Pristina. Nei giorni scorsi, accolti dal Comandante della Brigata Paracadutisti “Folgore”, Generale di Brigata Roberto Vergori, i “Diavoli Gialli” del 185° reggimento artiglieria paracadutisti “Folgore” sono rientrati in Patria, scortando la Bandiera di Guerra dell’unità, dopo aver terminato il mandato semestrale in Kosovo nell’ambito dell’Operazione NATO “Joint Enterprise”.
Il Comandante della Folgore, nel suo intervento di saluto, ha voluto esprimere il suo apprezzamento nei confronti dei militari del 185° reggimento artiglieria paracadutisti che, sotto la guida del proprio Comandante, il Colonnello Andrea Bertazzo, “hanno svolto una missione di importanza fondamentale per la sicurezza del Kosovo e del nostro Paese.” Il Generale Vergori ha poi proseguito evidenziando come “In un contesto dinamico e articolato, reso ancora più difficile dall’emergenza sanitaria da COVID-19, i paracadutisti hanno operato con grande professionalità, competenza e umanità, a protezione del monastero di Decane e della libertà di movimento, meritandosi l’apprezzamento della popolazione locale e fornendo un contributo concreto ed efficacissimo al prestigio delle Forze Armate italiane in un contesto internazionale”.
Oltre ai numerosi compiti operativi, i paracadutisti del 185° reggimento artiglieria hanno portato a termine diversi interventi di cooperazione civile militare nel settore della pubblica utilità, in base alle esigenze primarie del contesto operativo, tra cui la donazione di apparecchiature mediche e l’allestimento di impianti fotovoltaici e idrici in diverse municipalità. Altrettanto apprezzate dalle Istituzioni locali e dalla comunità sono state le progettualità concluse per la realizzazione di un parco giochi e per la fornitura di attrezzature e apparecchiature didattiche a beneficio delle scuole, accompagnate da molteplici attività di sostegno alle famiglie più disagiate.
Ricostituito a Bracciano il 1° luglio 2013, il 185° reggimento artiglieria paracadutisti “Folgore” è stato impiegato a supporto della sicurezza nazionale e internazionale, sia in Patria, nell’ambito dell’Operazione “Strade Sicure”, sia al di fuori dei confini nazionali, nelle operazioni “Prima Parthica” in Iraq, “Leonte” in Libano, “ISAF” e “RSM” in Afghanistan, “EUTM” in Somalia e Mali, “MIASIT” in Libia e “Joint Enterprise” in Kosovo.
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