Accademia Navale di Livorno, parla il T.V. Chiara Borgini, ufficiale psicologo della Marina Militare: “Consigli? Essere se stessi ed essere fiduciosi sulle proprie potenzialità”

Livorno. Quali sono le difficoltà che un candidato al concorso per l’Accademia Navale di Livorno deve affrontare e risolvere? Come comportarsi di fronte alle Commissione esaminatrice? Report Difesa lo ha chiesto al Tenente di Vascello Chiara Borgini, ufficiale psicologo della Marina Militare.

Quali sono le fasi del concorso che si svolgono presso il Centro di Selezione della Marina Militare di Ancona?
Le fasi del concorso che vengono svolte presso il Centro di Selezione della Marina Militare sono  una prova scritta di selezione culturale, l’accertamento della conoscenza della lingua inglese e visite mediche. Mentre la parte attitudinale e le prove di efficienza fisica del concorso vengono svolte in Accademia Navale a Livorno.

Un allievo dell’Accademia di Livorno in addestramento su una nave scuola

E’ importante una buona preparazione scolastica per affrontare i test psicoattitudinali?

Premesso che l’attitudine allo studio fa parte delle caratteristiche richieste per l’accesso ad un livello alto di studio e impegno come quello dell’ Accademia Navale, la preparazione scolastica, acquisita durante l’iter degli studi scolastici, ha un riflesso sull’approccio ai vari test, ma non influisce sulla performance.

Cosa consiglia ad un giovane candidato che per la prima volta affronta questi tipi di test?

L’unico consiglio efficace è di essere se stessi e confidare nelle proprie potenzialità.

Quali sono gli errori più banali commessi normalmente dai giovani candidati durante le fasi concorsuali?

Spesso il candidato tende a presentare se stesso in maniera innaturale o comunque diversa da come è realmente. Ciò va a discapito della credibilità dello stesso agli occhi dell’esaminatore. Questo a volte accade a causa di inesattezze diffuse attraverso i social network o anche, a mio giudizio, a causa di nozioni acquisite attraverso la frequenza di corsi di preparazione al concorso o, ancora, alla lettura di testi che, a detta degli autori, promettono risultati positivi.

Un allievo dell’Accademia Navale

Parlando specificatamente del fatidico “colloquio con lo psicologo”: come consiglia di affrontare questa fase del concorso? È possibile arrivare preparati al colloquio con lo psicologo?

Come già detto prima, la formula migliore è essere se stessi ed essere fiduciosi sulle proprie potenzialità. La selezione non deve essere vista come un ostacolo alla realizzazione dei propri sogni ma come una valutazione del concorrente effettuata in rapporto alla realtà in cui questi ambirebbe entrare. L’esito negativo, andrebbe quindi vissuto come un processo che ha evitato al candidato un esporsi in contesti che per lo stesso potrebbero essere fonte di frustrazioni , stress e sofferenza.

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