CASD. La National Defense University. Parla il presidente Ammiraglio di Squadra Giacinto Ottaviani: “Contribuiamo costantemente al progresso del Sistema Paese attraverso metodologie e programmi di alta qualificazione”

ROMA (nostro servizio particolare). Il Centro Alti Studi per la Difesa (CASD), riconfigurato ex lege numero 77 del 2020 quale Scuola Superiore ad Ordinamento Speciale, è la prima Istituzione militare di livello universitario presente in Italia.

Il cortile d’onore del CASD

Tale riconoscimento ha dato avvio all’erogazione di master e dottorati universitari in vari curricula, consolidando la posizione di eccellenza del Centro a livello internazionale.

Grazie a questa innovativa ed epocale scelta del Dicastero Difesa, l’Italia si dota di una propria National Defense University con il duplice scopo di promuovere la conoscenza e mettere una preziosa risorsa di sistema al servizio della collettività e del Paese.

Il CASD da vari decenni è punto di riferimento nazionale nella formazione alla leadership a favore della dirigenza.

La sua offerta formativa, infatti, è rivolta a dirigenti del mondo militare e civile, rappresentanti del panorama istituzionale, parlamentari in carica, esponenti di spicco del mondo industriale, oltre a numerosi Ufficiali delle Forze Armate di Paesi amici ed alleati.

Quale Polo Formativo Cyber della Difesa, il CASD si occupa di coordinare, integrare, aggiornare e implementare le capacità formative nel settore della Cyber Sicurezza, per il comparto Difesa e a favore del personale esterno al Dicastero.

Uno dei compiti è quello di promuovere la collaborazione e lo scambio di esperienze con analoghe organizzazioni a livello nazionale e internazionale.

Per fare ciò, il CASD si avvale della collaborazione con la Scuola Interforze delle Telecomunicazioni (STELMILIT), il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica (CIFIGE) e il Comando per le Operazioni in Rete (CORDIFESA).

Report Difesa ha intervistato l’Ammiraglio di Squadra Giacinto Ottaviani, presidente del CASD.

L’Ammiraglio di Squadra Giacinto Ottaviani, presidente del CASD

Nel sua carriera professionale ha comandato il Pattugliatore “Cassiopea” parteciando a diverse operazioni di Vigilanza pesca nel Canale di Sicilia, la Fregata “Espero” dove ha preso parte a due Operazioni “Active Endeavour”.

Come Comandante del Cacciatorpediniere “Andrea Doria” ha partecipato all’Operazione “Tucano” (promozione dell’industria navale nazionale e contrasto alla pirateria) in Sud America e nel Golfo di Guinea.

Ha ricoperto l’incarico di capo Ufficio Ordinamento presso lo Stato Maggiore della Difesa, di capo Reparto Impiego Ufficiali presso la Direzione del Personale della Marina Militare, di capo del I Reparto Personale dello Stato Maggiore della Marina, di capo del I Reparto Personale dello Stato Maggiore della Difesa.
Dal giugno 2021 ricopre l’incarico di presidente del Centro Alti Studi della Difesa – Scuola Superiore ad Ordinamento Speciale della difesa (SSOSD).

Ammiraglio, quali sono gli ambiti per cui il CASD è riconosciuto leader nel panorama formativo nazionale?

Uno degli elementi che contraddistinguono il Centro Alti Studi per la Difesa è quello di contribuire costantemente al progresso del Sistema Paese attraverso metodologie e programmi di alta qualificazione che esaltino le capacità individuali e forniscano occasioni di arricchimento culturale, anche in senso interdisciplinare.

Gli interni di Palazzo Salviati, sede del CASD

L’offerta formativa si sviluppa attraverso l’erogazione di corsi post-lauream, ovvero dottorati e Master che seguono gli ambiti della Leadership e degli Studi Geostrategici, ma anche Cyber Security e Studi Giuridici per l’Innovazione (in settori quali intelligenza artificiale, Cyber e Spazio, dove non esiste una giurisprudenza consolidata), allo scopo di esplorare e potenziare ambiti ritenuti essenziali per il futuro del Sistema Paese nel contesto strategico internazionale.

