Disinnesco di due ordigni della Grande Guerra a Musile di Piave

Musile di Piave. Una squadra di artificieri del Centro Tecnico Logistico Interforze NBC di Civitavecchia è intervenuta oggi insieme al 3° Reggimento genio guastatori di Udine per la neutralizzazione di due granate da 100 mm risalenti alla Prima Guerra Mondiale. I due ordigni, uno di fabbricazione austriaca e l’altro di fabbricazione italiana, presentavano delle caratteristiche strutturali compatibili con il possibile caricamento chimico, utilizzato dai belligeranti durante la Grande Guerra.

L’ordigno di fabbricazione austriaca, nebbiogeno.

Le operazioni di brillamento, effettuate necessariamente sul posto poiché le granate presentavano componenti esplosive ancora attive che non ne consentivano il trasporto presso la sede del CETLI NBC, sono state portate in località Caposile nel Comune di San Donà di Piave, in un’area specificatamente identificata dalla Prefettura di Venezia. Al termine delle operazioni di bonifica, che si sono svolte senza alcun inconveniente e in una cornice di sicurezza, la granata di fabbricazione austriaca è risultata essere caricata con un liquido nebbiogeno, mentre quella italiana con esplosivo convenzionale.

L’ordigno italiano, caricxato con esplosivo convenzionale.

I due residuati bellici sono stati neutralizzati con una particolare tecnica denominata “in basso ordine” grazie alla quale è possibile accedere all’ordigno in modo preciso e mirato, evitando così la dispersione di eventuali sostanze pericolose contenute al suo interno. L’intervento di bonifica effettuato ieri dal CETLI si aggiunge agli altri tredici effettuati nel 2018 su munizionamento a presunto caricamento speciale. Il CETLI è un Ente alle dipendenze del Comando Logistico dell’Esercito ed è l’unico nell’Esercito Italiano che ha la competenza per la bonifica sul territorio nazionale di ordigni a presunto caricamento chimico.

 

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