Attentati di Londra, identificati i tre presunti autori. Uno è un italo-marocchino

Londra. Youssef Zaghba, Khuram Butt e Rachid Redouane. Ecco i nomi dei tre presunti autori dell’attentato di sabato a Londra.

Il primo fu fermato nel marzo dello scorso anno all’aeroporto di Bologna, Dallo scalo felsineo stata prendendo un volo diretto ad Istanbul. Il ragazzo di 20 anni, italo-marocchino, viaggiava solo con un piccolo zaino, il passaporto e un biglietto di sola andata. Tutte azioni che hanno insospettito le Forze di Polizia, tanto da fermarlo. Fu contattata la madre che, a quanto sostengono fonti di stampa, dovrebbe ancora risiedere a Bologna.

Gli altri due presunti attentatori vivevano a Barking. Khuram Butt aveva 27 anni ed era considerato il capo della cellula che ha sferrato l’attacco. L’uomo è stato intervistato in documentario del canale tv britannico Channel 4 (https://youtu.be/kA7xhzPdf-E) sull’integralismo islamico nel Regno Unito. Nell’occasione srotolava una bandiera dell’ISIS a Regent’s Park.

La paura negli occhi delle persone fatte evacuare in alcuni locali di Londra, dopo l’attentato di sabato

Il filmato fu trasmesso nel 2016. Butt fu ripreso con due predicatori islamici noti alle Forze dell’ordine mentre discuteva con gli agenti di polizia che erano intervenuti.

https://youtu.be/bPL99U8dJ1E

Intanto sono state rilasciate tutte e 10 le persone fermate in questi giorni nelle indagini sui possibili fiancheggiatori.

Intanto scoppia un’altra polemica politica. Il sindaco di Londra, Sadiq Khan, ha chiesto al Governo britannico di annullare la prevista visita del presidente americano Donald Trump nel Regno Unito. “Non penso – ha detto il primo cittadino londinese in un’intervista a Channel 4 News – che dovremmo srotolare il tappeto rosso per il presidente degli Usa nelle circostanze in cui le sue politiche vanno contro tutto ciò per cui noi ci battiamo”. Khan risponde così alle critiche rivoltegli dal presidente Usa che lo aveva accusato di sottovalutare il rischio terrorismo.

L’attacco di sabato sera non era solo contro Londra ma contro il mondo libero, ha detto la premier Theresa May, impegnate nelle ultime ore di campagna elettorale. La May ha poi sottolineato le diverse nazionalità delle persone coinvolte. Il primo ministro ha ribadito che il livello di allerta anti-terrorismo resta “grave” e confermato il rafforzamento delle misure di sicurezza sui ponti di Londra con barriere a protezione dei pedoni.

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