Crisi russo-ucraina: guerra di nervi all’ONU. Mosca non voterà la sua proposta di risoluzione sulla situazione umanitaria

Mosca. E’ guerra di nervi anche a livello diplomatico nella sede delle Nazioni Unite, a New York.

Guerra di nervi alle Nazioni Unite

La Russia ha revocato la richiesta al Consiglio di sicurezza dell’ONU di votare sulla sua proposta di risoluzione sulla situazione umanitaria in Ucraina, prevista per oggi.

Lo ha detto, ieri, l’inviato russo delle Nazioni Unite, Vasily Nebenzya in un discorso al Consiglio.

L’inviato russo delle Nazioni Unite, Vasily Nebenzya

“I colleghi di molte delegazioni ci stanno contattando e si lamentano delle pressioni spietate da parte dei partner occidentali, compresi i ricatti economici e le minacce – ha affermato Nebenzya -. Gli Stati Uniti e l’Albania hanno diffuso una lettera in cui esortano i Paesi membri delle Nazioni Unite a non sponsorizzare la nostra risoluzione”.

“Comprendiamo quanto sia difficile per questi paesi resistere a questo assalto”, ha aggiunto il rappresentante russo.

Nebenzya ha continuato. “Questo è il motivo per cui abbiamo deciso di non chiedere una votazione sulla nostra proposta a questo punto. Ma non ritiriamo la bozza di risoluzione”.

“Chiederemo invece un incontro urgente per discutere la questione dei Bio laboratori statunitensi in Ucraina – ha proseguito-. Visti i nuovi documenti che sono stati ottenuti durante l’operazione militare speciale”.

La Russia , a questo proposito, invierà una lettera con la richiesta alla presidenza degli Emirati Arabi Uniti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Secondo quanto riferito dal comandante delle Forze di protezione dalle radiazioni, chimiche e biologiche russe, Igor Kirillov, in Ucraina, sono stati “scoperti oltre 30 laboratori biologici che lavoravano nell’ambito di un contratto con la Defense Threat Reduction Agency, un’Agenzia all’interno del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti”.

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