Women4Cyber Italia: accrescere la partecipazione femminile per le professionalità nella cybersecurity

Roma. Women4Cyber Italia (W4C IT) è un’iniziativa di prossima costituzione promossa dalle fondatrici Domitilla Benigni (amministratore delegato di Elettronica e presidente Cy4Gate, che ne sarà presidente), Rita Forsi (già direttore generale dell’Istituto superiore Comunicazioni e Tecnologie del Ministero dello Sviluppo Economico che sarà direttore del Comitato Scientifico) e Selene Giupponi (amministratore delegato di Resecurity Europe, che ricoprirà il ruolo di segretario generale) insieme alla professoressa Paola Severino, vice presidente della LUISS Guido Carli, che sarà designata presidente onorario.

Presentata ieri Women4Cyber Italia

L’iniziativa rappresenta il capitolo italiano dell’omonima Fondazione europea “Women4Cyber Foundation (https://women4cyber.eu)” nata nel gennaio 2019 in seno a ECSO “European Cyber Security Organization”, guidata da Luigi Rebuffi e patrocinata da Mariya Gabriel, commissario europeo per Innovazione, Ricerca, Cultura, Educazione e Gioventù, con l’obiettivo di contribuire a colmare il divario di genere dei professionisti della sicurezza informatica a livello europeo.

Alla Fondazione europea hanno lavorato circa 30 donne provenienti dalle diverse nazioni ed espressione sia del settore pubblico che di quello privato, tra cui un gruppo di donne italiane che oggi stanno portando avanti il progetto del capitolo italiano.

In linea con gli obiettivi delle istituzioni europee, W4C IT vuole aumentare la partecipazione delle donne nel settore digitale, concentrandosi sulla sfida agli stereotipi di genere, sulla promozione di competenze digitali, sul sostegno anche di iniziative imprenditoriali in tale ambito.

In tal senso il capitolo italiano assume una contemporaneità particolarmente significativa nel quadro del PNRR e nel rilancio del Paese che dovrà focalizzarsi, tra le priorità, sul digitale e sulle donne.

L’iniziativa mira ad incoraggiare e promuovere la formazione, il miglioramento delle competenze delle donne verso il settore cyber, nell’ambito delle discipline STEM, quali ingegneria ed informatica, dove attualmente la presenza femminile è più bassa – ma vuole rappresentare un network di riferimento anche per la riqualificazione professionale di donne specializzate nelle discipline di taglio umanistico (psicologia, relazioni internazionali, giurisprudenza, scienze politiche…), che possono trovare nel mondo digitale del XXI secolo un’opportunità di competenza integrativa.

La Data Society sta, infatti, creando opportunità di lavoro e competenze prima inimmaginabili. Un nuovo universo di professionalità in cui le donne possono trovare occasioni e sbocchi professionali portando il contributo dell’intelligenza relazionale, della leadership inclusiva. Women4Cyber Italia lavorerà nella società, nel mondo dell’istruzione, delle imprese, delle istituzioni per creare consapevolezza e costruire opportunità concrete di accrescimento della partecipazione femminile a queste nuove professionalità.

All’evento di lancio hanno preso parte, oltre alla fondatrici e al presidente onorario, il ministro per il Sud e la coesione sociale Mara Carfagna, quello dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa, il vice direttore generale del DIS Roberto Baldoni, la presidente del Fondo Nazionale per l’Innovazione di CDP, Francesca Bria, il capo dell’unità per le politiche e la sicurezza dello spazio cibernetico del Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione internazionale Laura Carpini,  il direttore del Servizio della Polizia Postale e delle Comunicazioni, Nunzia Ciardi e il segretario generale di ECSO e fondatore “Women4Cyber Foundation” Luigi Rebuffi.

“In un mondo in cui l’innovazione tecnologica è in continua evoluzione – ha commentato Domitilla Benigni – ciò che fa la differenza sono le competenze, un vero asset e garanzia di autonomia strategica per il nostro Paese e per l’Europa. Rispetto alle complesse dinamiche della geopolitica, il cyberspazio e le competenze a questo associate sono diventate una priorità nazionale”.

Conseguentemente stanno crescendo in modo esponenziale le opportunità professionali in ambito di cyber security.

Si stima che entro la fine del 2021 vi saranno 3,5 milioni di posti di lavoro di sicurezza informatica vacanti a livello globale, e qui la percentuale di donne qualificate è ancora molto bassa.

“In questi numeri c’è il senso della missione di Women4Cyber Italia – ha aggiunto Domitilla Benigni – che si propone di promuovere l’acquisizione di competenze, la riqualificazione di ragazze e donne verso l’educazione e le professioni della cyber security”.

L’obiettivo è di lavorare per creare consapevolezza e costruire opportunità concrete di accrescimento della partecipazione femminile a queste nuove professionalità, non solo con riguardo alle discipline STEM, ma anche alle discipline di taglio umanistico che possono trovare nella cibernetica un’opportunità di competenza integrativa.

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