Guardia di Finanza: Isernia e Bolzano, contrabbando di prodotti petroliferi sul territorio italiano. Sequestrate 98 tonnellate fra gasolio ed olio lubrificante e denunciati 4 conducenti

Di Antonio Leone

Isernia-Bolzano. Sono sequestri rilevanti nella loro entità come nel loro valore, e che danno anche la misura del fenomeno legato al contrabbando di prodotti petroliferi per autotrazione dall’Est Europa; un’attività illecita che la Guardia di Finanza contrasta su tutto il territorio italiano ma che, evidentemente, continua a fruttare grossi guadagni per chi lo organizza come peraltro dimostrato nel corso di due distinte attività portate a termine ad Isernia e Vipiteno (Bolzano).

Nel primo intervento – avvenuto lungo l’asse viario SS 158 – sono stati i finanzieri del Comando Provinciale di Isernia a fermare tre automezzi pesanti con targa polacca guidati da conducenti della stessa nazionalità.

All’alt della pattuglia della GDF i tre autisti, che a bordo dei loro veicoli avevano diverse decine di grossi contenitori per liquidi in polietilene armato (i c.d. “bulk”), hanno mostrato ai militari una documentazione fiscale di accompagnamento che attestava il prodotto da loro trasportato come “solventi e diluenti organici compositi” di provenienza tedesca, acquistato da un’impresa con sede in Bulgaria nonché formalmente diretto a Malta.

Il tragitto stradale percorso dai tre, però, risultava alquanto incompatibile con la destinazione finale, e per militari abituati a scovare ogni genere di traffico illecito, il dare un’occhiata ai “diluenti” in questione era appena l’inizio del controllo; un inizio che però già rilevava ai finanzieri l’odore caratteristico del gasolio, la cui natura veniva di lì a poco accertata grazie ad un controllo speditivo effettuato attraverso un termodensimetro.

Controlli stradali GDF

Proprio dai risultati forniti dallo strumento, i finanzieri operanti hanno trovato piena conferma ai loro sospetti iniziali, ovvero che le 72 tonnellate di prodotto trasportato dai tre automezzi (circa 84.000 litri), altro non erano che gasolio illegalmente introdotto in Italia in totale evasione d’imposta e ne hanno dunque provveduto all’immediato sequestro (valore commerciale di oltre 500.000 euro) unitamente ai tre autoarticolati che lo stavano trasportando, mentre per i tre autisti polacchi è scattata una denuncia a piede libero per il reato sottrazione al pagamento dell’accisa del gasolio trasportato.

Scenario analogo anche alla barriera autostradale di Vipiteno (Bolzano), dove i finanzieri della vicina Compagnia di Bressanone hanno sottoposto a controllo un autoarticolato proveniente da un Paese comunitario condotto da un cittadino croato, il quale stava trasportando un carico di 25.980 kg. di olio lubrificante.

A mettere in allarme i finanzieri sono stati però i documenti che scortavano il prodotto, sui quali era attestato che lo stesso era destinato, per conto di una società napoletana, ad un opificio sito nell’hinterland di Milano.

Da più approfonditi riscontri, è però presto emerso che la società partenopea in questione si occupava di trasporti logistici ma non del commercio di prodotti petroliferi, priva, pertanto, della necessaria licenza fiscale che autorizza a ricevere in Italia prodotti petroliferi provenienti da Paesi U.E.

Sulla base di tali evidenti circostanze, e considerata l’impossibilità di individuare con certezza il soggetto economico italiano obbligato al pagamento della relativa imposta (circa 20.000 euro), il prodotto petrolifero in questione, nonché l’automezzo impiegato per il trasporto, sono stati sottoposti a sequestro preventivo.

Da rilevare come, nel corso dell’anno, le fiamme gialle di Bressanone abbiano già sottoposto a sequestro circa 500 tonnellate di prodotti petroliferi di contrabbando, con una correlata evasione d’imposta superiore ai 300.000 euro.

A beneficiare, nell’immediato, di questi sequestri è stato il Corpo Nazionale di Vigili del Fuoco a cui i prodotti petroliferi contrabbandieri sono stati assegnati per l’alimentazione di loro numerosi mezzi pesanti.

 

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