Thales: annunciati i risultati finanziari al 30 settembre 2023

ROMA. “I risultati dei primi nove mesi del 2023 sono pienamente in linea con le previsioni dell’intero anno. Il Gruppo ha registrato nei primi nove mesi dell’anno una crescita organica dei ricavi in tutti i settori, nonostante il previsto rallentamento del comparto Identità Digitale & Sicurezza nel terzo trimestre. Prosegue la crescita dell’avionica civile e le prospettive restano robuste per il segmento Difesa e Sicurezza. Inoltre, il Gruppo ha perseguito la sua strategia di crescita con l’acquisizione di Imperva a fine luglio, con l’obiettivo di diventare leader globale nella sicurezza informatica. Siamo anche molto soddisfatti di aver aderito al CAC SBT 1.5° Climate index. – un nuovo passo che conferma l’importanza della nostra strategia CSR. Siamo sicuri che raggiungeremo i nostri obiettivi finanziari annuali grazie all’impegno costante dei nostri team”, queste le parole di Patrice Caine, CEO Thales.

Patrice Caine, CEO Thales

ORDINI

Gli ordini acquisiti nei primi nove mesi del 2023 ammontano a 12,370 milioni di euro, una decrescita organica del 18% rispetto ai primi nove mesi del 2022 (-20% in totale), dovuta al contratto Jumbo per la fornitura di aerei Rafale agli Emirati Arabi Uniti, nel secondo trimestre 2022. Nonostante ciò, il Gruppo ha registrato un positivo andamento delle vendite in tutti i settori.

In questo periodo, Thales ha registrato dodici ordini significativi con un valore unitario di oltre cento milioni di euro, per un totale di 2,427 milioni di euro:

•        tre ordini significativi registrati nel Q1 2023:

◦          L’ordine dei satelliti per la costellazione italiana di osservazione della Terra IRIDE

◦          L’ordine di una nuova tranche del modulo I-HAB  per la stazione orbitale lunare

◦          L’ordine di un sottosistema sottomarino per un cliente militare.

•      Sei ordini significativi registrati nel Q2 2023:

◦          L’ordine di un veicolo robotico autonomo per la missione dimostrativa In Orbit Servicing, per conto dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI)

◦          Tre modifiche ai contratti relativi ai satelliti di navigazione europei Galileo

◦          L’ordine di una suite di sensori e di un “Above Water Warfare System” per le nuove fregate belghe e olandesi

◦          Un ordine legato alla produzione di missili antiaerei Aster per la Francia

◦          L’ordine da parte dell’Indonesia  di 13 radar GM400 Alpha  e di un  sistema di comando e controllo aereo Skyview

◦          Una modifica del contratto per la fornitura e il supporto di radio tattiche di nuova generazione CONTACT per l’esercito francese.

•      Tre ordini significativi prenotati nel Q3 2023:

◦          Un ordine per il segmento di terra e il supporto tecnico ingegneristico per il  programma Galileo di seconda generazione (G2G)

◦          Un contratto per l’ammodernamento di metà vita delle fregate francesi e italiane classe Horizon

◦          Un contratto di esportazione per l’estensione di metà vita di un sistema radar multifunzionale per un cliente militare.

Gli ordini di valore unitario inferiore a cento milioni di euro sono pari a 9.943 milioni di euro, in crescita del 6% su base organica rispetto ai primi nove mesi del 2022, mentre gli ordini per un valore unitario inferiore a 10 milioni di euro registrano una crescita organica dell’8% al 30 settembre 2023.

Da un punto di vista geografico, gli ordini acquisiti nei mercati maturi sono aumentati del 6% su base organica, attestandosi a 9.933 milioni di euro, trainati principalmente dal forte slancio delle vendite nel Regno Unito (crescita organica del 18%) e nel resto d’Europa al di fuori della Francia (crescita organica del 27%).

Gli ordini acquisiti nei mercati emergenti sono stati pari a 2.437 milioni di euro, in calo del 57% su base organica in nove mesi, con una base di confronto molto elevata a seguito della firma del contratto jumbo per la fornitura di Rafale agli Emirati Arabi Uniti nel secondo trimestre 2022.

Gli ordini acquisiti nel settore Aerospazio si attestano a 3.392 milioni di euro rispetto ai 3.646 milioni di euro dei primi nove mesi del 2022 (-7% a perimetro e cambi costanti).

Questo calo è dovuto all’elevata base di confronto nonostante il forte slancio del business nell’Aeronautica civile in crescita organica a doppia cifra.

Nel settore spaziale, l’importo totale dei cinque principali contratti firmati nei primi nove mesi del 2023 nei settori dell’osservazione, dell’esplorazione e della navigazione non è stato sufficiente a compensare i cinque principali contratti firmati nel settore delle telecomunicazioni nello stesso periodo del 2022.

