Guardia di Finanza: sequestrati sul lago di Lugano quattro natanti provenienti dalla Svizzera ed illecitamente introdotti nel territorio doganale dell’Unione europea

Di Antonella Casazza

COMO. Quattro natanti sono stati sottoposti a sequestro dai finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale (ROAN) di Como, poiché introdotti in territorio doganale unionale in violazione della vigente normativa del settore.

Equipaggio del ROAN GDF di Como durante un pattugliamento lacustre

La presenza dei natanti in questione, la cui proprietà è intestata a cittadini elvetici, è stata notata dai finanzieri comaschi durante una delle loro quotidiane attività di controllo sulle acque territoriali del lago di Lugano, controlli che avevano evidenziato come quegli stessi natanti fossero stabilmente presenti in acque italiane nonostante provenissero dalla Svizzera.

In base a tale circostanza i finanzieri del ROAN comasco hanno dunque proceduto all’esame della documentazione acquisita nell’ambito dell’attività ispettiva di loro competenza, scoprendo in tal modo la cancellazione dei suddetti natanti dai registri nautici svizzeri e la loro successiva introduzione in Italia.

Un finanziere del ROAN di Como mentre molla gli ormeggi

I rispettivi proprietari avevano successivamente ottenuto l’iscrizione delle loro barche sui registri dell’Autorità di Bacino Lacuale Ceresio, Piano e Ghirla, tramite il rilascio di apposito contrassegno previsto per la circolazione nel lago di Lugano.

Per tre di queste imbarcazioni è stato però accertato il superamento del tempo massimo di permanenza nel territorio italiano di 18 mesi (termine previsto dal Codice Doganale dell’Unione per il regime dell’ammissione temporanea dei mezzi di trasporto immatricolati all’estero), mentre il quarto natante era stato acquistato da un cittadino italiano senza che fossero stati assolti i previsti obblighi doganali per l’importazione definitiva; circostanza questa che ha così configurato l’evasione dei dazi doganali e dell’IVA all’importazione.

Sulla vicenda va infatti evidenziato come la violazione della normativa doganale prevista per l’ammissione temporanea venga ad essere colpita con le stesse misure sanzionatorie previste per il contrabbando.

In ragione d’un tale quadro di situazione i quattro natanti sono stati pertanto sottoposti a sequestro amministrativo, mentre gli Uffici Doganali di Como e Varese hanno contestato ai relativi proprietari l’evasione dei diritti di confine sull’importazione dei beni extra-UE nel territorio unionale, irrogando al contempo le previste sanzioni amministrative oltre alla confisca dei natanti stessi.

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