Guardia di Finanza: a Livorno nuovo sequestro da 50 chili di cocaina proveniente dal Sudamerica. Arrestato un soggetto coinvolto nella spedizione

Di Gianluca Filippi

LIVORNO. A breve distanza dal precedente sequestro avvenuto sempre a Livorno, nonché degli altri due sequestri messi a segno a Savona, le Fiamme Gialle labroniche centrano un nuovo risultato nella lotta al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, intercettando un altro carico di cocaina per 50 chili.

Militari della GDF al lavoro nel porto di Livorno

Il sequestro che i militari hanno eseguito con la preziosa collaborazione dei funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), è avvenuto durante uno degli innumerevoli controlli che ogni giorno avvengono nelle aree commerciali dello scalo marittimo toscano e la droga in questione, suddivisa nei classici “panetti”, era stata occultata tra le paratie di un contenitore proveniente dal Sudamerica.

Un sistema di occultamento molto efficace dunque, che sarebbe potuto passare indenne ad un normale riscontro doganale, ma che le c.d. “analisi di rischio” effettuate sulle merci provenienti da rotte marittime e da aree geografiche considerate “sensibili” avevano comunque individuato consentendo così agli operatori della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di “isolare” il container in questione ed di ispezionarlo sin dentro la sua struttura portante grazie alle dotazioni tecnologiche dell’ADM, oltre che con l’ausilio di un’unità cinofila antidroga delle Fiamme Gialle.

Il sequestro in cronaca ha poi avuto un ulteriore sviluppo giacché i finanzieri, forti nella loro consolidata esperienza in queste circostanze, sono altresì riusciti ad individuare ed arrestare un soggetto implicato nell’illecita spedizione, per il quale va al momento riconosciuta la presunzione d’innocenza sin quando il procedimento giudiziario che lo riguarda non si sarà concluso con una eventuale e irrevocabile sentenza di condanna.

La sostanza stupefacente sequestrata, dopo esser stata analizzata presso il laboratorio dell’ADM che ne ha subito confermato la qualità, ha un valore commerciale plurimilionario.

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