Guardia di Finanza: maxi-sequestro di cocaina al porto di La Spezia. La droga era stata piazzata all’interno d’un carico di carta da macero proveniente da Sudamerica

Di Marco Lainati e Aldo Noceti

La Spezia. Probabilmente erano convinti quel quel carico di carta da macero non avrebbe destato particolari sospetti, tanto da aver riposto la parte più “consistente” della spedizione (nello specifico 412 kg di cocaina) proprio dietro i portelloni del container utilizzato per il suddetto trasporto marittimo, ma così non è stato visto che i finanzieri del Comando Provinciale di La Spezia, in un’operazione svolta congiuntamente con i Carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale (ROS) di Genova e che ha visto anche il coinvolgimento dei funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), hanno scoperto tutto mettendo così a segno un sequestro di davvero ragguardevoli proporzioni.

L’importante risultato di servizio nasce da una perfetta sinergia operativa tra gli investigatori della GDF e quelli dell’Arma (un “refrain” operativo sempre più frequente), ed è il frutto di una complessa indagine transnazionale svolta sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Genova, in raccordo con la Procura della Repubblica della Spezia.

Personale della Guardia di Finanza e dell’Arma dei Carabinieri durante l’operazione congiunta

Il carico di “coca”, intercettato all’interno del porto mercantile della Spezia, proveniva dalla Repubblica Dominicana ed era diretto al Porto di Valencia (Spagna), ma sul container oggetto dei controlli era stato posto un sigillo doganale risultato falso.

Lo stupefacente – che in quel quantitativo ha un valore di mercato che supera i 100 milioni di euro – era stato suddiviso in 12 pacchi a loro volta contenenti 359 panetti pronti per essere prelevati con il sistema del “rip-off”, ovvero con il posizionamento della droga in modo tale da poterla agevolmente prelevare dal carico di copertura in qualsiasi momento, specie durante la sosta nelle aree portuali dove c’è maggior presenza di controlli da parte delle Forze di Polizia e della Dogana.

L’analisi compiuta sulla cocaina sequestrata ne ha peraltro confermato l’elevatissimo grado di purezza, il che avrebbe consentito di inondare letteralmente il mercato con oltre un milione di dosi.

Non è la prima volta che lo scalo portuale spezzino diviene teatro di sequestri di tale portata; già due anni fa, infatti, la penetrante azione di monitoraggio e contrasto ai traffici illeciti provenienti dal Sudamerica condotta da Guardia di Finanza, ADM e Carabinieri, consentì di rinvenire e sequestrare oltre 3 quintali di cocaina che erano stati occultati all’interno di una spedizione di lastre di granito provenienti dal Brasile.

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