Marina Militare, tutte le attività del 2017 svolte dalla Forza Armata

Roma. La Marina Militare nell’anno che si sta per chiudere ha svolto una serie di attività. Eccole in dettaglio

Campagna Sud Est Asiatico “Nave Carabiniere”

Dal porto di La Spezia con rotta verso il Sud Est Asiatico e in Australia, la campagna della Fregata Europea Multi Missione (FREMM) “Carabiniere” ha assicurato la presenza e la sorveglianza marittima ed ha rafforzato le attività di cooperazione già in corso con alcuni alleati trans-regionali, avviando anche relazioni con nuovi potenziali partner, nell’alveo dei compiti istituzionali affidati alla Forza Armata.

La campagna ha toccato vari Paesi: Arabia Saudita, Australia, Indonesia, Malesia, Oman, Pakistan, Singapore e Sri Lanka. “Nave Carabiniere” è stata anche impegnata a svolgere attività addestrativa congiunta con le Marine locali, oltre a condurre attività di dialogo e cooperazione e di Maritime Capacity Building, conferendo alla campagna un’importante valenza nel campo dell’assistenza e supporto umanitario. Nel corso del suo viaggio, come di consueto in occasioni del genere, la Carabiniere ha promosso ad ampio spettro le eccellenze italiane, attraverso l’organizzazione di eventi sociali, culturali e di promozione dell’immagine dell’Italia in collaborazione con le rappresentanze diplomatiche nazionali nei Paesi oggetto di sosta.

Operazione Mare Sicuro

L’Operazione Mare Sicuro rappresenta, con la Marina Militare, la risposta della Difesa alle disposizioni del Governo a seguito dell’aggravarsi della crisi libica. Dal 12 marzo 2015, è stato schierato in mare un dispositivo aeronavale con la missione di svolgere, in applicazione della legislazione nazionale ed accordi internazionali vigenti, attività di presenza, sorveglianza e sicurezza marittima nel Mediterraneo centrale.

Il compito dell’Operazione, alla luce dell`aggravarsi della minaccia terroristica, è quello di rafforzare quanto già in atto da parte delle unità della Marina Militare che operano nel Mediterraneo con un dispositivo aeronavale dislocato in modo baricentrico davanti alle coste della Libia per assicurare la tutela degli interessi nazionali, la protezione delle linee di comunicazione, delle navi commerciali in transito, delle fonti energetiche strategiche d’interesse nazionale e la sorveglianza delle formazioni jihadiste.

La presenza del dispositivo aeronavale in alto mare garantisce, quindi, un importante servizio per la collettività con un`adeguata cornice di sicurezza a tutti i mezzi navali dello Stato, e non, impegnati nelle attività di ricerca e soccorso.

EUNAVFORMED

Il mandato principale della missione Sophia di EUNAVFORMED è quello di intraprendere sforzi sistematici per identificare e fermare navi in sospette attività di traffico illecito di migranti, al fine di contribuire agli sforzi dell’Unione europea per combattere ed eliminare il modello di business del traffico di esseri umani nel Mediterraneo centro-meridionale e prevenire l’ulteriore perdita di vite umane in mare.

Il salvataggio di migranti

Dal 7 ottobre 2015, come concordato dagli ambasciatori dell’UE, in seno al Comitato di sicurezza del 28 settembre, l’Operazione è passata alla fase 2 che comporta la ricerca e il sequestro in alto mare delle navi sospettate di essere utilizzate per il contrabbando di esseri umani. Il mandato dell’operazione Sophia è stato rafforzato con l’aggiunta di due ulteriori compiti: formazione della Guardia Costiera e della Marina libica; contribuire all’attuazione dell’embargo sulle armi in alto mare al largo delle coste della Libia posto delle Nazioni Unite.

Sea Guardian

L’Operazione Sea Guardian è nata dopo il Summit di Varsavia del luglio 2016 con lo scopo di incrementare il coordinamento tra l’attività della NATO e quelle dell’Unione Europea condotte con l’operazione Eunavformed Sophia nell’area mediterranea, al fine di migliorare la difesa europea e la sicurezza collettiva assicurando maggiori sinergie e sfruttando le peculiarità di ciascuna organizzazione.

Sea Guardian è una operazione altamente flessibile che è in grado di garantire un ampio spettro di compiti operativi di sicurezza marittima che includono la sorveglianza degli spazi marittimi di interesse (Maritime Situational Awareness) e il contrasto al terrorismo marittimo assicurando nel contempo la formazione a favore delle forze di sicurezza dei paesi rivieraschi (Maritime Security Capacity-Building). Oltre a queste attività l’Operazione può esercitare l’interdizione marittima, la tutela della libertà di navigazione, la protezione delle infrastrutture marittime sensibili e il contrasto alla proliferazione delle armi di distruzione di massa.

