Clusit: domani si celebra la 10^ ricorrenza del “World Password Day”. I consigli degli esperti per proteggere i propri dati

MILANO. Si celebrerà, domani in tutto il mondo, la 10^ ricorrenza del “World Password Day”.

Si celebar domani la 10^ ricorrenza del “World Password Day”

Creata da Intel nel 2013, la giornata mondiale della password ha, secondo gli esperti di cybersecurity di Clusit, certamente contribuito alla consapevolezza dei comportamenti più corretti da adottare in rete-

“Tuttavia, oggi abbiamo a disposizione ben altri strumenti per mettere al sicuro la nostra vita digitale”, spiega Alessio Pennasilico, del Comitato Scientifico Clusit, l’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica.

Alessio Pennasilico, componente del Comitato Scientifico Clusit, l’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica

“È come se mettessimo il nostro conto corrente, il nostro allarme di casa, i nostri dati sanitari – per fare solo qualche esempio – in una cassaforte e lasciassimo la chiave in vista poco distante. Prima o poi qualcuno la utilizzerà”, prosegue Pennasilico. 

Come evidenziato nel recente Rapporto Clusit, che fornisce annualmente il quadro esaustivo della situazione globale della sicurezza informatica, ben il 64% degli incidenti a livello globale hanno come causa azioni “maldestre” degli utenti.

“RIleviamo che i criminali informatici utilizzano tecniche molto comuni – aggiunge Pennasilico- e poco complesse per violare account e impossessarsi di dati e identità digitali: questo significa che dall’altra parte ancora non abbiamo imparato a difenderci: non sappiamo gestire correttamente i nostri account, utilizziamo password sempre uguali e non teniamo aggiornati i nostri dispositivi”.

“Alla luce delle tecnologie oggi disponibili è doveroso abbandonare numeri, lettere e caratteri speciali, che puntualmente dobbiamo ripristinare perché difficili da ricordare, a favore di una autenticazione sicura, che può comprendere l’autenticazione multi fattore tramite app o la biometria – conclude l’esperto di Clusit -. Entrambe sono ampiamente disponibili e gratuitamente sui servizi digitali più comuni e la loro efficacia va molto oltre il vecchio concetto di password. Senza contare la semplificazione di utilizzo”.

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