Pensioni militari, continua la mobilitazione contro le scelte del Governo. Lettera dell’Associazione Nazionale Ufficiali dell’Aeronautica ai propri iscritti

Roma. In una lettera inviata ai suoi iscritti, l’Associazione Nazionale degli Ufficiali dell’Aeronautica Militare (ANUA) informa di stare seguendo – direttamente con un un apposito “Forum Pensionistico – “i lavori parlamentari relativi ai propositi governativi più volte manifestati di voler operare una riduzione ai trattamenti pensionistici eccedenti i 4 mila euro netti mensili.

Il logo dell’ANUA

“Il proposito di transitare i trattamenti pensionistici riconducibili, in tutto o in parte, al sistema al sistema retributivo – si legge ancora nella lettera – ai meno redditizi principi contributivi non appare essersi concretizzato a causa della complessità dei conteggi da effettuare e della frequente totale mancanza di dati su cui operare”.

Perciò la strada intrapresa è stata quella di proporre “un ricalcolo della parte retributiva eccedente gli 80 mila euro lordi annui da effettuarsi in base all’anticipata data di pensionamento rispetto ad una apposita tabella di confronto”. Si tratta, spiegano dall’ANUA, di “spalmare” su un più lungo periodo (cosiddetta “prospettiva di vita”) gli assegni a suo tempo maturati, ssebbene in assenza di copertura contributiva.

“Qualora tale proposta venisse trasformata in legge – si legge ancora nella lettera- il danno economico derivante potrebbe essere parzialmente rilevante, purché l’età di pensionamento non sia stata molto anticipata rispetto  a quella definita – anno per anno – dalla tabella allegata alla proposta di legge”.

Per i militari, l’età di riferimento è quella del collocamento nella riserva (o in congedo assoluto) al termine del periodo di ausiliaria. Durante tale periodo, infatti continua il versamento dei contributi trattandosi di una fase di “richiamabilità” del militare posto in ausiliaria.

 

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