Dynamic Manta

La Dynamic Manta 17 rappresenta la principale esercitazione della NATO nel Mediterraneo, dedicata all’addestramento anti sommergibile con l’obiettivo di affinare capacità e tecniche dei sommergibili e delle navi dell’Alleanza Atlantica. Scenari realistici ed eventi con difficoltà crescente caratterizzeranno i temi addestrativi per incrementare la capacità di combattimento in contesti operativi multinazionali.

Le navi in addestramento sono state supportate da 14 aerei da pattugliamento marittimo ed elicotteri di Canada, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Norvegia, Spagna, Turchia e Stati Uniti e hanno operato dalla base di Sigonella e da bordo delle navi.

Il numero di nazioni partecipanti all’esercitazione di quest’anno, è una dimostrazione dell’impegno della NATO per la sicurezza marittima, in particolare, per lo sviluppo di capacità nella lotta anti sommergibile.

High North

Tra i primi risultati conseguiti dalla campagna di geofisica marina “High North 17”, nel Mar Glaciale Artico a Sud/SudOvest delle isole Svalbard, ci sono stati: il rilievo acustico ad alta risoluzione della batimorfologia e della natura e sedimentologia del fondale dell’INBIS Channel, ha evidenziato la presenza di strutture glaciali e canyon originate dalle acque di scioglimento (melt water) dell’ultimo massimo glaciale; l’evidenza della presenza di masse d’acqua con diverse caratteristiche fisiche e geo-bio-chimiche, tra cui l’acqua molto densa e lenta che identifica particolari habitat ed idrodinamiche associate di elevata rilevanza ambientale.
La grande mole di dati idrografici ed oceanografici raccolti da tutti gli enti e centri di ricerca nazionali partecipanti alla spedizione sarà elaborata e presentata ufficialmente nel corso dei prossimi mesi.

L’attività condotta da “Nave Alliance” rappresenta dunque un importante valore aggiunto nella raccolta di utili elementi di valutazione in molteplici settori, non ultimo quello climatico.

Nave Alliance

La Marina Militare, con l’ausilio di piattaforme e strumenti per la ricerca in ambito marino dell’Istituto Idrografico della Marina, contribuisce quindi a migliorare la conoscenza sulle evoluzioni di quell’ambiente marino per meglio garantire la sicurezza e il libero utilizzo delle risorse.

Antartide

Le Forze Armate partecipano esclusivamente alle attività delle campagne estive, che si protraggono da ottobre a febbraio, cioè nel periodo che coincide con l’estate antartica, in cui sussistono condizioni climatiche molto complesse ma meno proibitive rispetto al resto dell’anno. Presso la Stazione costiera italiana Mario Zucchelli, si registrano infatti, temperature medie tra 0° C e -35° C ed è necessario adattarsi a 24 ore di luce al giorno per tutto il periodo.

In vista della 33^ Spedizione, i partecipanti hanno dovuto seguire un corso teorico-pratico di una settimana presso il Centro ENEA del Brasimone (Bologna) ed un’altra settimana di adattamento per la sopravvivenza in ambiente montano, sul Monte Bianco con le guide alpine del Centro Addestramento Alpino dell’Esercito di Aosta.

Sin dalla Seconda Spedizione il personale della Marina Militare, attraverso l’Istituto Idrografico della Marina (I.I.M.) di Genova, esegue rilievi idrografici, in zone circostanti la Base Italiana, per contribuire alla realizzazione della Cartografia Nautica Antartica, in base alle indicazioni fornite dall’International Hydrographic Organization (IHO).

Operazione Atalanta

L’Operazione Atalanta, decisa dal Consiglio Europeo nel novembre del 2008, è la prima operazione militare a carattere marittimo a guida europea, nata con l’obiettivo di prevenire e reprimere gli atti di pirateria nell’area del Corno d’Africa (Golfo di Aden e bacino Somalo) che continuano a rappresentare una minaccia per la libertà di navigazione del traffico mercantile e in particolare per il trasporto degli aiuti umanitari del World Food Programme.

Con la Council Joint Action 2008/251 del 10 novembre del 2008, l’UE ha istituito di fatto la prima operazione militare a carattere marittimo a guida europea: l’Operazione Atalanta . Essa è un importante tassello nella politica di difesa europea con l’obiettivo di: proteggere le navi del World Food Programme, dell’African Union Mission in Somalia (AMISOM) e altre unità vulnerabili; dissuadere e interrompere atti di pirateria e attacchi armati in mare; monitorare le attività di pesca al largo delle coste della Somalia; supportare le altre missioni dell’Unione Europea e le organizzazioni internazionali, operando per rafforzare la sicurezza marittima nella regione.

