Ambiente, Operazione “Costa Gaia” della Direzione Marittima della Campania. Sanzioni amministrative per 92 mila euro

Napoli, Tra il mese di gennaio e quello di febbraio, la Direzione Marittima della Campania, coordinata dal Contrammiraglio Pietro Giuseppe Vella, ha condotto un’operazione complessa, denominata “Costa Gaia”.

I controlli del Guardia Costiera

E’ stato controllato l’intero ambito territoriale della regione ed è stata svolta, con un’azione contestuale, da parte di tutti gli Uffici marittimi campani, secondo uniformi procedure operative e ferme restando le più ampie e generali linee di attività che costituiscono la matrice comune del Corpo, per la tutela dell’ambiente marino e costiero e del patrimonio naturalistico.

In particolare, gli obiettivi su cui sono state concentrate le operazioni, sono stati i settori della depurazione da impianti civili/industriali e quello inerente, più in generale, il rispetto della normativa in materia di rifiuti, ai sensi del decreto legislativo 3 aprile 2006, numero 152.

L’intensa attività investigativa di Polizia ambientale, caratterizzata dalla elevata professionalità dei militari della Guardia Costiera, in ordine agli accertamenti effettuati, anche con la collaborazione di tecnici dell’ARPAC, ha consentito di portare alla luce e di reprimere numerosi illeciti, sia di carattere penale che amministrativo, in violazione delle norme in materia di scarichi delle acque reflue e di trasporto ovvero abbandono abusivo di rifiuti, con gravi compromissioni dell’ambiente naturale del suolo e del sottosuolo.

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Controlli per la violazione delle norme in materia di scarichi delle acque reflue

L’operazione ha permesso di sottoporre a sequestro ben otto discariche abusive di rifiuti, per un’area totale complessiva di oltre 32 mila metri quadrati, nonché numerosi scarichi non autorizzati di acque reflue tra cui, di particolare importanza, quello costituito dalle acque di risulta delle lavorazioni di un mattatoio e di una struttura turistico ricettiva adibita a cure termali.

Sono state elevate sanzioni amministrative per 92 mila euro.

Alcune delle attività avviate sono tuttora in corso, sotto il coordinamento dell’Autorità giudiziaria, in considerazione della doverosa azione di esame e di verifica degli esiti delle analisi dei campionamenti eseguiti.

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