Siria, ad Astana la Russia propone quattro zone di “de-escalation” per evitare scontri diretti

Astana. Quattro zone di “tensione ridotta per la Siria”. E’ questa la proposta posta sul tavolo negoziale dalla delegazione russa ai negoziati in corso di svolgimento ad Astana, capitale del Kazakistan.

Una proposta che, a quanto pare sarebbe stata appoggiata sia da Damasco che dalle forze di opposizione. La notizia è stata pubblicata sul quotidiano russo “Izvestia”. Le zone interessate sono la provincia Idlib, Homs, Ghouta orientale e Siria meridionale. Esse, secondo quanto pensato dal Cremlino, serviranno ad evitare “provocazioni” e “schermaglie” tra le truppe governative e quelle ribelli.

Saranno poi creati dei corridoi tra le diverse zone – controllati dalle forze russe – per evitare gli scontri diretti e check-point per garantire la circolazione dei civili e le forniture degli aiuti umanitari.

Damasco, ha spiegato il deputato siriano del partito Bath, Saji Taama, non sarebbe pronta ad accettare truppe ONU sul proprio territorio e al contrario chiede che siano le forse russe a controllare le future “zone a tensione ridotta”.

Il direttore del Dipartimento kazako dell’Asia e Africa, Aidarbek Tumatov ha confermato la notizia che le parti stanno discutendo di un documento proposto dalla Russia sulla creazione di queste zone definite di de-escalation in Siria.

“Se i Paesi garanti – ha aggiunto Tumatov – s’impegnano e firmano il documento, Damasco e l’opposizione dovranno rispettarlo”.

Intanto, i membri dell’opposizione hanno trasmesso un comunicato ai partecipanti per dichiarare la sospensione del loro coinvolgimento nei negoziati. Lo ha riferito una fonte vicina ai negoziati all’agenzia di stampa Interfax. L’opposizione ha posto come condizione per il suo ritorno al tavolo negoziale la fine dei raid delle forze governative siriane in una serie di regioni del Paese.

I rappresentanti delle forze anti Assad lasciano la conferenza di Astana

Da parte sua il presidente russo, Vladimir Putin apre ad una sorta di no-fly zone in Siria in relazione alle “zone di de-escalation” proposte oggi ad Astana.

I voli nei cieli di queste zone saranno infatti “cancellati” nel caso in cui non vi siano “attività militari”. D’accordo sulla proposta russa anche gli Usa. Lo ha confermato lo stesso Putin, aggiungendo che ne aveva parlato, ieri, nella telefonata con Trump.  Il presidente russo ha poi aggiunto di sperare che le zone vengano istituite al termine del vertice di Astana.

Il presidente Erdogan, che sempre oggi ha incontrato il suo omologo russo, ha confermato di aver discusso con lui la creazione di una zona a tensione ridotta a Idlib.

Sembra, dunque, che i lavori sul futuro della Siria, ad Astana. proseguano al meglio. Lo ha confermato anche l’inviato speciale dell’ONU in Siria, Staffan de Mistura dopo un incontro con la delegazione dell’opposizione armata siriana e consultazioni con quella americana. La dichiarazione è stata riportata da Interfax e da Ria Novosti. De Mistura prende parte al vertice di Astana sulla Siria in qualità di osservatore.

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