Guardia di Finanza e Carabinieri: indagine sulla concessione di loculi cimiteriali nel Frusinate. Arrestato per peculato un dirigente comunale

Di Marco Lainati

Frosinone. Peculato ed induzione indebita a dare o promettere un’utilità, sono questi i capi d’accusa che hanno portato agli arresti domiciliari il dirigente di un Ente locale finito in un’indagine della Guardia di Finanza e dei Carabinieri di Frosinone, il quale avrebbe intascato denaro a seguito di procedure di concessione di loculi cimiteriali  attestando falsamente che quei soldi erano dovuti a titolo di imposte.

La vicenda, sulla quale la Procura della Repubblica di Cassino avviato già un’inchiesta nel 2018, ha cominciato a delinearsi a seguito di esposti presentati da diversi cittadini bisognosi di quelle strutture cimiteriali per i loro cari, per questo i militari delle Fiamme Gialle e quelli dell’Arma hanno lavorato congiuntamente fino a scoprire come il dirigente oggetto delle loro indagini avesse agito in maniera spudoratamente illegittima, approfittando chiaramente della sua posizione.

Militari della Guardia di Finanza impegnati nel lavoro d’ufficio

Lo stesso, come dimostrato dagli investigatori, oltre a pretendere soldi che – a suo dire – servivano per assolvere agli obblighi tributari, in più casi si era fatto consegnare la restante parte di denaro senza nemmeno assegnare formalmente agli aventi diritto i loculi richiesti, aggiungendo così il danno alla beffa.

Per dare una parvenza di regolarità alla sue manovre, il dirigente infedele consegnava alle sue vittime soltanto una ricevuta di pagamento del tutto generica e naturalmente priva dell’intestazione riferita all’Amministrazione Comunale per la quale lavorava.

Nei confronti dello stesso (peraltro già destinatario della misura dell’interdizione dei pubblici uffici per 12 mesi), è stata conseguentemente formulata la richiesta di aggravamento della predetta misura cautelare con quella più coercitiva della libertà personale, che oggi lo vede dunque agli arresti domiciliari su specifica disposizione del Tribunale del Riesame di Roma.

La vicenda, certamente riprovevole nelle modalità con cui è stata realizzata andando a colpire il sentimento di pietà verso i defunti, dimostra come l’effettiva sinergia operativa tra diverse Forze di Polizia – ognuna nelle sue peculiari competenze – finisca sempre con il generare lusinghieri risultati di servizio, che così concretamente rispondono alle istanze di sicurezza e legalità da parte della cittadinanza oltre che a garantire, come nel caso qui descritto, la correttezza e l’imparzialità dell’azione amministrativa nonché il regolare operato dei dipendenti pubblici.

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