Guardia di Finanza: Catania, scoperto in città un compro-oro totalmente abusivo. Sequestrati preziosi per 130.000 euro e denunciato il titolare

Di Marco Lainati

Catania. Ogni attività commerciale deve possedere le necessarie autorizzazioni amministrative per poter operare, ma se queste mancano addirittura ad un esercizio di compro-oro la cosa si fa alquanto inquietante per tutte le inevitabili implicazioni legate alla lecita provenienza di metalli preziosi ed altri manufatti di valore.

È questo il caso a cui si sono trovati di fronte i finanzieri del Comando Provinciale di Catania, i quali hanno proceduto proprio al sequestro di uno di questi particolari e “delicati” esercizi commerciali sito nel capoluogo etneo.

A guidarli alla scoperta del compro-oro abusivo, oltre alla costante attività di vigilanza economico-finanziaria del territorio, sono stati alcuni riscontri che gli uomini della GDF hanno compiuto avvalendosi delle banche-dati in uso al Corpo, dai quali erano infatti emerse alcune discrepanze.

A questo punto non restava dunque che procedere ai necessari accertamenti in loco dai quali emergeva la realtà di cui sopra, ovvero che quello stesso punto commerciale – apparentemente regolare – esercitava la compravendita di oro ed altri preziosi senza la prevista iscrizione al registro professionale istituito presso l’Organismo per la gestione degli Elenchi degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi (OAM), un importantissimo strumento di vigilanza e controllo posto a tutela del consumatore.

Bilancino da orafi

Accertata la circostanza i militari delle fiamme gialle hanno dunque proceduto alla perquisizione dell’illecita attività, rinvenendo al suo interno circa 14 kg di oggetti e monili in oro e argento (catenine, anelli, braccialetti, monete auree ed altri preziosi manufatti) per in valore tranquillamente stimabile in 130.000 euro, a cui si univa un lussuosissimo orologio Rolex con diamanti incastonati sulla cassa, denaro contante per 6.500 euro nonché assegni per un complessivo valore nominale di 12.000 euro.

I finanzieri catanesi stanno ora valutando se i preziosi rinvenuti siano o meno di legittima acquisizione, ed una risposta in merito la potrà fornire la documentazione ivi rivenuta che sarà ovviamente comparata con l’analisi delle denunce sporte alle Forze dell’Ordine per furti di oggetti sul genere.

Al termine delle operazioni di sequestro, il 35enne catanese titolare dell’esercizio commerciale è stato denunciato a piede libero per esercizio abusivo dell’attività di compravendita o di permuta di oggetti in oro o altri metalli preziosi.

 

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