Repubblica Centrafricana, le missioni EUTM e MINUSCA

Bangui. A Bangui, capitale della Repubblica centrafricana, operano le missioni EUTM RCA (https://eeas.europa.eu/csdp-missions-operations/eutm-rca_en)  e MINUSCA (Multidimensional Integrated Stabilization Mission in the Central African Republic; https://peacekeeping.un.org/en) .

Un’attività della missione EUTM RCA

A Camp Kassai c’è il centro di addestramento delle Forze Armate centroafricane (Forces armées centrafricaines, FACA) fondate nel 1960 ed il cui ruolo nel Paese è stato criticato per una serie di comportamenti ritenuti a volte non proprio legittimi. Agli istruttori dell”EUTM RCA è demandato il compito di addestrare, tutti i giorni, i militari centroafricani. La missione EUTM non si limita solamente alla formazione. C’è anche un aspetto strategico che accompagna le Forze Armate del Paese africano lungo la strada per la ricostruzione delle infrastrutture difensive del Paese e per redigere un budget.

Un soldato francese in un villaggio della Repubblica Centrafricana

A Bangui gli europei non fanno parte solamente della missione dell’Unione Europea. Sono anche impegnati nella missione delle Nazioni Unite, MINUSCA, con dei compiti ben precisi. Le Forze speciali portoghesi, forza trainante della missione, hanno strappato dalla mani dei terroristi la città di Bocaranga lo scorso 7 ottobre.

Operatori della missione MINUSCA

Fanno parte integrante della missione anche quattro spagnoli, un francese ed un nigeriano che compongono l’unità di Polizia scientifica, incaricata di partecipare alle inchieste più delicate che molto spesso riguardano attacchi che hanno mietuto vittime tra i caschi blu dell’ONU e massacri di civili. Anche se non hanno a disposizione grandi mezzi, prendono a cuore il loro compito e si occupano anche di formare i poliziotti e i gendarmi centrafricani.

Gli europei dell’EUTM e la delegazione europea sottolineano che la situazione è peggiorata rispetto ad un anno fa.  Ma i vertici della missione delle Nazioni Unite MINUSCA sono più ottimisti. “Abbiamo fatto grandi progressi ultimamente – evidenzia il Generale Keita, comandante dal 2014 della Forza militare -.  L’idea di una spartizione del Paese non esiste più. Le grandi città sono sicure. Se è vero che ci sono ancora scontri con i gruppi armati, è anche vero che i civili sono molto meno presi di mira”.

Nella capitale la vita appare piuttosto calma. I centrafricani preferiscono muoversi in moto taxi per andare al mercato, la cui folla testimonia il ritorno alla crescita dell’economia cittadina. Nelle prime ore del pomeriggio le e strade si riempiono di giovani che escono dalle scuole, dai licei e dall’Università. I campi da calcio si riempiono. I meno fortunati non hanno la possibilità di giocare e per loro l’unica cosa da fare è vendere frutta o acqua per strada.

La Repubblica Centrafricana è uno dei Paesi più poveri di tutto il continente africano.

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