Striscia di Gaza, tutti gli obiettivi colpiti dalle Forze Armate israeliane dopo il lancio di razzi da parte di militanti di Hamas

Gerusalemme. Continua lo scontro armato nella Striscia di Gaza. Nella notte scorsa, secondo fonti dell’Esercito israeliano, circa 180 tra razzi e colpi di mortaio sono stati sparati verso il Sud del Paese che ha risposto colpendo circa 140 postazioni nella Striscia.

Un’auto colpita da un razzo

In nottata, il premier Benyamin Netanyahu ed il ministro della Difesa Avigdor Lieberman hanno tenuto una riunione di emergenza. Secondo le prime informazioni è stato deciso di inviare ulteriori soldati intorno all’area e di richiamare riservisti addetti al sistema di difesa Iron Dome. Ulteriori misure sono state prese per la popolazione delle aree intorno a Gaza.

Tutto è partito, mercoledì sera alle 19.37, quando Hamas ha iniziato a sparare contro civili israeliani, fino a ieri mattina.

In risposta a questo attacco, i caccia delle Forze Armate israeliane hanno colpito 12 bersagli a Gaza, tra cui una fabbrica utilizzata per costruire parti per tunnel e cemento, un pozzo di tunnel terrestre marittimo lungo la costa e impianti di produzione di razzi ed un complesso militare logistico centrale.

La fabbrica identificata dall’intelligence

La fabbrica, usata per fabbricare queste parti di tunnel, era destinata prima ad essere usata come albergo ma poi è stata presa da Hamas nel 2012.

Nello stesso anno, gli uomini di Hamas hanno usato l’edificio come rifugio, credendo che i militari israeliani non avrebbe preso di mira un cantiere per la costruzione civile. In questo edificio, Hamas ha continuato a pianificare la lotta ed il comando delle unità di lancio dei razzi. Mesi dopo, nel 2013, Hamas ha preso completamente possesso del posto, bloccando l’ingresso ed iniziando a creare una fabbrica di cemento semper con il pretesto che fosse un cantiere civile. La fabbrica produceva parti in calcestruzzo, progettate esclusivamente per le “gallerie del terror”e, compresi i rinforzi, i pavimenti e gli archi in cemento.

Non solo, come spiegano le Forze Armate di Israele, ha caricato clandestinamente parti di questi prodotti su camion coperti da un telo e consegnarli a siti di scavo attraverso la Striscia di Gaza.

La produzione di calcestruzzo è terminata nel 2014 con l’Operazione “Protective Edge”.

I siti di lancio sono stati scavati adiacenti alla struttura, ancora una volta ritenendo che non sarebbe stato un obiettivo militare causa del suo aspetto civile.

Subito dopo, la fabbrica ha ripreso regolarmente la sua attività ed ha continuato a essere fonte di approvvigionamento di parti in cemento per i tunnel di Hamas. Anche le aree aperte attorno alla fabbrica erano considerate una “zona militare chiusa” ed i militanti le usavano per esercitarsi nel lancio di razzi a corto e medio raggio e per far funzionare brevemente un laboratorio di scavo in galleria.

La risposta militare di Israele è stata molto forte. Sono stati colpiti oltre 100 siti strategici militari di Hamas.

Tra gli obiettivi c’erano: il quartier generale di Hamas a Jabalia, incluse dozzine di siti militari; un complesso militare utilizzato dal comandante della parte settentrionale della città di Gaza che comprendeva un tunnel marittimo; un avamposto di Hamas utilizzato dal Battaglione di Jabalia per la guerra urbana e l’addestramento subacqueo; un complesso militare del Battaglione Zaytun usato per immagazzinare armi e per scavare i “tunnel di terrore”; un complesso militare del battaglione East Jabalia utilizzato per l’addestramento nella guerra urbana ed il sito di un pozzo che conduce a un complesso di “tunnel del terrore”; una base di Hamas nel Nord della Striscia di Gaza utilizzata per l’addestramento alla guerra urbana ed il lancio di razzi; una base del Battaglione Jabalia usato per l’addestramento e le riunioni di vari comandanti; un  composto militare utilizzato da Hamas per immagazzinare armi ed esplosivi. Da questo sito si lanciavano anche razzi; un complesso militare di Hamas utilizzato dal Battaglione Deir al-Balah (sito di un’attuale operazione di scavo di un tunnel.

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