Guardia di Finanza, a Napoli Operazione “Blonde Arabs”. Arrestati 7 componenti di un’organizzazione di contrabbandieri

Di Fabio Mattei

Napoli. C’è l’ombra della camorra, quella del clan dei Di Lauro, dietro all’organizzazione criminale, dedita al traffico internazionale di sigarette ed attiva sull’asse Napoli-Dubai, scoperta dai Finanzieri di Napoli.

Operazione contro il contrabbando della GdF di Napoli

Sette gli arresti, eseguiti in Italia e all’estero grazie anche al supporto dei collaterali organi di polizia dei Paesi interessati.

L’operazione delle Fiamme Gialle – denominata in codice “Blonde Arabs” – si è sviluppata nel corso di diversi mesi e ha interessato i componenti di un’organizzazione criminale che, attraverso carichi di copertura e documentazione falsa, aveva fatto giungere nel porto del capoluogo campano ingenti carichi di sigarette di contrabbando.

Tra il 2016 ed il 2017, però, i Finanzieri partenopei avevano già proceduto all’individuazione e al sequestro di due container, erano state rinvenute 18 tonnellate di “bionde” di contrabbando.

Dai primi esiti di quel maxi-sequestro, nonché delle indagini parallelamente eseguite, gli investigatori della Guardia di Finanza hanno così scoperto il coinvolgimento di un soggetto vicino al predetto clan e di due società italiane utilizzate per l’importazione dei carichi di sigarette dal Golfo Persico.

Il tutto dietro la “giustificazione” di rapporti commerciali (fittizi) con ditte estere.

Nonostante le importazioni della merce illegale in questione siano state il frutto di un’intermediazione tra soggetti residenti in Spagna e negli Emirati Arabi Uniti, la “cabina di regia” dei traffici era comunque basata nel quartiere napoletano di Secondigliano, da sempre roccaforte dei Di Lauro.

Ottenuto un quadro sufficientemente chiaro sul traffico messo in atto, sono dunque scattati oggi gli arresti che hanno complessivamente riguardato 7 persone (tra cui un cittadino spagnolo ed un italiano residente a Dubai) mentre per altri due soggetti sono state rispettivamente disposte le misure degli arresti domiciliari e del divieto di dimora nel comune di Napoli.

Per altri due membri dell’organizzazione – uno residente in Spagna, l’altro negli Emirati Arabi Uniti – l’arresto, affidato ai collaterali organi esteri di polizia, è ancora in via di esecuzione anche se, per l’indagato residente negli UAE, l’Autorità Giudiziaria inquirente sta già predisponendo la domanda di estradizione, sulla base degli accordi intercorrenti in materia, tra il Governo Italiano e quello del Paese arabo.

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