Di Vincenzo Santo*
L’Avana. Riecco Cuba. Dopo 60 anni chi può escludere che Mosca non vi schieri qualche cosa?
Così come la NATO riafferma la sua porta aperta e dice ad Occidente che nessuno possa impedire al popolo ucraino, di chiedere l’ingresso nell’Alleanza Atlantica chi può impedire ai cubani di chiedere ai russi di installare nel Paese una base militare con qualche Specnaz e qualche batteria di missili?
Tanto per capire se le “ingiustificate sensibilità” siano solo degli avversari “russi” intanto, Mosca continuerebbe a schierare altre forze verso Ovest.
La Svezia è preoccupata che russi facciano un colpo di mano occupando l’isola di Gotland e manda truppe.
La Finlandia è in fibrillazione. Gli SLBM (Submarine-launched ballistic missile) russi “salutano”, a quanto risulterebbe, le coste atlantiche degli USA.
Sembra di rivedere un film già visto nei Balcani.
Ma se sarà così, sarà perché il Presidente russo Vladimir Putin avrà già “raccolto” qualcosa.
Mettiamocelo in testa; la debolezza, anche se solo “regionale”, è “provocante”.
Noi lo siamo, e lui lo sa.
*Generale di Corpo d’Armata Esercito (ris)
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