Finlandia, il valore della leva obbligatoria in un Paese che deve difendere 1400 chilometri di frontiere terrestri in comune con la Russia

Helsinki. I finlandesi hanno l’istinto per la difesa territoriale scritto nel DNA. Tutta la storia di questo Paese tra la Svezia e la Russia lo prova.

Per la Finlandia avere dei coscritti è l’unica possibilità che hanno di mantenere effettivi a servizio completo, specie nel Nord del Paese. Non si possono, permettere, di avere Forze Armate di soli professionisti perché costerebbero troppo.

Soldati finlandesi

E se la Svezia ha abolito la leva obbligatoria. la Finlandia è rimasta sulle sue posizioni.
Una delle parole chiavi della dottrina militare finlandese è “essere pronti in caso di readiness“. Il punto fondamentale è la dissuasione perché questo Paese non è membro della NATO ed ha ben 1400 chilometri di frontiere terrestri in comune con la Russia.

I suoi potenziali nemici devono davvero credere che ogni azione ostile nei loro confronti costerà molto caro, in termini di perdite.
Ogni coscritto – la leva è obbligatoria per i maschi e su base volontaria per le femmine – dura un intero ciclo di sei mesi: due di addestramento di base, due di addestramento più specifico e altri due di formazione con le unità militari. Questa è un’ottima occasione per reclutare i futuri capi squadra ed ufficiali che avranno accesso ad una formazione ancora più specifica, prolungabile per altri sei mesi.
Alla fine del servizio viene fatto un test che ha l’obiettivo di valutare le attitudini dei coscritti ed anche la qualità dell’insegnamento ricevuto durante il servizio di leva e la qualità dell’esperienza vissuta.

Oggi quasi tutti i coscritti possono correre circa 2.560 metri in 12 minuti (record migliorato di 300 metri). I test di tiro sono stati valutati in media con un punteggio di 3 su una scala da 1 a 4. Per quanto riguarda la volontà di difendere la Nazione e l’esperienza vissuta nelle Forze Armate, i punteggi sono stati rispettivamente di 4,1 e 4,2 su una scala da 1 a 5.
Questo è un test che viene svolto a fine servizio. Gli ufficiali finlandesi tengono moltissimo a questo aspetto. Bisogna trovare un equilibrio tra formazione efficace – che risponda agli standard richiesti, convincente, credibile per i finlandesi e per i Paesi stranieri – e l’accettazione da parte dei finlandesi nel rispetto massimo dei diritti umani basilari, cominciando dalla sicurezza dei coscritti, con un trattamento corretto ed equo, un servizio che sia “ interessante, utile ed attraente”.

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