Sudan: il comandante delle RSF sfida quello dell’Esercito sudanese invitandolo a combattere in strada. Intanto Esteri e Difesa sono pronti all’evacuazione di 200 nostri connazionali

KHARTOUM. E’ sfida aperta tra Mohamed Hamdan Daglo, noto anche come “Hemetti”, il comandante delle Forze di Supporto rapido (RSF) ha sfidato il Generale Abdel Fattah al-Burhan, il comandante in capo delle Forze Armate sudanesi (SAF).

Generale Mohamed Hamdan Daglo

Mentre il primo, insieme a suo fratello, che è anche vice Comandante delle RSF, Abdel Rahim Daglo, sono apparsi separatamente nella capitale sudanese per dimostrare la loro presenza tra i loro combattent, in un’intervista ad Alarabiya TV, Abdel Fattah al-Burhan, ha dichiarato che nessuno sa dove sia Hemetti, e nemmeno le sue forze sono a conoscenza della sua posizione.

Sempre Al Burhan ha comunicato di essere stato al Comando generale delle SAF a Khartoum per  supervisionare le operazioni militari contro il leader ribelle delle RSF.

Tenente Generale Abdel-Fattah Al-Burhan

Sempre secondo quanto viene riferito dall’Esercito regolare, i suoi uomini hanno ormai il controllo delle basi delle RSF nella capitale.

E per continuare lo scontro a distanza, dopo le dichiarazioni del Generale al-Burhan, Abdel Rahim Daglo è apparso in un’area identificata im una città del Nilo orientale, in uniforme militare e con una pistola in mano.

Il “guanto di sfida” è stato questo: esci dalla tua sala comando e vieni a combattere con i tuoi soldati per le strade di Khartoum.

E visto che in tutto il mondo i social possomno funzionare da informazione per il grande pubblico, poche ore dopo, un miliziano ha pubblicato un video dove si vede un convoglio di veicoli delle RSF dove i paramilitari sparano in aria ,prima di fermarsi in una posizione sotto il loro controllo.

Intanto, l’Esercito sudanese ha dichiarato di voler lanciare operazioni di terra per liberare la capitale dalle forze paramilitari.

Per quanto riguarda l’evacuazione dei 200 italiani in Sudan l’Unità di crisi della Farnesina ha comunicaro ai nostri connazionali di trovarsi alla ore 12 presso la sede dell’Ambasciata italiana, visto che, d’accordo con il Ministero della Difesa, si è aperta “una finestra per per  lasciare Khartoum via aerea, che potrebbe avere luogo nella giornata di oggi, domenica 23 aprile”.

La sede della Farnesina

“I nostri connazionali in Sudan sono stati tutti contattati, anche durante la nottata, dall’Unità di crisi del Ministero – ha detto il ministro Antonio Tajani – Sono stati chiamati uno per uno: stanno tutti bene e raggiungeranno la nostra Ambasciata”.

Da Khartoum arriveranno a Gibuti.

Da parte loro i paramilitari delle RSF hanno assicurato “piena cooperazione con tutte le missioni diplomatiche, fornendo tutti i mezzi di protezione necessari e garantendo il ritorno sicuro nei loro Paesi”.

In precedenza si erano detti pronti ad aprire, seppure parzialmente, tutti gli aeroporti per evacuare i cittadini stranieri. Ma non si sa quali siano gli aeroporti che i paramilitari controllano.

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