Libano: i giovani pagano i gravi problemi del Paese

Di Matteo Seklaoui

BEIRUT. A partire dal 2019, una grave crisi politica ed economica, alla quale in seguito si sono aggiunti i problemi causati dalla pandemia, ha colpito il Libano destabilizzando il suo fragile sistema socio-politico.

Le difficoltà, che stanno segnando il Paese nel profondo, sono state causate da un insieme di fattori, tra cui figurano, in modo particolare, l’inefficienza e la corruzione della sua classe politica, che per molto tempo hanno divorato il Libano dalle radici, contribuendo all’aumento dell’inflazione e a tutti i problemi legati alla carenza di energia elettrica e di altri tipi di carburanti.

Come se non bastasse, il Libano è stato anche privato di innumerevoli materie prime alimentari, tra cui, ad esempio il grano, che gioca un ruolo di primissimo piano nell’alimentazione quotidiana della popolazione.

Tale insieme di avvenimenti ha portato alla quasi totale estinzione della classe media libanese e fatto sì che la sopravvivenza del Paese dipenda quasi esclusivamente dagli aiuti internazionali e dal denaro inviato dai cittadini emigrati all’estero.

Un manifestante protesta a Beirut contro l’aumento delle tasse.

Alla luce di questa complicata situazione sorge spontanea una domanda: come stanno vivendo questa crisi i ragazzi che si sono ritrovati catapultati in questo terribile incubo che ha cambiato radicalmente le loro vite e le loro abitudini?

Le numerose difficoltà sopraggiunte negli ultimi tempi hanno costretto molte famiglie un tempo relativamente agiate a ritirare i propri figli dalle scuole private e, nella migliore delle ipotesi, ad iscriverli in quelle pubbliche, le quali però, a causa dei mancati fondi statali, della scarsa qualità delle strutture, della mancanza di insegnanti risultano spesso inadeguate.

Per questo motivo, molti ragazzi stanno cercando di abbandonare il Paese, non solo per frequentare scuole e università all’estero, ma anche per cercare lavoro, affrontando le gravose spese economiche e il difficile ottenimento dei visti. Tuttavia, non è raro che non riescano nel proprio intento e rimangano intrappolati nel Paese, senza nessuna prospettiva, senza alcun tipo di aiuto da parte dello Stato e, cosa più importante, senza avere la possibilità di realizzare i propri sogni.

Un aspetto che salta subito all’occhio e che è  motivo di fortissime tensioni sociali è l’imponente crepa che si è creata nella popolazione libanese, nella quale, da un lato abbiamo i cittadini sempre più affamati e dall’altro una piccola parte di essi che resta molto ricca.

Una disparità che inevitabilmente si riflette sulla classe giovanile libanese, che, nella stragrande maggioranza dei casi non può permettersi neanche un’istruzione adeguata e una sana alimentazione. Per non parlare dello sport o di altre attività legate ai divertimenti.

Considerando tutti questi aspetti, purtroppo, le prospettive dei giovani locali non sono affatto rosee. Secondo le previsioni di vari analisti di questioni politiche ed economiche, infatti, il futuro del Libano sarebbe sempre più incerto e la ripresa sembrerebbe sempre più lontana.

Per uscire dal vicolo cieco nel quale si trovano, i cittadini, e con essi i giovani, necessiterebbero di aiuti da parte della comunità internazionale, ma soprattutto dovrebbero essere in grado di trovare la forza per sanare le falle presenti nel loro “sistema” Paese, che appare ormai sempre più danneggiato.

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