Francia, la mancanza di risorse economiche mette in crisi l’operatività della Guardia Costiera e della Polizia Doganale

Di Valeria Fraquelli 

Parigi. La Guardia Costiera francese sta letteralmente navigando in cattive acque. Nelle sue basi ed in quelle della Polizia Doganale il malcontento sta salendo ed è quasi arrivato al punto di non ritorno. I rappresentanti dei doganieri sono in stato d’allerta e promettono scioperi e manifestazioni ad oltranza se la situazione non cambierà al più presto.

L’unica motovedetta funzionante della Guardia Costiera di stanza alla base di Nizza (Levante DF33) dovrà essere al più presto dislocata insieme alla flotta della missione Frontex per la lotta ai trafficanti di esseri umani che dalla Libia fanno partire ogni giorno barconi carichi di migranti. Ma, in questo modo, la costa francese rimarrà senza controlli per lunghi mesi.

Uno dei portavoce dei doganieri francesi, Vincent Thomazo, ha dichiarato al quotidiano della Costa Azzurra Nice Matin: “ Tutta questa situazione è intollerabile. La Costa Azzurra non può rimanere senza controlli doganali, soprattutto in vista di eventi importanti come il Festival del Cinema di Cannes ed il Gran Premio di formula 1 di Montecarlo. È come un invito ai trafficanti a delinquere”.

“Abbiamo un disperato bisogno di mezzi navali funzionanti ed operativi sin da subito perché sappiamo che durante i grandi eventi avvengono affari loschi sugli yacht – ha aggiunto Thomazo – in modo particolare scambi di denaro sporco, droga e prostituzione. Lasciare tutto il settore mediterraneo francese senza mezzi adeguati vuole dire fare un regalo ai terroristi, che non vedono l’ora di colpire come hanno già fatto a Nizza il 14 luglio 2016 durante la Festa nazionale mietendo molte vittime”.

Mezzi della Guardia Costiera francese al porto di Nizza.

Se i mezzi navali sono in grave difficoltà e lasciati in porto per mancanza di manutenzione e carenza cronica di mezzi di ricambio, i mezzi aerei stanno anche peggio. Gli elicotteri sono a terra perché rotti e senza possibilità di ripararli. Mancano parti fondamentali del motore e non ci sono abbastanza tecnici specializzati.

La formazione del personale è un altro punto dolente, perché mancano i fondi anche per organizzare corsi specifici.

I rappresentanti della Guardia Costiera francese sono sul piede di guerra perché secondo loro le risorse stanziate per la sicurezza sono troppo poche e spese male, usati per spese inutili invece che per tutte quelle cose che sarebbero davvero utili.

Il Governo francese è accusato dalla Polizia Doganale e dalla Guardia Costiera di sottovalutare il rischio terrorismo, nonostante gli attacchi già subiti dal Paese e le gravi minacce ricevute in passato e che si ripetono ogni giorno. Anche gli aerei antincendio sono attualmente tutti in panne e questo preoccupa molto gli operatori della sicurezza, in particolare in vista della stagione estiva che già si annuncia particolarmente calda.

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