ROMA. L’impegno della Difesa contro la violenza sulle donne è stato al centro di un convegno, tenutosi oggi a Roma, alla vigilia della Giornata internazionale che si celebrerà domani.
Promosso dal sottosegretario Isabella Rauti, con delega alle promozione delle Politiche di parità di genere e alle Pari opportunità, l’evento ha visto alternarsi testimonianze, poesie e brani, video delle Forze Armate sul tema e le suggestive esibizioni di giovani ballerine vestite di rosso.
Hanno partecipato, oltre alla senatrice Rauti, anche Lucia Albano, sottosegretario al Ministero dell’Economia, e l’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, capo di Stato Maggiore della Difesa, oltre a esponenti di numerose organizzazioni impegnate sul tema.
“Il Ministero della Difesa – ha spiegato il sottosegretario Rauti – è in prima linea sulla prevenzione e sul contrasto della violenza contro le donne. L’evento di oggi rappresenta un’occasione per riflettere su un fenomeno antico, in questi giorni molto attenzionato ma troppo spesso sottovalutato. Ciò che emerge è la punta dell’iceberg di un sommerso che attraversa il mondo, le geografie, le religioni, le società, i secoli, la Storia. Il suo contrasto è una battaglia di civiltà infinita, da continuare senza sosta, e a tutti i livelli, normativo, culturale, sociale ed educativo”.
Il disegno di legge 923 approvato all’unanimità due giorni fa in Senato è considerato un “concreto passo in avanti nella battaglia alle violenze di genere, con un rafforzamento delle misure di protezione delle vittime e dei sistemi di prevenzione, nonché il potenziamento delle misure cautelari”.
“Abbiamo il primo Presidente del Consiglio donna della Storia repubblicana. Una svolta epocale e un importante messaggio per tutti, che contribuirà a fornire buone prassi e favorire il necessario cambiamento sociale e culturale”, ha aggiunto Rauti.
Il Ministero della Difesa è da sempre in prima linea sulla prevenzione e sul contrasto della violenza contro le donne, e nel sostegno all’empowerment femminile.
Nelle missioni internazionali le Forze Armate e l’Arma dei Carabinieri sono impegnati per l’empowerment e la promozione dei diritti delle donne e per la protezione dalle violenze sessuali e dagli stupri di guerra.
Un impegno che deriva dal sistema di risoluzioni ONU su “Donne, pace e sicurezza”, che prevede l’adozione di una politica di tolleranza zero in materia di violenza di genere, premessa indispensabile per la costruzione della pace e della stabilità negli scenari post-conflitto.
La Difesa conferma la propria attenzione alla promozione e alla protezione dei diritti umani e dei diritti delle donne, ed è attiva nell’applicazione della Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne e nell’attuazione della risoluzione 1325 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
In questa direzione vanno l’istituzione nel 2012 di una Sezione Politiche di genere presso lo Stato Maggiore della Difesa, l’emanazione di linee guida sulla tutela della genitorialità, l’adozione del Codice di condotta per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni, la creazione della figura del Gender Advisor per i Comandanti, la realizzazione dei corsi per formare tali figure, la costituzione di un Consiglio Interforze sulla prospettiva di genere, organismo consultivo del capo di Stato Maggiore della Difesa nell’azione di indirizzo, coordinamento e valutazione dell’applicazione della prospettiva di genere e dell’integrazione dei generi.
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