Guardia di Finanza: a Ferrara competizione motoristica non autorizzata. Le Fiamme Gialle fermano tutto e sanzionano gli organizzatori

Di Mariateresa Levi

Ferrara. L’iniziativa era certamente frutto della passione sportiva per i motori, ed una minima forma di precauzione era stata comunque adottata non prevedendo la partecipazione del pubblico, peccato però che la manifestazione sportiva in questione non rispondesse ai vincoli organizzativi nonché sanitari imposti dall’attuale stato di emergenza epidemiologica e, proprio a causa di ciò, non autorizzata.

La Guardia di Finanza a Ferarra mette fine ad una gara illecita

La curiosa vicenda, una delle molte che giornalmente si verificano in questo difficile periodo, è emersa nel corso delle continue attività di controllo economico del territorio che i Finanzieri del Comando Provinciale di Ferrara svolgono nell’area geografica di loro competenza.

Incuriositi da un rombare di motori proveniente da un circuito sito nella provincia ferrarese, i militari si sono diretti sul punto scoprendo che sul tracciato era in corso una vera e propria gara con partecipazione di auto e moto da competizione.

Piuttosto dubbiosi al riguardo del fatto che una competizione motoristica di rilevanza internazionale o nazionale fosse stata effettivamente autorizzata su una piccola pista di provincia, per i Finanzieri è stato pertanto necessario rivolgersi agli organizzatori della gara e chiedere lumi al riguardo.

La gara, in effetti, non aveva pubblico ed era stata pubblicizzata sui canali social solo in favore dei piloti partecipanti, per i quali erano già state peraltro predisposte le classiche premiazioni ma la competizione, in ogni caso, non era in linea con le specifiche prescrizioni previste dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 24 ottobre scorso.

Il citato DPCM, infatti, per quanto attiene alle manifestazioni sportive ne vieta chiaramente lo svolgimento a meno che le stesse – per la loro importanza – non siano state precedentemente messe in programma ed autorizzate da Organismi sportivi internazionali o dalla Federazione di appartenenza (che in questo caso era da identificarsi nell’ACI), tutto ciò secondo specifici protocolli organizzativi e sanitari che, evidentemente, possono essere previsti ed approvati solo per eventi agonistici di riconosciuto interesse (esempio per competizioni che vedono la partecipazione di atleti professionisti, oppure che siano inquadrate in manifestazioni di riconosciuta importanza nazionale/internazionale).

In assenza di tali necessari presupposti ai Finanzieri, sia pur a malincuore, non è restato che procedere alla verbalizzazione dei fatti e contestare agli organizzatori una sanzione amministrativa che va dai 400,00 ai 1.000,00 euro (e che gli organizzatori stessi hanno peraltro già pagato), mentre l’attività che ospitava la manifestazione rimarrà chiusa per 5 gg. in attesa di eventuali ed ulteriori provvedimenti.

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