Di Flavia De Michetti
ROMA (nostro servizio particolare). Secondo alcune stime, in Italia, sarebbero complessivamente più di 60 milioni gli animali che vivono con gli uomini, con rapporto 1 a 1 rispetto alla popolazione residente e, tra questi, oltre 7 milioni di cani e gatti.
Si tratterebbe, in ogni caso, di sottostime, poiché si tratta degli animali dichiarati, tenuto conto che agli stessi bisogna aggiungere quasi 13 milioni di uccelli, 30 milioni di pesci e una schiera di rettili e piccoli mammiferi.
Facendo riferimento all’anno 2022-2023, i controlli dei Carabinieri del CUFA, Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari, sono stati 9.855, in particolare le persone controllate sono state 5.960 di cui 545 denunciati.
I sequestri sono stati 6 e 212 sanzioni elevate per un importo di 128.731,90 euro. I veicoli controllati sono stati 422, gli illeciti totali 299.
Per quanto riguarda la tutela degli animali domestici, il contrasto al randagismo e la protezione da animali pericolosi, i Carabinieri hanno eseguito complessivamente 20.140 controlli, 10.293 le persone controllate di cui 158 quelle denunciate e 3.226 sanzionate per un importo di 754.194,15 euro, mentre sono stati registrati 21 sequestri. I veicoli controllati sono stati 573 mentre il numero di illeciti complessivi 4.134.
Questi sono i dati forniti alla conferenza stampa, che si è svolta ieri presso il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri, a Roma, tracciando un bilancio dell’attività contro i reati di abbandono, maltrattamento e traffico illecito di animali.
All’incontro, moderato dalla giornalista e conduttrice del programma televisivo “L’Arca di Noè” Maria Luisa Cocozza, hanno partecipato il Generale di Brigata Antonio Danilo Mostacchi, Comandante Carabinieri per la Tutela della Biodiversità, il Tenente Colonnello Stefano Cazora, Direttore responsabile della rivista #NATURA, il periodico di ambiente e territorio dell’Arma dei Carabinieri, il Presidente LAV – Lega Anti Vivisezione, Dottor Gianluca Felicetti, il Colonnello Giorgio Maria Borrelli, Comandante del Raggruppamento Carabinieri CITES e la Professoressa Eugenia Natoli, etologa specializzata in animali domestici.
Nel corso del suo intervento, il Generale di Brigata Mostacchi ha spiegato che “Gli animali di affezione oggi sono cittadini come noi. Anche le leggi internazionali vanno in questa direzione e dobbiamo esserne tutti consapevoli”.
In occasione della conferenza stampa è stata presentata la guida “Amici fedeli”, realizzata dal periodico #Natura dell’Arma insieme a LAV.
Si tratta di un opuscolo che riporta una serie di analisi e suggerimenti sull’adozione consapevole e indicazioni riguardo i comportamenti più adatti e quelli da evitare.
A questo proposito è intervenuto il Tenente Colonnello Cazora, il quale ha sottolineato: “La rivista #NATURA, ogni anno, proprio in concomitanza con le festività natalizie, pubblica un supplemento con il quale si cerca di dare informazioni e consigli che riguardano aspetti legati alle tematiche ambientali e della sostenibilità, soprattutto al rapporto uomo-natura e le sue risorse. Quelli che trattiamo sono sempre temi di macro interesse. In particolare, in questa attività specifica è stata importante la collaborazione della LAV, con la quale l’Arma dei Carabinieri ha sottoscritto, già da diversi anni, un protocollo d’intesa, che ci lega in diversi tipi di attività”.
“Abbiamo la convinzione che tutto il mondo che ruota intorno alla tutela dell’ambiente deve partecipare a una sensibilizzazione dell’attività di questo tipo. Cerchiamo sempre di agire in modo condiviso e partecipato – ha aggiunto il Direttore responsabile della rivista – nello stile dell’Arma con la sua presenza capillare sul territorio che favorisce una vicinanza al cittadino e alle comunità. I temi inseriti nell’opuscolo riguardano gli incauti acquisti delle specie esotiche e, soprattutto indicazioni di carattere etico per cercare di sensibilizzare chi intende adottare un animale o chi già vive in sua compagnia.
“Gli animali, nostri compagni di vita e non giocattoli – ha concluso il Tenente Colonnello Cazora – hanno un loro modo di comunicare ed esprimersi che dobbiamo imparare a decifrare. Lo scopo della rivista è quello di essere propedeutici nell’attività operativa che viene svolta dai colleghi del settore, sia nell’ambito del commercio di animali, sia in quello del maltrattamento che dell’abbandono. A monte di questi fenomeni è presente una domanda inconsapevole, non sempre responsabile che poi alimenta queste condotte illecite”.
Nel corso dell’incontro il Dottor Felicetti, Presidente LAV, dopo aver sottolineato la preziosa collaborazione con l’Arma dei Carabinieri in materia di prevenzione e repressione delle violazioni compiute a danno degli animali, ha spiegato: “Rivolgiamo un appello alla Commissione Giustizia della Camera dei Deputati affinché, nelle prossime settimane, arrivi all’approvazione della nuova legge contro il maltrattamento degli animali. Abbiamo bisogno di una riforma del Codice Penale che sanzioni in maniera più efficace i reati contro gli animali. Questi illeciti sono un allarme di carattere sociale e devono interessare tutti, non solo le associazioni attente alla tutela dei diritti degli animali”.