La Forza Navale Europea opera in una zona compresa tra il Mar Rosso, il Golfo di Aden e parte dell’Oceano Indiano, Isole Seychelles incluse (una zona di mare che per grandezza è paragonabile a tutto il Mar Mediterraneo).

Giornata della Marina Militare

La notte fra il 9 e il 10 giugno 1918 una sezione composta dai MAS “15” e “21” al comando del capitano di corvetta Luigi Rizzo lascia il porto di Ancona dirigendosi verso l’isola di Premuda per un normale rastrellamento allo scopo di accertare la presenza in zona di campi minati.

Il comandante Luigi Rizzo, uno degli eroi di Premuda

Durante le operazioni di perlustrazione, le unità intercettano la potente squadra navale austriaca composta di due corazzate, un cacciatorpediniere e sei torpediniere che, uscita dalla base nemica di Pola, sta dirigendo verso il canale di Otranto. Ha così origine una delle più brillanti azioni navali della Prima guerra mondiale, nel corso della quale, a conclusione di un attacco condotto con incredibile audacia e grande perizia, il comandante Rizzo silura e affonda la corazzata Santo Stefano.

A Premuda Rizzo risolse, senza saperlo, un problema ben più importante dell’affondamento di una singola nave, poiché l’impresa modificò profondamente l’attuazione di un piano politico e strategico che avrebbe portato le forze austriache, con ogni probabilità, a ottenere la supremazia navale in Adriatico e forse nel Mediterraneo.

I siluri di Luigi Rizzo, colpendo un’importante aliquota delle forze austriache e facendo crollare l’elemento sorpresa, troncarono l’impresa sul nascere, costringendo la flotta austriaca a rinunciare definitivamente all’ambizioso progetto. L’azione di Premuda convinse inoltre definitivamente gli alleati a lasciar cadere la questione riguardante l’istituzione dei comandi navali in Mediterraneo lasciando il totale controllo dell’Adriatico all’Italia.

Campagne d’istruzione

Le campagne d’istruzione di quest’anno hanno portato le navi della Marina Militare a toccare numerosi porti, nel Mediterraneo, in nord America, in oceano Atlantico, nel Mar Egeo e nel Mar Nero, dove gli equipaggi e i militari in formazione presenti a bordo hanno preso parte ai numerosi eventi culturali e promozionali, organizzati in collaborazione co n le rappresentanze diplomatiche nazionali dei Paesi visitati, per portare l’eccellenza italiana ed il prestigio delle nostre Forze Armate all’estero.

Grande è stato il successo di pubblico soprattutto tra la comunità italiana all’estero che, salendo a bordo delle Unità Navali italiane, ha potuto respirare il “profumo di casa” e incontrare tra l’equipaggio i propri connazionali, conterranei, concittadini.

Infatti, sono stati circa 70.000 i visitatori che nel corso delle campagne hanno avuto modo di salire a bordo delle navi scuola della Marina Militare.

Le Campagne d’Istruzione a bordo delle Unità Navali, caratterizzate dalle continue esercitazioni, dall’applicazione dei principi di navigazione anche astronomica per la determinazione della posizione, dalle attività operative e dai ritmi incalzanti dei servizi di guardia, rappresentano un elemento cardine nella formazione del personale della Marina Militare e contribuiscono a trasferire quei valori fondanti che contraddistinguono gli uomini e le donne della Forza Armata quali l’amore per il mare, l’etica, la fedeltà, la disciplina e l’onore ma anche lo spirito di corpo, il fare squadra, il creare l’equipaggio.

Nave Italia

Fondazione Tender To Nave Italia è una Onlus costituita il 10 gennaio 2007 dalla Marina Militare e dallo Yacht Club Italiano. La Fondazione promuove la cultura del mare e della navigazione come strumenti di educazione, formazione, riabilitazione, inclusione sociale e terapia. I beneficiari sono associazioni non profit, onlus, scuole, ospedali, servizi sociali, aziende pubbliche o private che promuovano azioni inclusive verso i propri assistiti e le loro famiglie. Lo strumento principe di tale associazione è “Nave Italia”, il più grande brigantino a vela del mondo. La Nave è iscritta nel quadro del naviglio militare dal 19 marzo 2007 e l’equipaggio è formato da personale della Marina Militare.

Il progetto di “Nave Italia” rappresenta un modello unico e vincente di grande impegno e solida rietà civile, in cui la cultura del mare e della navigazione, di cui la Marina Militare è custode, diventano strumenti di educazione, formazione, riabilitazione, inclusione sociale e terapia.

