Indonesia, alle elezioni per il governatore di Giacarta stravincono i musulmani

Giacarta. Vittoria degli islamisti in Indonesia. Il candidato musulmano, Anies Baswedan, ha sconfitto il suo rivale, il cristiano di origine cinese Basuki Tjahaja Purnama, conosciuto come Ahok. Le consultazioni erano il ballottaggio per eleggere il governatore di Giacarta.

Anies Baswedan è il nuovo governatore di Giacarta

L’Indonesia è il Paese con più musulmani al mondo. I musulmani perciò devono votare uno di loro e non un infedele.

Secondo i risultati provvisori che attendono la conferma della Commissione elettorale di Giacarta, la prossima settimana. Baswedan, ex ministro del’Educazione prenderà il posto proprio di Ahok che aveva ereditato il posto da Joko Widodo Jokowi, quando fu eletto presidente nel 2014.

Le elezioni sono state molto tese che sono servite da termometro politico dello Stato sul liberalismo religioso in Indonesia, constatando una certa epidemia febbrile tra gli abitanti della capitale che escono dalle elezioni più polarizzati di quanto sono entrati.

Ahok è stato protagonista di uno scandalo, alla fine dell’anno scorso, dopo che circolava in Internet un video nel quale si riferiva ad un versetto del Corano per avvertire di non lasciarsi persuadere per il precetto che solo un musulmano possa governare altri musulmani.

A partire da qui iniziò una sorta di via crucis del politico cristiano. E la sua popolarità cadde in disgrazia. Fu accusato di blasfemia contro l’Islam, tanto da rischiare cinque anni di carcere. Gruppuscoli filo islamisti del Fronte dei Difensori dell’Islam organizzarono massicce proteste contro di lui.

In tutto ciò il ruolo avuto dal neo governatore di Giacarta, Baswedan nelle proteste e nelle campagne propagandistiche contro il suo avversario cristiano è importante. Ha fatto una campagna elettorale molto aggressiva, fuori e dentro le moschee.

Una manifestazione di piazza contro Ahok

In Indonesia vive una popolazione che solo per il 10% è cristiana, mentre 1,2% è di origine cinese. Ma, più che di religione, la sconfitta di Ahok va letta nella risposta degli elettori alle massicce espropriazioni forzose a Giacarta come parte di un piano per sistemare la città contro le gravi inondazioni.

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