Guardia di Finanza: nel Reggino duro colpo ai cartelli dei narcos sudamericani collegati alla ‘ndrangheta. Sequestrati 1.300 chili di cocaina per un valore di 26 milioni di euro  

Di Antonio Leone

Reggio Calabria. È stata una settimana davvero nera per le organizzazioni sudamericane del narcotraffico collegate alle cosche della ‘ndrangheta calabrese le quali, proprio da questi traffici, traggono i guadagni più importanti.

Operazione antidroga della GDF nel porto di Gioia Tauro

Guadagni che stavolta andranno però completamente in fumo a causa di tre diversi sequestri che i Finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, in collaborazione con il personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno messo a segno sottraendo alla più agguerrita criminalità organizzata oltre 1.300 chili di cocaina aventi un valore di mercato a dir poco “astronomico” calcolabile in almeno 260 milioni di euro.

Le tre maxi-partite di droga erano infatti giunte al porto di Gioia Tauro (Reggio Calabria) occultate in tre diversi container provenienti dal Sudamerica (più precisamente dal Brasile e dall’Ecuador), all’interno dei quali erano ufficialmente contenuti caffè, carne congelata e frutta esotica.

Anche stavolta a fare la differenza sono state le cosiddette “analisi di rischio”, attuate di concerto con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nonché sotto il costante raccordo info-operativo con la locale Direzione Distrettuale Antimafia (DDA), a far sì che quei tre apparentemente innocui container fossero sottoposti a molto accurate ispezioni.

Avvalendosi anche delle sofisticate apparecchiature scanner in dotazione alla Dogana, i militari delle Fiamme Gialle sono così riusciti a scovare la droga occultata tra paratie, parti meccaniche e doppi fondi, il tutto sepolto sotto i carichi di merce ufficialmente dichiarati.

La sostanza stupefacente rinvenuta è peraltro di qualità purissima, ed avrebbe così potuto essere tagliata fino quattro volte consentendo ai trafficanti gli incredibili guadagni di cui sopra.

Le metodologie di occultamento degli stupefacenti sono molteplici nonché in continua evoluzione, e questo obbliga le Forze di Polizia come le Autorità Doganali a porsi in costante aggiornamento nonostante i mezzi di contrasto a questi traffici – dagli insostituibili cani anti-droga sino alle più avanzate apparecchiature mobili dotate di raggi X – siano comunque molto efficaci.

In questo senso diviene infatti fondamentale il serrato scambio informativo oggi esistente tra le Polizie dei diversi Paesi e che, oltre alla conoscenza dei sempre nuovi modus operandi escogitati dai narcotrafficanti, mira inoltre ad affinare i parametri di segnalamento investigativo nonché le procedure di materiale riscontro sulle merci in transito.

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