Dall’inizio della campagna di navigazione 2017 ad oggi sono 16 le associazioni che sono salite a bordo di Nave ITALIA e oltre 300 le persone coinvolte nei progetti di recupero e inserimento sociale. La campagna di Nave Italia di quest’anno va anche ricordata per due avvenimenti unici: la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a bordo, svoltasi a Civitavecchia lo scorso 9 giugno in occasione della Giornata della Marina, e l’avvio di progetti internazionali, ovvero la collaborazione con l’Associazione Chance4Children che ha permesso l’imbarco di 14 bambini affetti da malattie oncologiche, provenienti dalla Repubblica Ceca.

Simposio

L’11° Regional Seapower Symposium si è confermato un’eccellente opportunità di confronto, scambio diretto di idee, di ricerca di accordi in materia marittima e navale e ha costituito uno strumento ideale di approfondimento delle reciproche conoscenze tra tutti gli attori, istituzionali e non, che condividono con la Marina Militare, sfide ed interessi comuni ed ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle Marine Militari di circa 50 Paesi e di 11 organizzazioni internazionali.

La foto ricordo del Simposio di Venezia

Il meeting di quest’anno ha visto la partecipazione per la prima volta di Australia, Canada, Indonesia, Iran, Kuwait, Pakistan, Arabia Saudita e Sri Lanka e ha consentito di analizzare, secondo un approccio comprensivo e collaborativo, il ruolo delle Marine moderne all’interno dello scenario che caratterizza le aree marittime di interesse strategico per fornire risposte adeguate alle nuove sfide.

Protezione Civile

L’aviazione Navale della Marina Militare impegnata ogni anno nel supporto alla Campagna Anti Incendio Boschivo, denominata C.A.I.B., con la quale, insieme alle altre Forze Armate e alla Protezione Civile, mette a disposizione della collettività mezzi aerei e basi che, nel periodo da giugno a settembre, garantiscono giornalmente due equipaggi pronti al decollo in brevissimo tempo dall’ordine di missione.

Un elicottero delal Marina Militare impegnato nello spegnimento di un incendio

Nelle aree colpite dal terremoto i Fucilieri della Brigata Marina San Marco hanno assicurato vicinanza e fornito adeguato supporto alle popolazioni attraverso specifici compiti nel campo logistico per la gestione di aree campali, per la distribuzione viveri e materiali, per la rimozione di macerie e per il contestuale censimento e controllo nelle aree più remote colpite dal sisma.

Comando delle Forze di Contromisure Mine

Il Comando delle Forze di Contromisure Mine si occupa della gestione di diverse unità tra cacciamine, unità idrografiche e navi esperienza, dislocate su tutto il territorio nazionale ed impegnate in attività specialistiche e complementari.

Nuclei subacquei impegnati in attività

Proprio in quest’ultimo ambito, Maricodrag, anche attraverso le unità dipendenti, è impegnato in molte collaborazioni con enti civili e militari sia a livello nazionale che internazionale come ad esempio:

– Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo nell’ambito dell’accordo sulla conservazione dei beni archeologici subacquei;

– Associazioni ambientaliste per la sensibilizzazione al rispetto del mare,

– Università ed Istituti di ricerca per l’analisi, la cura e la salvaguardia del mare e delle sue profondità,

– istituti internazionali e NATO come ad esempio il Centre for Maritime Research Experimentation (CMRE) per la ricerca scientifica e sviluppo tecnologico nel settore marittimo.

Concerto, Telethon, Rava e calendario storico.

Al centro del consueto concerto della Banda della Forza Armata all’auditorium Parco della Musica gli uomini e le donne della Forza Armata, con i loro familiari ed amici, la cui presenza ha contribuito a raccogliere fondi in favore della Fondazione Telethon che ha messo a disposizione i famosi “cuori di cioccolato” per finanziare i progetti di ricerca sulle malattie genetiche rare. La Marina Militare ci ha messo il “cuore” per non lasciare indietro nessuno e aiutare chi, ogni giorno, combatte la propria battaglia personale.

Un momento del concerto per Telethon

Durante la serata è stato presentato il calendario storico della Marina Militare per il 2018 dal titolo: “Ricordare il passato-Costruire il futuro”. Il calendario è dedicato alla Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia Onlus, da molti anni al fianco della Marina Militare in numerosi progetti in aiuto ai bambini in condizioni di disagio. Il calendario è stato realizzato grazie alle foto storiche dell’archivio della Marina Militare e le foto d’autore di Fabrizio Villa, collegate tra loro da una sottile linea blu che unisce 100 anni di tradizioni, valori, storia e uomini al servizio della collettività.

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