Dunque, numerosi sono gli aspetti legati all’acquisizione consapevole di questi nuovi membri della famiglia e molte sono anche le configurazioni di reato legate a queste adozioni.
Proprio per questi motivi i militari delle Unità forestali, ambientali e agroalimentari hanno messo in campo gli uomini e le donne del Raggruppamento Carabinieri CITES, che ogni giorno si trovano ad affrontare questa tipologia di problematiche, con il loro incessante e appassionato lavoro che svolgono sul territorio.
Il Colonnello Borrelli ha iniziato il suo intervento ricordando l’importante data del 31 luglio 2004, quando sulla Gazzetta Ufficiale viene pubblicata la Legge 189 2004, la prima che pone al centro della riflessione del legislatore gli animali come esseri senzienti, prima di allora considerati come oggetti.
“Da quel momento in poi cambia radicalmente la visione del legislatore che segue l’evoluzione nella società civile che ha portato, anche grazie alle associazioni ambientaliste e animaliste, al primo punto di distacco rispetto alla condizione degli animali. Fino al 1977 molti animali, anche selvatici – ha ricordato il Colonnello Borrelli – erano considerati non solo inutili ma addirittura dannosi. Ciò aveva portato anche a un rapporto conflittuale con una serie di specie animali, ponendole in condizione di rischio di estinzione, se non addirittura di scomparire completamente. Ancora oggi assistiamo a volte a chi ci pone la domanda ‘Questo animale a cosa serve?’, andando a porre una condizione utilitaristica dell’animale. In realtà dobbiamo affermare che un animale, come una pianta, ha un suo ruolo negli ecosistemi, ma non è legato a un concetto di utilità. Questo ci impone un rapporto molto più cosciente anche nei confronti degli animali domestici”.
“Oggi è cambiato anche il concetto di animale domestico – ha spiegato il Comandante del Raggruppamento Carabinieri CITES – nelle case troviamo dagli invertebrati, ai rettili, agli anfibi, ai maialini. Un ventaglio di specie, ciascuna delle quali necessita di una propria cura e attenzione per assecondare gli aspetti ecologici di quella determinata specie”.
I Carabinieri forestali, dunque, operano sul territorio, con il Comando Carabinieri Biodiversità segnatamente con il Raggruppamento CITES, operano con i Nuclei forestali che si trovano sul territorio e sono le sentinelle che consentono di andare a intercettare tutti gli elementi di disturbo rispetto alla normativa vigente.
“Tutto ciò muove ingenti interessi economici – ha sottolineato il Colonnello Borrelli – un aspetto che a volte viene sottovalutato. Spesso la normativa vigente non tiene conto di questi interessi, determinando dunque una condizione di ‘favore’ nei confronti di vuole delinquere”.
Inoltre, il Colonnello ha posto l’attenzione sulla realizzazione, nel corso di questi giorni, del SINAC – Sistema Informativo Nazionale degli Animali da Compagnia.
Il Ministero della Sanità, infatti, sta lavorando, secondo una serie di disposizioni e normative, per inserire in un’norme banca dati tutto il mondo degli animali domestici, in aggiunta a quelle che erano le tradizionali, come ad esempio le banche dati sull’anagrafe canina.
Il Comandante del Raggruppamento Carabinieri CITES ha anche citato le ultime due operazioni portate a termine dai militari dell’Arma.
La “Ghost Kennel”, portata avanti dal Nucleo CITES di Venezia, relativa a un traffico di cuccioli di Bulldog francese dalla Romania.
Si tratta di azioni transfrontaliere che guardano a dinamiche che travalicano i confini nazionali. Attualmente sono quattro le persone imputate, tra italiani e stranieri, per l’introduzione in territorio nazionale di cuccioli di provenienza estera, facendoli passare per nati in Italia o anche di provenienza estera con passaporti contraffatti.
La seconda operazione è stata svolta dal Nucleo Carabinieri forestale di Marcianise con il Nucleo CITES di Napoli, in provincia di Caserta.
L’attività si è svolta presso un allevamento, dove sono stati ravvisati gli estremi per maltrattamento e altri reati.
Tuttavia, è stata molto importante la strada che si è aperta grazie a questa operazione, che ha reso possibile la donazione a privati cittadini di circa 400 cani posti sotto sequestro, anche in attesa che venga a esaurirsi l’azione penale nei confronti del soggetto. Ancora oggi questa campagna di azione è in corso.
A conclusione della conferenza è stato trattato anche l’argomento di stringente attualità riguardo il rapporto che intercorre tra maltrattamento degli animali e propensione alla violenza.
Secondo il Colonnello Borrelli “È chiaro che la propensione alla violenza è un campanello d’allarme dal momento che va a definire un profilo psicologico di soggetti che potenzialmente possono anche andare a compiere atti di violenza nei confronti di altre persone, inclusa la violenza di genere”.
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