La diminuzione organica del 29% degli ordini acquisiti  nel segmento Defense & Security riflette il mega-contratto per la fornitura di Rafale agli Emirati Arabi Uniti registrato nel secondo trimestre del 2022.

Annunciati i risultati finanziari al 30 settembre 2023

A 6.542  milioni di euro (rispetto a 9.177 milioni di euro nei primi nove mesi del 2022), l’acquisizione ordini si conferma solida, con sette ordini di grandi dimensioni per un valore unitario di oltre 100 milioni di euro provenienti sia da Paesi maturi che emergenti (contro nove importanti contratti nei primi nove mesi del 2022).

Con 2.403 milioni di euro, gli ordini acquisiti nel  segmento Digital Identity & Security sono stati in linea con le vendite nello stesso periodo, poiché la maggior parte delle attività di questo segmento non registra ordini a lungo termine.

RICAVI

I ricavi dei primi nove mesi del 2023 sono state pari  a 12.854 milioni di euro, rispetto ai 12.298 milioni di euro dello stesso periodo del 2022, con un incremento del 7,5% a perimetro e cambi costanti.

Dal punto di vista geografico, si registra una solida crescita dei ricavi nei mercati maturi (+9,3% la crescita organica), trainata in particolare dal Nord America (+12,5%), dal Regno Unito (+17,4%) e dalla Francia (+8,8%). I mercati emergenti hanno registrato una crescita organica del +1,2% nel periodo.

I ricavi del segmento Aerospazio sono stati pari a 3.628 milioni di euro, in crescita organica del 10,9% rispetto ai primi nove mesi del 2022.

Il rimbalzo di questo segmento è stato trainato dalle attività dell’aeronautica civile, con una crescita a doppia cifra sia delle vendite di primo equipaggiamento che di quelle aftermarket nel terzo trimestre del 2023.

Le vendite spaziali sono rimaste influenzate dalla catena di approvvigionamento e i ricavi  del terzo trimestre 2023 sono vicini a quelli registrati nel terzo trimestre del 2022.

I ricavi del segmento Difesa e Sicurezza sono stati pari a 6.770 milioni di euro, in crescita del 6,2% su base organica rispetto allo stesso periodo del 2022.

Il forte slancio di questo segmento è stato confermato nel terzo trimestre (+8,1% di crescita organica rispetto al terzo trimestre 2022), grazie alla forte performance della maggior parte delle linee di prodotto.

La crescita è stata trainata dai programmi Rafale, dai sistemi di infrastruttura di rete, dai radar di superficie, dai sistemi informativi critici e dalle soluzioni di difesa informatica. Questo segmento continua ad avere una prospettiva solida grazie al suo portafoglio ordini di circa 31 miliardi di euro al 30 settembre 2023.

Con 2.405 milioni di euro, i ricavi del segmento Digital Identity & Security sono aumentate del 6,9% a perimetro e tassi di cambio costanti.

Come previsto, il terzo trimestre ha registrato una lieve flessione dell’1,5% della crescita organica rispetto al terzo trimestre 2022, con due andamenti contrastanti:

•      Crescita organica a doppia cifra nel segmento, escludendo le carte di pagamento EMV6  e le SIM card (principalmente soluzioni di cybersecurity e biometria)

•      Crescita organica negativa  a doppia cifra  delle carte di pagamento EMV  (effetto volume)  e delle SIM  card (effetti combinati negativi sui volumi e sui prezzi, in particolare in Asia, a causa della concorrenza degli operatori locali).

Si prevede che questi andamenti contrastanti nelle diverse attività del segmento proseguiranno nel quarto trimestre del 2023.

PROSPETTIVA

Le prospettive di domanda a medio termine rimangono solide in tutti i mercati del Gruppo e il portafoglio ordini rimane solido, pari a 40,1 miliardi di euro a fine settembre 2023.

Di conseguenza, in assenza di nuovi importanti sconvolgimenti nel contesto geopolitico, nell’economia globale o nelle catene di approvvigionamento globali, Thales conferma i suoi obiettivi per il 2023:

•      Un rapporto book-to-bill superiore a 1;

•      Crescita organica dei ricavi compresi tra il +5% e il +7%, corrispondente a ricavi da 17,9 miliardi di euro a 18,2 miliardi di euro7;

•      Un margine EBIT compreso tra l’11,5% e l’11,8%, in crescita da 50 a 80 punti base rispetto al 2022.

Sebbene Thales ritenga che le sue aspettative siano basate su ipotesi ragionevoli, i risultati effettivi potrebbero differire significativamente dalle dichiarazioni previsionali a causa di vari rischi e incertezze, come descritto nel documento di registrazione universale della Società, che è stato depositato presso  l’autorità francese dei mercati  finanziari  (Autorité des marchés financiers – AMF).

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