Corea del Sud, l’elezione di Moon Jae-in potrebbe aprire spiragli di dialogo con Pyongyang

Seul. Subito dopo essere stato eletto alla Presidenza della Repubblica della Corea del Sud, il neo presidente Moon Jae-in ha subito scelto il suo primo ministro. Si tratta di Lee Nak-yon, governatore della provincia meridionale di South Jeolla.

Il neo Presidente sudcoreano, Moon Jae-in

Lee, ex giornalista e con quattro mandati parlamentari alle spalle, ricoprirà la seconda carica istituzionale del Paese, mentre Im Jong-seok, ex parlamentare e segretario di Moon durante la campagna elettorale, ha assunto la carica di capo di gabinetto

Molti i temi nell’agenda politica sudcoreana. Come il processo di riunificazione delle due Coree. La precondizione ha detto il vice ministro degli Esteri, Enna Park, incontrando a Roma alcuni giornalisti, “è disattivare la minaccia nucleare di Pyongyang”.

La riunificazione, chiaramente, resta un obiettivo di lungo termine, ma realisticamente per Seul la cosa più importante nel breve periodo è avere in Corea del Nord un regime stabile e più ragionevole.

“Crediamo che la Cina possa avere un ruolo molto importante per convincere Pyongyang – ha aggiunto Enna Park- in quanto Paese che fornisce alla Corea del Nord cibo e prodotti di prima necessità. Una leva di pressione formidabile”.

Seul ha assunto un approccio diplomatico vecchio tipo: quello del bastone e della carota. Aggiungendo che l’opzione militare sarebbe veramente l’extrema ratio. Ma prima il neo Presidente sudcoreano Moon Jae-in vuole far lavorare la diplomazia. E si è detto d’accordo a visitare i “rivali” della Corea del Nord alle “giuste condizioni”.

Nel suo discorso di insediamento all’Assemblea nazionale, Moon non ha fornito sul punto dettagli, confermando però l’approccio molto più morbido e di dialogo dei suoi predecessori nel trattare con Pyongyang e le sue ambizioni nucleari e missilistiche.

Intanto, messaggi di congratulazioni sono arrivati da vari Paesi. Il Presidente cinese Xi Jinping ha espresso la speranza che Cina e Corea del Sud possano approfondire i legami e risolvere le differenze malgrado le tensioni diplomatiche collegate allo spiegamento del sistema antimissile americano THAAD non lontano da Seul, giudicati come una minaccia alla sicurezza e agli interessi strategici cinesi.

Il Presidente cinese, Xi Jinping. Con il nuovo presidente sudcoreano potrebbero riprendere i dialoghi tra i due Paesi

Moon Jae-in, un riformatore liberale, ha preso il posto dell’ex presidentessa Park Geun-hye, rimossa dal suo incarico, lo scorso marzo, dopo essere stata coinvolta in uno scandalo di corruzione.

Moon ha difeso il dialogo con il giovane leader nordcoreano Kim Jong-un, evidenziando come la sua predecessora avesse impostato la politica sul contrasto, sulla retorica aggressiva.

La campagna elettorale che ha visto vincitore Moon Jae-in è stata incentrata principalmente sulle questioni della corruzione e dell’economia. Ma anche quello dei rapporti con Pyongyang, dopo settimane di tensioni sempre più crescenti tra il regime nordcoreano e l’amministrazione Trump.

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