Governo italiano recepiamo la chiara indicazione che è emersa dal Parlamento, lavoreremo in questo senso in ambito internazionale, particolarmente nell’ambito della nostra Presidenza italiana del G7”.

Con Ciolacu l’Italia ha poi rinnovato la comune attenzione nei confronti dei Balcani occidentali.

Il nostro Paese considera una priorità “il processo di riunificazione all’Europa delle Nazioni che fanno parte di questo quadrante”. Un approccio condiviso dalla Romania.

In questa ottica si guarda al percorso di adesione all’Unione Europea di Moldova, Ucraina e Georgia.

Stretti maggiori rapporti tra Roma e Bucarest per combattere il terrorismo, le minacce nel campo della cybersicurezza, la criminalità organizzata, le reti criminali, ai trafficanti di esseri umani, per la costruzione di un nuovo modello di cooperazione e di sviluppo con le Nazioni africane che l’Italia porta avanti con il Piano Mattei.

Tra le sfide future, ha detto Meloni, c’è anche quella che i detenuti condannati in via definitiva nei rispettivi Paesi possano scontare la pena nel Paese di origine.

Dal punto di vista economico grande importanza è stata data alla cooperazione nel campo della sicurezza energetica. Molto significativa la recente firma dell’intesa tra Ansaldo Nucleare, Sace e Nucleare elettrica in un settore particolarmente strategico per lo sviluppo europeo.

È stato ritenuto fondamentale anche il settore dell’agroindustria che interseca il tema della sicurezza alimentare con quello dell’identità culturale.

IN COPERTINA: Immagine messa a disposizione con licenza CC-BY-NC-SA 3.0 IT

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