Roma. Il Ministero della Difesa conferma che sono pienamente in corso, da giorni, le attività per il recupero di ulteriori 391 interpreti afghani di cui sono stati verificati i requisiti di legge per entrare nel programma di protezione e accoglienza.
Con l’Operazione “Aquila 1” dello scorso giugno 228 interpreti afghani sono stati già inseriti nel programma.
Mentre con l’Operazione “Aquila 2”, è stato predisposto, ed è già operativo, un team rinforzato presso l’Ambasciata di Kabul dedicato ad agevolare le operazioni di recupero, di identificazione, rilascio visti e passaporti, in collaborazione con il governo afghano, per il successivo arrivo in Italia, in sicurezza di ulteriori 391 interpreti.
Le operazioni di verifica di possesso dei requisiti di legge sono necessari a tutela dell’interesse nazionale e della sicurezza dei cittadini italiani.
Le condizioni sul terreno non consentono all’aeroporto di Herat la piena operatività, e questo potrebbe causare dei rallentamenti nelle operazioni.
Il COVI (Comando Operativo di Vertice Interforze) è al lavoro per accelerare le procedure e garantire il rientro, presumibilmente, entro la fine del mese di agosto.
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