Si tratta, quindi, di una Scuola di Alta Formazione agile e di elevata qualità negli ambiti di prioritario interesse della Difesa.

Inoltre, tutti i percorsi formativi erogati dal CASD hanno l’obiettivo di favorire l’integrazione interdisciplinare fra il mondo accademico nazionale e la ricerca nel settore della difesa, contribuendo ad arricchire il sistema della formazione universitaria, post universitaria e della ricerca, a sostegno del rilancio e di un armonico sviluppo nei settori produttivi e strategici del Paese.

Parliamo di Alta Formazione sempre al passo con le necessità di un mondo che cambia. Quali sono gli ambiti in cui opera il CASD?  

La nostra missione, l’Alta Formazione, ha una spiccata declinazione innovativa non solo per le Forze Armate ma per tutti i Dicasteri, l’industria della Difesa, le Istituzioni universitarie e parlamentari della Repubblica, con l’obiettivo di analizzare e trovare soluzioni per fronteggiare le sfide delle complessità.

Gli ambiti di ricerca vertono principalmente su 4 settori, Leadership e Studi Geostrategici ma anche Cyber Security e Studi Giuridici per l’Innovazione.

Inoltre, l’Executive Master in Leadership e Digital Transformation offerto dal Centro rappresenta l’esempio pratico di quella che viene definita formazione innovativa in ambito NATO, erogata in risposta ad una specifica esigenza formativa dell’Alleanza Atlantica.

In questo scenario, il CASD punta a sviluppare competenze innovative in chiave trasversale come autoconsapevolezza, Teamwork, intelligenza emotiva e pensiero strategico.

Competenze necessarie ai futuri leader e manager per anticipare e governare il cambiamento e la complessità del mondo attuale.

Innovazione che trova quindi rispondenza nei Contenuti e nelle Metodologie didattiche. Paradigmi imprescindibili per prodotti d’eccellenza per i futuri leader del Paese.

Nel rispondere alla sfida relativa alla formazione alla leadership del futuro, il CASD propone un modello formativo – in un’ottica di life long learning – che mira a potenziare il complesso di competenze definite soft skills o capacità trasversali, afferenti all’area cognitiva e relazionale che influenzano i processi sociali e professionali e impattano sul raggiungimento degli obiettivi organizzativi.

Tali capacità non riguardano specifiche discipline o settori tecnici ma risultano determinanti trasversalmente a tutti gli ambiti di impiego.

Afferiscono la dimensione della persona, per gli aspetti del pensiero, delle emozioni e delle relazioni, e sono il risultato dell’interazione fra caratteristiche individuali, esperienze personali e apprendimento.

Le capacità trasversali possono essere “allenate” e richiedono un contesto formativo non più tradizionale e di aula e non basato prevalentemente su conoscenze teoriche. È necessaria una formazione immersiva incentrata su meccanismi di “azione-riflessione”, che richiede un setting specifico ed appropriato, anche outdoor.

Parlando di numeri e dovendo fare un bilancio, come si è concluso il 2022 e quali obiettivi si intravedono all’orizzonte?

L’anno accademico 2021/2022 è stato molto proficuo. Abbiamo avuto la possibilità di concludere diversi accordi di collaborazione con altrettanti Atenei di tutto il territorio nazionale e di esplorare parimenti terreni di interesse comune con università straniere – europee e non solo.

I frequentatori sono giunti da oltre 30 Nazioni amiche di 4 Continenti (Europa, America, Africa, Asia). Tra i circa 1000 discenti che hanno frequentato a vario titolo i corsi, o Dottorati presso il CASD, il 20% è straniero ed il 10% è civile, appartenente ad amministrazioni pubbliche e private.

Numeri significativi che sottolineano l’attenzione rivolta a coloro i quali non appartengono al Dicastero Difesa.

Per l’Anno Accademico 2022/2023 ci aspettiamo di incrementare il numero di discenti avviando nuove collaborazioni con ulteriori Atenei italiani e stranieri, che permetteranno al CASD di consolidare la propria posizione di eccellenza nel panorama internazionale e nell’ambito dell’Alta Formazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Autore